La Premier League non blocca i prestiti tra club con la stessa proprietà: rivoluzione Newcastle a gennaio?

La Premier League non blocca i prestiti tra club con la stessa proprietà: rivoluzione Newcastle a gennaio?

I club della Premier League hanno votato questo martedì per decidere se vietare i prestiti tra squadre con lo stesso proprietario, e il risultato del voto si è concluso contro questa misura. Ciò apre la strada al Newcastle, di proprietà del fondo saudita PIF, per ingaggiare in prestito diverse stelle dei quattro clubposseduti dal suddetto fondo: Al-Nassr, Al-Ittihad, Al-Ahli e Al-Hilal.

Giocatori come Cristiano Ronaldo, Benzema, Mané, Kanté, Fabinho, Laporte, Brozovic, Fofana, Koulibaly, Rubén Neves, Mahrez, Firmino o, se non fosse stato infortunato, Neymar, potrebbero sbarcare tra i “magpies” senza una vera cessione, formando così un Newcastle galattico.

La questione della multiproprietà nel calcio preoccupa diverse squadre della Premier League che, secondo la stampa britannica, sono rimaste a un solo voto dal raggiungere il divieto. Tredici squadre hanno votato a favore di vietare i prestiti tra club con lo stesso proprietario. Con un solo voto in più avrebbero avuto successo, ma non è stato così poiché servivano i voti favorevoli di due terzi dei membri della Premier League, che ne conta 20.

Anche il City Group, che possiede il più ampio portafoglio di squadre al mondo, come il Girona o il New York City, potrebbe beneficiare di questo “no”, così come il Chelsea di Todd Boehly, il cui consorzio, Clearlake, controlla anche lo Strasburgo, o il Manchester United una volta che Sir Jim Ratcliffe, proprietario del Nizza, diventi azionista di maggioranza.

Al centro del dibattito c’è ovviamente il dubbio sul rispetto del fair play finanziario delle squadre comprese all’interno di multiproprietà. I prestiti consentirebbero, ad esempio, di avere giocatori con un ingaggio molto elevato senza che ciò influisca significativamente sui conti, o di effettuare trasferimenti al di sopra o al di sotto del valore di mercato di un giocatore, come se si trasferisse denaro da una tasca all’altra dello stesso proprietario.

Tra i vantaggi già ottenuti da queste squadre c’è la possibilità di accedere a talenti internazionali in tutte le aree per arricchire una squadra principale o di poter formare giovani giocatori in vari paesi in un momento in cui la FIFA si è dimostrata severa riguardo agli acquisti di minorenni. In definitiva, avere una rete più estesa e ampia rispetto ai concorrenti.