Il “nuovo Bellingham” milita in Serie A | “Potrà diventare tra i migliori al mondo”: ogni giocata è un capolavoro

Bellingham - Lapresse - tuttocalcioestero.it
Nel nostro campionato sta emergendo un talento che ricorda da vicino uno dei giocatori più influenti d’Europa, attirando paragoni pesanti e aspettative che crescono partita dopo partita.
La Serie A, spesso accusata di non valorizzare a sufficienza i giovani, si ritrova invece sotto i riflettori grazie a un profilo che sta sorprendendo osservatori e avversari.
Tutto nasce da alcune prestazioni considerate già oltre la media, in cui tecnica, coraggio e senso della posizione hanno offerto un assaggio di ciò che potrebbe diventare una carriera di altissimo livello.
Nelle ultime settimane, attorno a questo giocatore si è creato un entusiasmo crescente, alimentato da chi lo vede ogni giorno allenarsi e da chi, vedendolo all’opera, non ha potuto evitare paragoni impegnativi.
Il riferimento, evocato con le dovute proporzioni, è alla stella del Real Madrid Jude Bellingham, uno dei centrocampisti più completi della sua generazione.
Arthur Atta: un paragone che pesa ma che non nasce per caso
Il parallelo tra Arthur Atta e la stella inglese ha iniziato a circolare nello spogliatoio, nello staff tecnico e persino tra gli addetti ai lavori avversari, colpiti dalla facilità con cui questo giovane talento interpreta più ruoli senza perdere efficacia. Ciò che stupisce è la combinazione tra struttura fisica, dinamismo e capacità di incidere nelle zone calde del campo, qualità che raramente si trovano in un giocatore ancora in fase di crescita.
A notare alcune similitudini tra i due giocatori è stato Adam Buksza, centrocampista dell’Udinese e compagno di squadra di Atta, che in molti considerano una delle rivelazioni più affascinanti del campionato. Il suo modo di muoversi, inserirsi e farsi trovare pronto nelle due fasi ricorda per intensità e continuità quello di Bellingham, un paragone che fino a qualche mese fa sarebbe sembrato azzardato ma che oggi trova conferme sul campo.

Perché il suo futuro può essere davvero luminoso
Buksza ha commentato così le abilità del suo compagno di squadra: “Mi ricorda Bellingham. È intelligente e di grandi qualità: riesce a liberarsi di due-tre avversari con facilità. Deve migliorare l’ultimo passaggio, ma se lo farà potrà diventare tra i migliori al mondo“. L’Udinese lo ha accolto nel proprio progetto con la consapevolezza di avere tra le mani un profilo che può esplodere da un momento all’altro e che, con il giusto percorso, potrebbe attirare l’interesse dei grandi club europei. Ogni sua giocata racconta un frammento del suo potenziale: tocchi precisi, letture rapide, incursioni che spezzano le linee avversarie.
Chi lo segue quotidianamente sostiene che il meglio debba ancora arrivare. La Serie A, con il suo livello tattico e la sua durezza competitiva, rappresenta il terreno ideale per la crescita di un centrocampista moderno come lui. In Friuli credono che Atta possa diventare un punto fermo non solo dell’Udinese, ma anche della scena internazionale. E se ogni sua apparizione continua a confermare quanto visto finora, il paragone con Bellingham potrebbe trasformarsi da suggestione a vera strada verso l’élite del calcio mondiale.
