Speciale Confederations Cup: guida completa alla manifestazione.

Estate fa spesso rima con grande calcio. Quest’anno, a fare compagnia agli appassionati del grande calcio, sarà la volta della Confederations Cup, manifestazione nata principalmente per saziare la fame di soldi della Fifa e ,in seconda battuta, per consentire alla nazione che ospiterà i mondiali di eseguire un “check-up organizzativo” ad un anno dall’inizio della massima manifestazione calcistica. Quella che prende il via, oggi, in Brasile, è la nona edizione. L’albo d’oro parla chiaro: i padroni di casa verde-oro, con tre successi all’attivo ed un secondo posto, sono gli indiscussi padroni di questo torneo, spesso – non a torto – considerato di livello inferiore. Quest’anno, come da almeno sei stagioni  a questa parte, i favoriti numero uno sono gli spagnoli, che si presentano al via in qualità di campioni del mondo e bi-campioni d’Europa; alle spalle delle furie rosse troviamo i padroni di casa brasiliani, che puntano al tris consecutivo, mentre Italia  e Uruguay prendono parte alla manifestazione con il ruolo di outsider’s.  Molto interessanti anche la selezione giapponese e quella messicana (la nazionale azzurra non è stata di certo inclusa in un girone morbido), mentre la Nigeria vive nel caos più assoluto e Tahiti sembra esser giunta a questa manifestazione in maniera del tutto  casuale.  Ma andiamo a vedere nel dettaglio come sono composte le rose delle otto protagoniste della manifestazione.

GRUPPO A

BRASILE

Portieri: Julio Cesar (Queens Park Rangers), Diego Cavalieri (Fluminense) Jefferson (Botafogo).
Difensori: Daniel Alves (Barcellona), Marcelo (Real Madrid), Filipe Luis (Atletico Madrid), Thiago Silva (Psg), Dante (Bayern Monaco), David Luiz (Chelsea) Rever (Atletico Mineiro).
Centrocampisti: Luiz Gustavo (Bayern Monaco), Jean (Fluminense), Paulinho (Corinthians), Fernando (Gremio), Bernard (Atletico Mineiro), Hernanes (Lazio), Jadson (San Paolo), Lucas (Psg), Oscar (Chelsea).
Attaccanti: Neymar (Santos), Fred (Fluminense), Hulk (Zenit), Jô (Atletico Mineiro)

Delle convocazioni della selezione verde-oro ne avevamo già parlato diffusamente un mese fa ( https://www.tuttocalcioestero.it/2013/05/14/convocazioni-brasile-confederations-cup-scolari-porta-bernard-a-casa-dinho-e-kaka/22909), quando vennero rese ufficiali da Scolari. Negli ultimi trenta giorni, a causa dell’infortunio di Damiao, è stata apportata una modifica nel reparto offensivo, dove è stato inserito Jo, attaccante del Galo con un passato a corrente alternata in Europa: bene in Russia, male nel campionato inglese. La nazionale brasiliana, nonostante non sia talentuosa come quella del 2006 o del 2010, resta pur sempre una signora squadra, molto migliorata in difesa, composta al suo interno da alcuni giocatori molti utili tatticamente (Oscar su tutti) che possono consentire a Felipao di schierare la squadra con moduli differenti (4-2-3-1; 4-3-3; 4-2-1-3). Ed è proprio la ricchezza dal punto di vista tattico la forza di questa squadra, che comunque può far affidamento su giocatori dalle capacità tecniche non indifferenti  come Neymar, Lucas, Oscar, Hernanes e Bernard. Senza dimenticare Fred, attaccante da molti considerato (erroneamente)  di secondo piano ma con una prolificità fra le più significative a livello internazionale. In Brasile, nonostante si punti chiaramente alla vittoria, c’è chi non disdegnerebbe un piazzamento d’onore:  chi vince la Confederations, infatti,  l’anno successivo non hanno vinto il mondiale. Ed anche a Rio, come in buona parte della nostra nazione, la superstizione non è un aspetto  secondario…

ITALIA

Portieri: Buffon (Juventus), Marchetti (Lazio), Sirigu (Paris St. Germain).

Difensori: Abate (Milan), Astori (Cagliari), Barzagli (Juventus), Bonucci (Juventus), Chiellini (Juventus), De Sciglio (Milan), Maggio (Napoli).

Centrocampisti: Aquilani (Fiorentina), Candreva (Lazio), Cerci (Torino), De Rossi (Roma), Diamanti (Bologna), Giaccherini (Juventus), Marchisio (Juventus), Montolivo (Milan), Pirlo (Juventus).

Attaccanti: Balotelli (Milan), El Shaarawy (Milan), Gilardino (Bologna), Giovinco (Juventus).

Sono otto le novità decise da Cesare Prandelli rispetto allo scorso europeo, anche se fra queste  il solo El Shaarawy sembra in grado d’ambire ad una maglia da  titolare. La vigilia di questa Confederations sembra molto simile a quella dello scorso europeo: allora ci fu la pesante sconfitta  – sia per il risultato conseguito, che per il gioco espresso – contro i russi, pochi giorni fa c’è stato il deludentissimo pareggio contro i semiprofessionisti haitiani; un anno fa non era chiaro il modulo che il nostro c.t. avrebbe utilizzato, tant’è che alla prima – contro la Spagna – scendemmo in campo con il 3-5-2, per poi passare  al 4-3-1-2 ( o, a seconda dei gusti, 4-1-3-2), oggi non è ancora chiaro se Prandelli opterà per il 4-3-1-2, il 4-3-2-1, il 4-3-3  o se, addirittura, ritornerà ad una difesa a tre, anche se questa opzione pare di difficile realizzazione. Al di là dei moduli, sarà importante che questa squadra metta in campo la stessa grinta mostrata contro gli inglesi e i tedeschi all’europeo, oltre, si spera, allo stesso gioco mostrato in quelle due occasioni. Il reparto avanzato, oggettivamente,  pare reggersi sul solo Balotelli, a meno che Prandelli non opti per un tridente d’attacco con Cerci largo a destra e El Shaarawy a sinistra. Il girone, purtroppo, non è dei più agevoli:  oltre al plurititolato Brasile, sono presenti due buone compagini  come  il Giappone e il Messico . L’obiettivo semifinale, però, è alla portata di questa selezione.

MESSICO

Portieri: Josè de Jesus Corona (Cruz Azul), Guillermo Ochoa (Ajaccio), Alfredo Talavera (Toluca).

Difensori: Hector Moreno (Espanyol), Francisco Javier Rodriguez (America), Diego Reyes (America), Hiram Mier (Monterrey), Severo Meza (Monterrey), Jorge Torres (Tigres).

Centrocampisti: Andres Guardado (Valencia), Javier Aquino (Villarreal), Gerardo Torrado (Cruz Azul), Pablo Barrera (Cruz Azul), Jesus Molina (America), Jesus Zavala (Monterrey), Carlos Salcido (Tigres), Angel Reyna (Pachuca) Hector Herrera (Pachuca).

Attaccanti: Javier Hernandez (Manchester United), Oribe Peralta (Santos Laguna), Aldo de Nigris (Monterrey), Giovani Dos Santos (Maiorca), Raul Jimenez (America).

Il calcio messicano sta vivendo un momento decisamente positivo, come testimoniano i successi alla Gold Cup del 2011 e alle olimpiadi dello scorso anno. Anche il campionato nazionale vive un momento decisamente positivo, grazie (anche) alle disponibilità economiche di alcune società. Selezione decisamente interessante quella a disposizione di de la Torre – tecnico emergente che sta replicando in nazionale quanto di buona mostrato al  Chivas e al Toluca – che può contare su un giusto mix fra giovani emergenti e veterani di sicuro affidamento. I centroamericani giocano solitamente con un classico 4-4-2, teso a sfruttare la buona tecnica dei laterali presenti in rosa. In difesa da tenere d’occhio l’emergente Reyes e i veterani Rodriguez e Salcido. A centrocampo, molto interessanti i laterali Barrera ( che si sta riscattando in patria dopo due stagioni negative in Premier e nella Liga spagnola) e Guardado; da monitorare anche il centrocampista centrale Herrera, che da luglio giocherà  nel Porto. Ma le stelle sono nel reparto offensivo, e corrispondono ai nomi del chicarito Hernandez e di Giovani dos Santos, anche se quest’ultimo è in lotta per una maglia da titolare con de Nigris, giocatore molto apprezzato in terra messicana.

GIAPPONE

Portieri: Kawashima Eiji (Standard Liege), Nishikawa (Sanfrecce Hiroshima), Gonda Shuichi (FC Tokyo).

Difensori: Konno Yasuyuki (Gamba Osaka), Kurihara Yuzo (Yokohama F. Marinos), Inoha Masahiko (Jubilo Iwata), Nagatomo Yuto (Inter Milan), Uchida Atsuto (FC Shalke 04), Yoshida Maya (Southampton), Sakai Hiroki (Hannover 96), Sakai Gotoku (VfB Stuttgart).

Centrocampisti: Endo Yasuhito (Gamba Osaka), Nakamura Kengo (Kawasaki Frontale), Hasebe Makoto (VfL Wolfsburg), Hosogai  Hajime (Bayer Leverkusen), Honda Keisuke (CSKA Moscow), Takahashi Hideto (FC Tokyo).

Attaccanti: Maeda Ryoichi (Jubilo Iwata), Okazaki Shinji (VfB Stuttgart), Havenaar Mike (SBV Vitesse), Inui Takashi (Eintracht Frankfurt), Kagawa Shinji (Manchester United), Kiyotake  Hiroshi (1.FC Nurnberg).

Forte della recente qualificazione al prossimo mondiale, la selezione nipponica si presenta ai nastri di partenza con il ruolo di mina vagante del gruppo A. Rosa interessante quella a disposizione di Alberto Zaccheroni, tecnico decisamente sottovalutato in patria, che sta ottenuto risultati decisamente lusinghieri alla guida della nazionale giapponese, come testimonia il titolo di campione asiatico conquistato nel 2011. La rosa giapponese presente delle evidenti lacune nel reparto centrale difensivo (la coppia Yoshida-Konno lascia molto perplessi, ma Zac non ha grandi alternative) e nel ruolo di prima punta, posizione, quest’ultima, che dovrebbe essere ricoperta da Maeda, anche se –  a nostro giudizio – la titolarità della maglia dovrebbe spettare a Havenaar, che nel Vitesse ha disputato un buon campionato. La cerniera di centrocampo dovrebbe essere composta dall’ottima coppia Endo-Hasebe, ma il fiore all’occhiello della compagine asiatica è, senz’ombra di dubbio, la trequarti offensiva: Honda, Kagawa, Inui, Kiyotake e Okazaki, sono giocatori dotati di un bagaglio tecnico davvero eccellente, in grado di mettere in difficoltà molti reparti arretrati presenti in questa manifestazione.  Retroguardia azzurra, speriamo, permettendo…

 

GRUPPO B

SPAGNA

Portieri: Iker Casillas (Real Madrid), Víctor Valdes (Barcellona), Pepe Reina (Liverpool).

Difensori: Sergio Ramos (Real Madrid), Gerard Piqué (Barcellona), Jordi Alba (Barcellona), Raul Albiol (Real Madrid), Nacho Monreal (Arsenal), Alvaro Arbeloa (Real Madrid), Cesar Azpilicueta (Chelsea).

Centrocampisti: Xavi Hernandez (Barcellona), Santi Cazorla (Arsenal), Andres Iniesta (Barcellona), Javi Martinez (Bayern Monaco), Sergio Busquets (Barcellona), Cesc Fabregas (Barcellona), David Silva (Manchester City), Jesus Navas (Siviglia), Juan Mata (Chelsea).

Attaccanti: David Villa (Barcellona), Fernando Torres (Chelsea), Roberto Soldado (Valencia), Pedro Rodriguez (Barcellona).

La grande favorita del torneo, che in caso di successo chiuderebbe un fantastico cerchio magico iniziato nel 2008 con la conquista del titolo europeo. Anche se gli spagnoli, sulle orme del grande Brasile a cavallo degli anni 50/60, puntano – il prossimo anno –  ad una storica doppietta mondiale. La stagione negativa di alcuni uomini a disposizione di Del Bosque, però, fa porre qualche dubbio sullo stato di salute attuale della Roja: riusciranno i vari Pique, Sergio Ramos, Casillas e David Villa a rilanciarsi dopo una stagione piuttosto deludente? La classe ed il talento di questo calciatori fa propendere per il sì. Ed anche il girone in cui sono state inserite le furie rosse, potrebbe aiutare: l’Uruguay è in crisi di risultati da un anno, ma la  compagine sudamericana va tenuta comunque in assoluta considerazione; la Nigeria si presenta al via dopo che, negli ultimi giorni, era stata messa in dubbio la propria  partecipazione al torneo per problemi  fra i calciatori e la federazione, mentre Tahiti si presenta senza alcuna velleità. Il reparto migliore, come da otto anni a questa parte, è il centrocampo, che potrà contare sui soliti noti (Xavi, Iniesta e Fabregas) e su un  Javi Martinez  reduce da un’annata strepitosa con la maglia del Bayern. Qualche dubbio, invece, sul reparto avanzato, dove, forse, avrebbe fatto comodo Negredo.

URUGUAY

Portieri: Fernando Muslera (Galatasaray), Martin Silva (Olimpia), Juan Castillo (Danubio)

Difensori: Diego Lugano (Malaga), Diego Godin (Atletico Madrid), Sebastian Coates (Liverpool), Martin Caceres (Juventus), Alvaro Pereira (Inter), Maximiliano Pereira (Benfica), Andres Scotti (Nacional)

Centrocampisti: Alvaro Gonzalez (Lazio), Matias Aguirregaray (Penarol), Egidio Arevalo Rios (Palermo), Diego Perez (Bologna), Walter Gargano (Inter), Sebastian Eguren (Libertad), Cristian Rodriguez (Atletico Madrid), Gaston Ramirez (Southampton), Nicolas Lodeiro (Botafogo)

Attaccanti: Luis Suarez (Liverpool), Edinson Cavani (Napoli), Abel Hernandez (Palermo), Diego Forlan (Internacional).

Dopo la sfolgorante Copa America del 2011, quando la nazionale di Tabarez s’impose dopo aver eliminato ai quarti di finale gli odiatissimi cugini argentini, qualcosa s’è inceppato nel motore uruguagio. La celeste, infatti, è rimasta all’asciutto di vittorie in gare ufficiali per un anno esatto, periodo nel quale sono state rimediate alcune brutte figure, come il poker subito in terra colombiana e l’incredibile sconfitta  patita  in Bolivia (1-4).  La scorsa settimana, però, l’Uruguay si è imposto sul campo del Venezuela ed ha interrotto questa lunga serie negativa, oltre ad aver riagganciato il treno per la qualificazione al prossimo mondiale (che resta comunque in bilico). Attacco stellare grazie alla presenza di Cavani, Suarez, dell’eterno Forlan (che non è più quello di un tempo, ma che in nazionale riesce ancora ad esprimersi su buoni livelli) e del promettente (per quanto ancora?)  Hernandez. Il reparto difensivo ha mostrato grosse lacune durante le qualificazioni mondiali, ma è composto da giocatori di chiara fama internazionale; peccato per Coates, assoluto protagonista nella Copa America vinta due anni fa, che ha perso la maglia da titolare a causa delle ultime due annate negative al Liverpool. Il reparto mediano sarà composto prevalentemente da calciatori noti al pubblico italiano, mentre sulla trequarti si assisterà, spesso, al ballottaggio fra Lodeiro e Ramirez, con il primo che parte leggermente favorito. Dubbi, inoltre, sul modulo che adotterà il Maestro: sarà un 4-4-2 con il rombo o un 4-3-1-2?

NIGERIA

Portieri: Vincent Enyeama (Maccabi Tel Aviv), Austin Ejide (Hapoel Be’er Sheba), Chigozie Agbim (Enugu Rangers).

Difensori: Solomon Kwambe (Sunshine Stars), Elderson Echiejile (FC Braga), Efe Ambrose (Celtic), Azubuike Egwuekwe (Warri Wolves), Kenneth Omeruo (ADO Den Haag), Godfrey Oboabona (Sunshine Stars), Francis Benjamin (Heartland).

Centrocampisti: Mikel Obi (Chelsea), Ogenyi Onazi (SS Lazio), Fegor Ogude (Valerenga), John Ogu (Academica), Emeka Eze (Enugu Rangers), Sunfay Mba (Enugu Rangers).

Attaccanti: Ahmed Musa (CSKA Moscou), Joseph Akpala (Werder Brema), Brown Ideye (Dinamo Kiev), Muhammad Gambo (Kano Pillars), Anthony Ujah (Colonia), Michael Babatunde (Kryvbas Kryvyj Rih), Nnamdi Oduamadi (Varese).

Quattro mesi fa il trionfo, inatteso,  in Coppa d’Africa. Oggi, il caos totale. Le super-aquile disputeranno la  prima  Confederations, anche se la loro presenza è stata in dubbio fino all’ultimo per una querelle fra i calciatori e la federazione, con i primi che reclamavano il pagamento di alcuni premi economici precedentemente accordati. Alla fine, grazie (anche) all’intervento della FIFA, i calciatori hanno confermato la loro presenza, garantendo, quindi, il regolare svolgimento del torneo. Ben nove le novità rispetto alla rosa che si è laureata campione continentale. Il punto di forza dei nigeriani è il reparto arretrato, che ha ben figurato in Coppa d’Africa, mentre lascia parecchio perplessi il reparto avanzato, dove sono presenti giocatori d’indubbio talento come Musa, ma che sarà altresì orfano di Emunike e Victor Moses; da non sottovalutare la punta del Colonia, Ujah, reduce da una stagione strepitosa in Zweite Liga. Decisamente buona la mediana nigeriana, che sarà composta dall’affidabile  terzetto Mikel-Onazi-Mba. La qualificazione alle semifinali, però, resta un obiettivo francamente difficile da cogliere.

TAHITI

Portieri: Xavier Samin (AS Dragon), Mickaël Roche (AS Dragon), Gilbert Meriel (AS Tefana).

Difensori: Vincent Simon (AS Dragon), Teheivarii Ludivion (AS Tefana), Nicolas Vallar (AS Dragon), Stephane Faatiarau (AS Tefana), Tamatoa Wagemann (AS Dragon), Yannick Vero (AS Dragon), Edson Lemaire (AS Dragon), Rainui Aroita (AS Tamarii Faa’a).

Centrocampsiti: Jonathan Tehau (AS Tamarii Faa’a), Lorenzo Tehau (AS Tefana), Alvin Tehau (AS Tefana), Heimano Bourebare (AS Tefana), Henri Caroine (AS Dragon), Ricky Aitamai (AS Vénus), Yohann Tihoni (AS Roniu).

Attaccanti: Stanley Atani (AS Tefana), Steevy Chong Hue (AS Dragon), Teaonui Tehau (AS Dragon), Samuel Hnanyine (AS Dragon), Marama Vahirua (Panthrakikos).

Per la selezione tahitiana, il semplice approdo a questa manifestazione rappresenta, di per sé, già un successo. Il vero miracolo è stato colto con la conquista della coppa d’Oceania, che per la prima volta non è andata ad appannaggio di Australia o Nuova Zelanda. L’unico professionista presente in rosa è Vahirua, calciatore che milita nel campionato greco, ma particolare attenzione va portata al cannoniere Chong Hue (autore del gol-partita contro la Nuova Caledonia che è valso il titolo oceanico) e al centrocampista offensivo Lorenzo Tehau, fratello di Jonathan e Alvin, nonché cugino di Teaonui, tutti presenti nella rosa a disposizione di Etaeta. Non vorremmo sembrare catastrofici, e magari i fatti ci smentiranno, ma le poche considerazioni fatte sulla nazionale tahitiana, ci portano a porre due domande al lettore: riuscirà la nazionale oceanica a segnare almeno un gol? E ad evitarne meno di tre a partita?

IL PROGRAMMA

Girone A
15/06 ore 21.00 Brasile-Giappone
16/06 ore 21.00 Messico-ITALIA
19/06 ore 21.00 Brasile-Messico
20/06 ore 00.00 ITALIA-Giappone
22/06 ore 21.00 ITALIA-Brasile
22/06 ore 22.00 Giappone-Messico
Girone B
17/06 ore 00.00 Spagna-Uruguay
17/06 ore 21.00 Tahiti-Nigeria
20/06 ore 21.00 Spagna-Tahiti
21/06 ore 00.00 Nigeria-Uruguay
23/06 ore 21.00 Nigeria-Spagna
23/06 ore 21.00 Uruguay-Tahiti
Semifinali

26/06 ore 21.00 1A-2B
27/06 ore 21.00 1B-2A
Finali

30/06 ore 18.00 3°/4° posto

01/07 ore 00.00 1°/2° posto

 

 

 

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