Champions League: Dinamo Zagabria e Apoel passano, ma che fatica!

Un immagine da Molde-Dinamo (www.facebook.com/MoldeFotballklubb)

Molde-Dinamo Zagabria e Apoel-Midtijlland aprivano questa due giorni valevoli per il ritorno del terzo turno preliminare di Champions League. Match equilibrati già all’andata, ancora di più al ritorno.

Molde-Dinamo Zagabria 3-3 (43′ Hussain, 52′ rig. Elyounoussi, 75′ Kamara; 17′ Pjaca, 20′ Ademi, 22′ Rog) E chi l’avrebbe detto che un Molde-Dinamo Zagabria sarebbe stata una partita tra le più memorabili, già da ora, di questa edizione di Champions League? Per uno spettatore neutrale un match davvero divertente, un incubo, immaginiamo, per i tifosi delle due squadre. Ma cerchiamo di raccontare questo curioso susseguirsi di eventi accaduti al “Molde Stadion”: si partiva dall’1-1 dell’andata in Croazia ma, noncuranti, i norvegesi sono partiti subito all’attacco guadagnandosi subito (siamo all’8°) un rigore, fallo del centrale argentino Sigali su Kamara che però lo stesso attaccante ex Austria Vienna calcia fuori. Incredibile quello che succede nel successivo quarto d’ora, e cioè tre tiri in porta e tre gol in rapida sequenza della Dinamo: prima Pjaca lesto ad approfittare di un corto retropassaggio del terzino Linnes al suo portiere, poi capitan Ademi che risolve una mischia davanti a Horvath (portiere americano ventenne) causata da un’incursione del cileno Henriquez e infine Rog pronto ad insaccare di testa una respinta di Horvath su mancino a botta sicura dello stesso Ademi. Solo dalla mezz’ora il Molde riesce a rialzarsi impegnando il portiere ospite Eduardo (ex Genoa) con una conclusione di Mohamed Elyounoussi (cugino di Tarik dell’Hoffenheim, stesso ruolo) ma è nel finale di tempo che il match regala altre forti emozioni: prima il Molde segna con un bolide di mancino da fuori area del centrocampista Hussain poi in pieno recupero si guadagna un altro rigore regalato da Eduardo (abbatte ingenuamente Hestad)  che si fa perdonare parando il tiro di Singh.

La ripresa è all’altezza del primo tempo: i padroni di casa devono segnare tre gol per passare il turno e ne segnano uno in avvio, su rigore causato ancora da Eduardo in uscita scomposta su Linnes; questa volta (la terza) Elyounoussi fa centro. I croati punzecchiano in ripartenza (Horvath salva su Pjaca) ma Kamara, depresso dal rigore sbagliato in avvio, spreca una grande occasione poco prima che il Molde rimanga in dieci (doppio giallo al centrale Forren). Sembra la pietra tombale sulle speranze norvegesi ma proprio Kamara va a segno con una zampata su centro dalla sinistra di Hestad. Ad un quarto d’ora dalla fine ci si ritrova su un aggregato di 4-4 con i croati qualificati solo grazie ai gol in trasferta. Ultimo brivido in pieno recupero con Kamara (sempre lui) ad involarsi verso la porta croata ma a sbattere contro Eduardo che con esperienza gli taglia la strada senza commettere (l’ennesimo) fallo da rigore. Al triplice fischio finale eloquenti le facce dei croati che, pur passando il turno, mostrano pudore consapevoli dell’oggettiva ingiustizia del risultato finale.

Apoel – Midtjylland 0-1 (3′ Sviatchenko) Il viaggio dei danesi del Midtjylland a Cipro aveva il difficile obiettivo di ribaltare il ko casalingo 1-2 finisce con tanto amaro in bocca. E dire che la squadra di mister Thorup compie mezza impresa già dopo soli tre minuti passando in vantaggio con un tuffo di testa del centrale Sviatchenko (chiari origini ucraine) su punizione dalla sinistra di Jakob Poulsen. Danesi che, forse stupiti anche loro dal precoce vantaggio, cercano di gestire colpendo il portiere di casa Waterman appena possono ma senza sbilanciarsi: ci provano Royer e Sisto, ma anche la punta polacca Piatkowski (prima da titolare con la nuova maglia) ha una buona occasione, sprecata. Altra svolta del match alla mezz’ora: rosso diretto al mediano brasiliano Vinicius per fallo su Sisto; i già guardinghi ciprioti si rintanano. Ripresa dai ritmi davvero blandi, prima causa l’eccezionale cappa di caldo su Nicosia (siamo intorno ai 40 gradi); l’Apoel, ringraziando i puntuali interventi di Waterman, e con immense perdite di tempo (10 minuti di recupero) conduce in porto questa dolce sconfitta. Passaggio del turno tutto sommato meritato, danesi volitivi ma poco propositivi.

About Edoardo Buganza 337 Articoli
(Ar)redattore per Tce dal marzo 2014, seguo in particolare i campionati dell'Est europeo come Polonia, Turchia e Grecia. Genovese, esterofilo, aspirante osservatore, sospirante milanista.
Contact: Google+

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.