Termina con una vittoria della Tunisia l’antipasto delle qualificazioni al Mondiale russo del 2018 della zona africana, infatti le “aquile di Cartagine” hanno espugnato il campo della Libia grazie al rigore realizzato da Wahbi Khazri, 23enne centrocampista di proprietà del Sunderland.
Dopo la consueta fase di studio, a rompere il ghiaccio sono i padroni di casa della Libia, che al nono minuto di gioco trovano la rete del vantaggio con un bel colpo di testa di Saltou su splendido cross di Benali. Ma a strozzare gli entusiasmi ci pensa subito il direttore di gara, che annulla tutto per una presunta posizione di fuorigioco dell’attaccante libico. Colpo di fortuna per la selezione ospite, che al 20esimo minuto rischia nuovamente di capitolare sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da El-Monir, ma l’imperioso stacco aereo di El-Amama non sortisce alcun effetto. Successivamente ai due brividi difensivi, la Tunisia prende bene le misure all’avversario e annulla le varie sortite offensive libiche terminando il primo tempo su un più che soddisfacente 0-0, soprattutto alla luce della pochezza mostrata in attacco. Risultato, invece, stretto per la Libia padrona di casa, che avrebbe sicuramente meritato il vantaggio per la superiorità mostrata.
Ad inizio ripresa, però, il copione subisce un brusco cambiamento, infatti al 47esimo minuto arriva l’episodio che segna il destino del match: il centravanti tunisino Khenissi approfitta di un errore dei due centrali e si invola verso la porta avversaria, ma appena entrato in area di rigore viene steso malamente da Salama, il quale non solo concede il calcio di rigore agli avversari ma lascia in 10 i suoi ricevendo il suo secondo cartellino giallo di giornata. Dal dischetto si presenta Khazri, che realizza il penalty con qualche brivido di troppo visto che l’estremo difensore libico Nashnush intuisce la direzione ma non riesce a respingere la conclusione in maniera efficace. Ovviamente la rete e l’uomo in meno tagliano un pò le gambe alla squadra di casa, che con il passare dei minuti rischia di cedere la vittoria per KO tecnico: prima al 50esimo Nashnush si esibisce in una splendida parata sulla conclusione angolata di Sassi e poi Khenissi getta alle ortiche una buona occasione alzando troppo la mira da buona posizione. La Tunisia dal canto suo gestisce bene il possesso palla giocando con il cronometro, anche se in alcune occasioni rischia di subire la beffa di una Libia mai doma. L’uomo più pericoloso dei padroni di casa è il numero 10 Elnouni, che mette i brividi alla retroguardia tunisina con una discesa solitaria da antologia che però non si conclude nel migliore dei modi. Prima della fine la Libia troverebbe anche la rete del tanto desiderato 1-1, ma ancora una volta a fermare la gioia è nuovamente una segnalazione dell’assistente, che coglie ottimamente l’offside del neo-entrato Zubya. A chiudere la serata è un altro grande intervento di Nashnush, che chiude la saracinesca su una bella punizione a giro battuta dal numero 23 tunisino Sliti.
Una sconfitta quasi immeritata per la selezione libica, che ha pagato a caro prezzo l’unica grave disattenzione difensiva dell’intero match. Vince ma non convince, invece, la Tunisia che strappa tre punti d’oro grazie ad un calcio di rigore, ma avrà tanto da meditare soprattutto per la sterilità del primo tempo in fase offensiva.La palma di migliore in campo va senza dubbio al portiere libico Nashnush, che ha quasi neutralizzato il rigore ed ha evitato ai suoi un passivo più pesante nella ripresa con due grandi interventi.
Libia-Tunisia 0-1 (50′ Khazri)
LIBIA: Nashnush, Sabbou, Warfali, Salama, Al Gamal, Elnouni, El-Monir (74′ Khoumaj), Al Musrati, El Amama, Benali (59ì Al Tabal), Saltou (62′ Zubya). A disp: Eshnayna, Abboud, Ahmed Huwaydi, Al Manquish, Anwar Makhlouf, Soula, Taktak, Warfali, Zuway. All: Jalal Damja.
TUNISIA: Mathlouthi, Mohsni, Dhaouadi, Abdennour, Naguez, Ben Amor, Sassi, Maaloul, Khazri (83′ Bguir), Khenissi (92′ Harbaoui), Ben-Hatira (46′ Sliti). A disp: Jridi, Ben Cherifia, Azouni, Ben Youssef, Haddadi, Mathlouthi, Oueslati, Touzghar, Yacoubi. All: Henryk Kasperczak.
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