The K point: una sera a Stamford Bridge

Conosco decine di ragazzi italiani che hanno subito il fascino del calcio inglese. Magari non sono mai stati in Inghilterra, ma sono rimasti colpiti dal fenomeno calcistico d’oltremanica semplicemente guardando qualche partita in televisione. E da lì hanno iniziato a sognare di poter vivere un giorno quell’atmosfera in prima persona. Mercoledì sera sono stato uno di quei fortunati che ha potuto assaporare direttamente il calcio inglese.

1474703_10202902348423200_6124399_nArriviamo a Londra per regalarci due giorni di svago dopo lo studio di Leicester e decidiamo all’improvviso di andare a vedere il Chelsea. La partita era lo scontro con la Steaua Bucarest in Champions League: non una partita di cartello, ma di motivi per mettere piede a Stamford Bridge ce n’erano molti altri.

Dal viaggio in metropolitana, all’entrata con la polizia a cavallo si respira già qualcosa di unico. Stamford Bridge è nascosto tra le case di uno dei quartieri più ricchi di Londra, e da fuori sinceramente non dice granché. Forse è anche per questo che lo scenario all’interno è ancora più spettacolare. E quando su quel campo vedi talenti come Oscar, Lampard e Hazard il tutto diventa ancora più bello.

Il Chelsea è una squadra sottovalutata quest’anno. L’attenzione della stampa britannica è tutta concentrata sullo strepitoso avvio dell’Arsenal e sulla crisi del Manchester United. Si parla poco della seconda era dello Special One, nonostante la rosa dei blues sia allucinante per tasso tecnico e qualità individuale. Mercoledì, nonostante la squadra abbia giocato per mantenere l’1 a 0 dei primi minuti, si sono visti sprazzi di calcio champagne.

Il pacchetto offensivo è straordinario, visto che Mourinho può sbizzarrirsi con Schurle, Hazard, Oscar, Mata, De Bruyne  e Willian per supportare Torres, Ba ed Eto’o. La difesa è collaudata e il centrocampo, se Lampard continua su questi ritmi, rimane una garanzia. Insomma, i Blues sono un serio candidato per il titolo, essendo a soli due punti dalla vetta, e non escludo una loro scalata in Champions League.

Quello che più consiglio però è di provare a vivere una partita inglese. Non importa quale, non importa dove. Il fascino è immutato e lo spettacolo è assicurato.

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About Davide K. Cappelli 51 Articoli
Giornalista Sportivo Brit-It, autore della rubrica "The K point".
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2 Commenti su The K point: una sera a Stamford Bridge

  1. Spero che tu possa farla un giorno, è fantastica. Ti consiglio magari di arrivare il pomeriggio e fare il tour dello stadio e del museo: meritano.

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