È stato Guardiola a incensare il Brighton di Roberto De Zerbi, sottolineando come il tecnico italiano potrebbe davvero prendere il suo posto nel corso dei prossimi anni sulla panchina del Manchester City.
La scorsa stagione è stata esemplificativa, anche se non tutti si aspettavano, pure tra gli appassionati che seguono gli ultimissimi aggiornamenti, pronostici e statistiche una crescita del genere. Ecco che si può apprezzare davvero lo straordinario percorso per l’ex allenatore del Sassuolo, che già da più parti è stato ribattezzato l’attuale “Re Mida” del calcio inglese, in grado di dare un’identità e un modo di giocare alla sua squadra che non hanno eguali.
A cosa ambisce il Brighton
È stato lo stesso tecnico De Zerbi a mettere in chiaro quali sono gli obiettivi della compagine inglese nel corso di questa stagione. Prima di tutto, sottolineando già gli ottimi risultati ottenuti nella scorsa stagione, che sono andati al di là di ogni più rosea aspettativa anche da parte degli stessi tifosi. Infatti, nel 2022, il Brighton aveva chiuso il campionato al sesto posto, raggiungendo pure la semifinale di FA CUP.
L’obiettivo principale da rispettare in questa nuova stagione, secondo De Zerbi, è quello di restare sempre il più competitivi possibile, nelle quattro competizioni che il club inglese dovrà affrontare. Insomma, non si può parlare ancora di altre mire e non sarebbe nemmeno giusto, dal momento che il campionato inglese è molto difficile. Serve spirito di adattamento anche al fatto di affrontare le partite con una consapevolezza diversa, ovvero quella di dover vincere, anche se De Zerbi ha ben chiaro come tale obiettivo potrà essere raggiunto solamente se i principi e il proprio stile non cambiano.
Insomma, cambia tanto tra il campionato inglese e quello italiano e lo sa bene anche De Zerbi, che non perde occasione per evidenziare questo aspetto. In Premier League ogni partita è complicata, non esistono squadre materasso e la posizione in classifica influisce fino a un certo punto. Certo, anche il massimo campionato italiano è complesso, sotto tanti aspetti, ma è pur sempre vero che, probabilmente, non c’è questa competitività diffusa da parte di tutte le squadre.
Il sogno di portare il Brighton in Europa
Sempre tirando le fila del grandissimo campionato già affrontato nella scorsa stagione, è giusto ribadire come nessuno si sarebbe aspettato il sesto posto in Premier League, raggiungendo anche l’Europa. Ora, ovviamente, tutti si attendono che il gioco spumeggiante dimostrato in Premier, possa essere traslato anche in ambito europeo. Nessuno con questi colori aveva raggiunto un risultato del genere e, chiaramente, c’è già da essere notevolmente soddisfatti così.
La crescita anche del club
Oltre al bel gioco, c’è da mettere in evidenza come il Brighton sia cresciuto notevolmente anche dal punto di vista degli introiti accumulati, con una situazione finanziaria sempre più rosea. Se si dovesse fare un paragone, quello con “The Wolf of Wall Street” potrebbe essere certamente il più azzeccato.
Un miglioramento impressionante, a maggior ragione se si pensa che nel 2021, quindi solamente due anni fa, il Brighton era in piena lotta per non retrocedere e finire in Championship, mentre sono complessivamente sette gli anni da quando ha raggiunto per la prima volta nella sua storia il massimo campionato inglese.
Il Presidente Tony Bloom è estremamente soddisfatto di questo periodo. E come non esserlo, visto che il Brighton si è portato a casa qualcosa come 195 milioni di euro nel corso dell’ultima sessione di mercato. Merito, come in tanti anni, delle varie cessioni, ma soprattutto del maxi trasferimento che ha portato Caicedo a spostarsi al Chelsea e, contemporaneamente, ha fatto piovere nelle casse del Brighton tantissimi soldi.
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