Si torna al campionato, i dolori di Champions League dopo la sconfitta con il Celtic sono già un ricordo, il Barcellona torna il rullo compressore di sempre e stabilisce un record nella Liga: 10 vittorie in 11 gare. Chapeau. Complimenti a Villanova, ma pure a Messi che contro il Mallorca ha superato, udite udite, il numero di segnature realizzato da Pelè in un solo anno, il 1958, ed è arrivato alla mostruosa quota di 75 segnature. Via il cappello anche in questo caso. Ora nel mirino c’è Gerd Muller, che di reti nel 1972 ne ha fatte 85 in 60 gare. Fa la storia il Barça e fa la storia Messi, la partita di oggi storia però non ne ha, i padroni di casa stanno asserragliati a difesa della porta e cercano spazi in contropiede, ma al 27′ la splendida punizione di Xavi non ammette repliche. Gol bellissimo, mentre il portiere si aspettava il tiro di Messi, il centrocampista ha messo in rete una grande parabola.
Cinque minuti più tardi Villa si divora il pareggio, nessun problema perché c’è Leo, che al 43′ si beve la difesa e batte Aouate. Pelè raggiunto. Colpevole il portiere in questa circostanza, forse ha capito l’importanza storica del momento. Tello serve il tris e si va al riposo sullo 0-3. Caparros mischia le carte in tavola, distanze accorciate quando la retroguardia blaugrana se ne va in vacanza e dà a Pereira la palla gol. Blackout Barça, passano tre minuti e Busquets commette fallo di mano in area, Victor ringrazia e dal dischetto mette dentro l’inaspettato 2-3. Il Mallorca capisce il momento e cerca il colpaccio, lasciando però spazio ai blaugrana che al 70′ chiudono i giochi. Sanchez imbecca Messi con un pregevole tocco con il petto, il numero dieci lascia partire una saetta che si infila sotto la traversa. Pelè sorpassato, dedica per il figlio Thiago, Messi scrive la storia. Poco importa che il gol fosse viziato dal fuorigioco di di Sanchez, proteste dei padroni di casa, il Barcellona è spietato quando vuole.
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