Iran-Nigeria 0-0: le Super Eagles non superano il catenaccio iraniano

Il primo pareggio di questa Coppa del Mondo è tra Iran e Nigeria, a reti inviolate. Dopo essersi punzecchiati a mezzo stampa nei giorni scorsi, per Stephen Keshi e Carlos Queiroz è arrivato il momento di far parlare direttamente i loro giocatori sul campo. La Nigeria è capitanata dall’esperto portiere Vincent Enyeama (ex Lille), al suo terzo mondiale; Obi Mikel è il leader indiscusso del centrocampo delle Super Eagles. Dal lato iraniano, a difendere la porta alla fine è Alireza Haghighi (reduce da 6 mesi nello Sporting Covilha), mentre a sostituire il terzino sinistro Hashem Beikzadeh – non ancora recuperato – è il ventisettenne Mehrdad Pouladi: entrambe le scelte di Queiroz saranno determinanti per la difesa del Team Melli.

PRIMO TEMPO – Primo tempo soprattutto della Nigeria, con frequenti azioni nella metà campo iraniana: il primo tentativo pericoloso è di Musa all’8′, salvato dal tocco in extremis di Pouladi, che subito dopo respinge sulla ribattuta di Onazi. Keshi è costretto a un primo cambio già al 29′: non ce la fa Oboabona, al quale subentra il vecchio Joseph Yobo. Un minuto dopo Haghighi è in ritardo sulla punizione non irresistibile di Musa, ma riesce a salvare in calcio d’angolo.
Bisogna far passare mezzora per avere la prima azione offensiva iraniana con Dejagah, e poi con Ghoochannejhad che conquista il primo calcio d’angolo per l’Iran: sugli sviluppi del corner, proprio il colpo di testa di “Gucci” costringe Enyeama a salvare con una grande parata.
Sul finire del primo tempo, Musa prende con una risata ironica il tocco di braccio di Sadeghi, non visto dall’arbitro equadoregno Vera Carlos.

SECONDO TEMPO – Nella ripresa Obi Mikel e Musa ispirano il contropiede africano, bloccato non senza fatica dagli iraniani, spesso costretti a raddoppi di marcatura e falli con Teymourian e Nekounam. Keshi decide di giocare tutte le carte disponibili, inserendo Ameobi e Odemwingie al posto di Moses e Azeez in preda ai crampi, ma senza riuscire a segnare: al 53′ è Hosseini a mettere in angolo un cross per Ameobi, quattro minuti dopo è Pouladi ad allontanare la palla messa in mezzo da Emenike. L’Iran ci prova ancora due volte con Ghoochannejhad, ma le sue conclusioni non mettono in pericolo Enyeama.
Al 74′ Vera Carlos estrae l’unico cartellino della gara – molto corretta – per ammonire Teymourian dopo l’ennesimo fallo, stavolta su Odemwingie. Queiroz, vedendo i suoi giocatori stanchi, manda in campo il giovane Jahanbakhsh al posto di Dejagah (che pare non abbia preso bene il cambio): il risultato è un forte tiro dell’ala del N.E.C. Nijmegen, che impegna in due tempi il numero uno nigeriano.
Quando manca poco alla fine esce anche lo stremato Heydari, permettendo a Shojaei di disputare il suo secondo mondiale dopo quello del 2006.
Termina così 0-0 la seconda gara del girone F, con la Nigeria padrona del possesso palla (64%) e l’Iran chiuso in catenaccio. La sfida tra Bosnia e Nigeria sarà già uno spareggio, mentre Argentina-Iran potrebbe riservare sorprese.

 

IRAN (4-2-3-1)
12 A. Haghighi; 4 Hosseini, 5 Sadeghi, 15 Montazeri, 23 Pouladi; 2 Heydari (88′ #7 Shojaei), 6 Nekounam, 14 Teymourian; 21 Dejagah (77′ #9 Jahanbakhsh), 3 Hajsafi; 16 Ghoochannejhad

NIGERIA (4-3-3)
1 Enyeama; 5 Ambrose, 13 Oshaniwa, 14 Oboabona (29′ #Yobo), 22 Omeruo; 17 Onazi, 15 Azeez (68′ #8 Odemwingie), 10 Obi Mikel; 11 Moses (51′ #23 Ameobi), 9 Emenike, 7 Musa

AMMONIZIONI
74′ Teymourian, cartellino giallo

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Saman Javadi was born in Italy. He always loved Iran and Italy, from history to cuisine, and speaks both languages.

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