Manchester United-Chelsea 0-1: i Blues Mata…no i Red Devils.

MANCHESTER UNITED-CHELSEA–  Non  è più uno scontro diretto per il titolo, dove s’è inserito, a suon di petroldollari, il Manchester City. E non ci sono più neppure Drogba, Tevez e Cristiano Ronaldo. Il fascino di Manchester United-Chelsea, però, resta sempre intatto, frutto di un decennio di sfide all’ultimo sangue in terra inglese e in ambito europeo. La partita è di vitale importanza per il Chelsea, che deve respingere l’assalto delle due squadre del North-London (entrambe vincenti nelle partite disputate ieri), mentre lo United gioca per l’onere e il prestigio che il match impone. Lieve turn-over per Sir.Alex, che lascia in panchina De Gea, Ferdinand e Rooney. Benitez, invece,  deve schierare – giocoforza -la miglior formazione possibile: dentro Ba, Oscar e Ramires; fuori Torres e Terry.

L’inizio del match è scoppiettante, e vede i Blues più pericolosi in fase offensiva.  La squadra di Benitez va vicinissima al gol per ben due volte nell’arco di duecentoventiquattro secondi, con Ba protagonista in entrambi i casi: al secondo minuto effettua un colpo di testa che si spegne alto sopra la traversa, mentre due minuti più tardi una sua conclusione di destro viene respinta sulla linea di porta da Evans. Lo United è comunque vivo:  all’ottavo minuto, al termine di una bella azione corale, Cleverly calcia a lato da posizione invitante. Il match è vibrante. Al dodicesimo è nuovamente il Chelsea ad andare vicino al gol con Oscar, autore di una percussione nell’area avversaria conclusasi con un tiro deviato da Lindegaard sul palo. I Blues cercano il gol con maggior insistenza: quattro minuti dopo il palo colpito da Oscar, è il turno di Moses, che spara alto da posizione invitante. Lo United, nonostante subisca la verve dei blues, è comunque vivo, e si gioca la partita a viso aperto. Per quasi mezz’ora non si verificano chiare occasioni da gol, ma il ritmo della gara è tambureggiante. E i tifosi sugli spalti non si annoiano di certo. Nel finale sale in cattedara Van Persie: a tre minuti dalla fine del primo tempo, imbeccato magnificamente dall’eterno Giggs, l’olandese effettua un tiro di prima intenzione che termina fuori di un non nulla, mentre due minuti dopo non angola a dovere un colpo di testa da posizione invitante che termina fra le braccia di Cech.

Dopo un primo tempo scoppiettante, la ripresa prende avvio a ritmi decisamente più blandi.  Lo United, dopo sei minuti, vanifica una bella ripartenza  a causa del tiro-cross (o quelle erano le intenzioni) di Evans che si spegne in curva.  La partita, nonostante l’andatura più lenta, resta comunque gradevole, anche se non si registrano più occasioni da gol. Il Chelsea tiene in mano il pallino del match, mentre lo United sembra in grado di contenere le folate blues per poi ripartire in contropiede. La squadra londinese, dopo aver sciupato con Ramires una ghiotta occasione al settantesimo, spreca una grande opportunità con Mata al settantasettesimo; lo spagnolo, da posizione invitante, colpisce male di testa e agevola la deviazione di Lindegaard in corner. Lo United reagisce dopo due minuti: Rafael, in seguito ad un “uno-due” con Jones, calcia in porta all’interno dell’area piccola, ma Ivanovic riesce a deviare in corner con un involontario colpo di tacco. A tre dal termine, quando tutto lascia presagire ad un epilogo a reti bianche, Mata – servito in maniera egregia da Oscar – calcia di sinistro all’interno dell’area e, complice una leggere deviazione di Jones, sigla il gol che vale tre, preziosissimi, punti. Nel finale,Rafael scalcia in David Luiz e viene giustamente espulso da Webb.

Il Chelsea espugna Old Trafford dopo tre anni (all’epoca per i red devils segnò Macheda) e guarda con rinnovato ottimismo alla prossime, decisive, partite. Mercoledì, in uno Stamford Bridge che si preannuncia incandescente, gli uomini di Benitez si giocano una buona fetta della qualificazione alla prossima Champions contro il Tottenham, mentre fra dieci giorni, dopo il match di Premier al Villa Park, i blues giocheranno la finale di Europa League contro il Benfica. Lo United, nonostante abbia creato meno pericoli dei londinesi, ha disputato un buon match, onorando al meglio una sfida che, nonostante non abbia gli stessi contenuti tecnici di cinque anni fa, resta sempre di gran fascino. E il prossimo anno, con il probabile ritorno dello Special One a Londra, Manchester United-Chelsea tornerà a far parlare di sé in Inghilterra e in Europa. Come ai bei tempi.

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