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Chelsea-Hull City 2-0: Hazard inventa e i Blues tornano alla vittoria

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CHELSEA-HULL CITY 2-0 – Dopo aver perso la prima partita stagionale al St.James’ Park, il Chelsea torna a Stamford Bridge voglioso di ritrovare la vittoria. Anzi, contro il modesto Hull City – quartultimo e distante ventitré punti in classifica – la vittoria è quasi un obbligo, anche se, come noto, nel calcio la teoria non serve a nulla. Gli arancio-neri di Steve Bruce, comunque, non sono da sottovalutare, soprattutto in trasferta. Ne sanno qualcosa l’Arsenal e il Liverpool, fermati in casa in questa stagione proprio dall’Hull City, fermati sul pari dai Tigers. Mourinho, inoltre, deve fare a meno del suo uomo più in forma, ovvero Cesc Fabregas, fermato dal giudice sportivo per somma di ammonizioni. Con lui, assente per scelta tecnica, almeno inizialmente, anche l’altro spagnolo Cesar Azpilicueta.

Le formazioni:
Chelsea: Cech, Ivanovic, Terry, Cahilli, Filipe Luis, Matic, Obi Mikel, Willian, Oscar, Hazard, Diego Costa.
Hull City: McGregor, Elmohamady, Dawson, Chester, Davies, Robertson, Huddlestone, Livermore, Meyler, Aluko, Jelavic.

PRIMO TEMPO – I Blues partono subito fortissimo. Ivanovic sulla fascia destra e Filipe Luis sulla fascia sinistra, sono continue spine nel fianco per la difesa dell’Hull City. E dopo appena sei minuti, McGregor viene subito trafitto. La sovrapposizione sulla fascia sinistra di Filipe Luis, libera al cross Oscar che pennella al centro verso Eden Hazard. Il belga, con un terzo tempo alla Cristiano Ronaldo, impatta il pallone di testa trovando il fondo della porta. Uno a zero Chelsea. Sembra l’inizio di un dominio Blues, ma non sarà così almeno per i primi quarantacinque minuti.

L’Hull City, infatti, trova una grande reazione d’orgoglio, più sul piano mentale che su quello del gioco. Cech continua a rimanere inoperoso, ma per lo meno Dawson e soci riescono a riprendere un po’ di ossigeno dopo l’inizio in totale apnea. In quanto a occasioni, la reazione degli ospiti è tutta nel sinistro di Aluko che, al ventesimo, non inquadra lo specchio della porta. Il ritmo del match con il passare dei minuti cala vistosamente: il Chelsea inserisce il pilota automatico, mentre l’Hull prova a giocarsela ma senza azzardare troppo. E così l’unica emozione prima dell’intervallo è un’uscita a vuoto di Petr Cech, su cui metta una pezza John Terry. Uno a zero per il Chelsea al quarantacinquesimo.

SECONDO TEMPO – La reazione arancio-nera continua anche ad inizio ripresa: Jelavic, Livermore e Aluko scambiano meravigliosamente al limite dell’area, con lo stesso Aluko che prova ad impensierire Cech. Ma il suo sinistro finisce nuovamente a lato. Al cinquantanovesimo però, la partita cambia. Un intervento folle di Huddlestone ai danni di Filipe Luis, costringe i Tigers a giocare la restante mezz’ora di gara in dieci uomini: l’ex centrocampista del Tottenham entra in ritardo con il piede a martello sul difensore brasiliano e si becca un sacrosanto cartellino rosso diretto. Gli uomini di Josè Mourinho così ne approfittano per chiudere subito il match. Al sessantasettesimo, infatti, Hazard dopo aver dialogato con Ivanovic sulla fascia destra, imbuca per Diego Costa che da posizione defilata riesce comunque a trovare il diagonale vincente del due a zero.

L’ex colchoneros rompe così il digiuno che durava da quattro partite, trovando il dodicesimo goal stagionale in Premier. L’Hull City esce definitivamente dalla partita, e per il Chelsea è pura formalità controllare fino al novantesimo. Lo Special One concede la standing ovation a Willian e Oscar, al loro posto dentro Drogba e Schurrle. Proprio Drogba e Schurrle si rendono protagonisti al minuto 83: l’ivoriano inventa per il tedesco che colpisce a botta sicura dal limite dell’area. Davies però si immola, evitando a McGregor di raccogliere per la terza volta il pallone dal fondo della rete. Il verdetto della partita comunque non cambia. Il Chelsea di Mourinho ritrova i tre punti preparandosi al meglio per l’intensa seconda parte di Dicembre. Per l’Hull City, invece, è sempre più crisi.

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