Il nuovo orizzonte di Almería

Nonostante una storia relativamente corta, di circa 31 anni, l’Unión Deportiva Almería, ha già assaporato  momenti importanti di Liga e rovinose cadute: dallo storico derby del Maggio 2014, nel quale una vittoria dei biancorossi sul Betis (3-2, il 4 Maggio 2014), condannò i verdiblancos alla retrocessione, aprendo le porte per la salvezza, alla retrocessione dell’anno successivo, nel 2015, che al momento è costata 5 anni di assenza dalla massima divisione.

Almería 3 - Betis 2 | Jornada 36 de Liga | El Almería remonta al ...
Il gol del nigeriano Azeez regala il 3-2 all’Almería, alla 36° giornata di Liga nel Maggio 2014.

Per conformazione geografica, storicamente la città ha unito magnificenza e potere, chiudendosi a riccio quando bisognava difendere dagli attacchi per poi affacciarsi sulla mondo attraverso una delle zone costiere più belle del sud della Spagna: il monumento di principale importanza è l’Alcazaba, una delle fortezze più grandi d’Andalucia che si staglia sulla città costiera e veglia sulla città. Frutto dei differenti periodi storici che Almería ha vissuto, i biancorossi sono entrati, a partire dall’Agosto 2019, in quella che appare un’ulteriore nuova era per un club destinato a fare grandi cose.

LA NUOVA PROPRIETÀ

almeria
Il panorama della città di Almería visto dalle mura dell’Alcazaba.

Posseduta dagli arabi che gli diedero il nome di Al-Miriya, “lo specchio”, da cui ne è derivazione il nome odierno, Almería è diventata la base operativa di Turki Al-Sheikh, consigliere e ministro dell’autorità generale d’intrattenimento, presidente delle unioni calcistiche del regno d’Arabia Saudita e membro del comitato olimpico saudita. Al Sheikh, con lo sport come principale business della sua carriera, ha rilevato il club per 20 milioni di euro diventando così socio di maggioranza, proprietario e presidente di un club che adesso può sognare di diventare il nuovo Manchester City o Paris Saint-Germain di Spagna. L’imprenditore saudita qualche tempo prima aveva provato ad acquistare l’Amiens, società francese di Ligue 1: le negoziazioni non erano andate però a buon fine. Con una Spagna non più incline a questo tipo di investimenti (vedasi il Malaga di Al-Thani), Al-Sheikh ha dimostrato, con un altisonante calciomercato estivo, di avere delle pretese nel club: il nuovo team, costituito dall’argentino Dario Drudi come direttore sportivo e dal suo braccio destro Mohamed El Assy come direttore generale, ha fatto mercato per una somma di 15 milioni, un’enormità per le abituali cifre di seconda divisione ed anche per alcune piccole realtà di Liga.

Il promettente asso del Nottingham Forest, il 18enne Arvin Appiah, è stato l’acquisto più oneroso (5.3 milioni) insieme all’uruguaiano Darwin Nuñez, arrivato dal Peñarol per 4 milioni in estate. Si è poi puntato su alcuni giovani con esperienza, come l’argentino Valentin Vada, ex Bordeaux, o Ivan Balliu (1992, ex terzino del Metz), oppure su prestiti da club importanti: dalla Roma è giunto con questa formula Ante Coric, promettente croato di 22 anni. Un inizio sparato in Liga Smartbank sembrava aver illuso l’ambiente: sette partite da squadra imbattuta, con cinque vittorie e soli due pareggi e con soli tre gol subiti. Ottobre si è però rivelato un mese da incubo, con la squadra che non riusciva più a vincere ma rimaneva a galla grazie a continui pareggi. Il Cadice, nella disputa andalusa per la vetta in Liga Smartbank, si era allontanato di quasi 10 punti, mentre il Saragozza si avvicinava sempre più tanto da spingere la proprietà ad effettuare l’ennesimo ricambio, quello in panchina, con l’esonero dell’allenatore Pedro Emanuel.

L’ARRIVO DI JOSÉ MARIA GUTIÉRREZ HERNANDEZ

La presentazione alla stampa di Guti, nel Novembre 2019.

Così, il 5 Novembre 2019, José Maria Gutierrez Hernandez, conosciuto ai più come Guti Haz, giunge ad Almeria tra due ali di folla e viene presentato come nuovo allenatore. L’ex bandiera storica del Real Madrid ha le idee chiare: innanzitutto afferma che “Guti e José Maria Gutierrez siano due personalità distinte, e che quindi come allenatore preferisce ormai il secondo appellativo“. Un artista barocco, un visionario ed una personalità distinta già ai tempi del Real Madrid non poteva che non chiedere un calcio bello, verticale, che sia efficace ed aiuti la squadra a raggiungere l’obiettivo promozione. “Se fossi stato l’allenatore di Guti, sicuramente gli avrei chiesto molto di più!” diceva scherzando ai microfoni di Jorge Valdano. Reo di non aver avuto, rispetto ad altri compagni, il trattamento che meritava per conquistarsi un posto da allenatore del Real Madrid, a parte quelle da coach nelle giovanili del Real Madrid ed un’esperienza da vice nel Besiktas al fianco di Şenol Güneş, si conosce molto poco del Guti allenatore.

Las imágenes del UD Almería-Albacete (3-0)
17 Agosto 2019: l’Almería travolge l’Albacete 3-0 alla prima giornata.

Anche valutarne i primi cinque mesi in Andalucia è un aspetto faticoso: José Maria Gutierrez ha preso in mano una squadra in netto calo, fisico e mentale, incidendo nella prima parte del suo mandato e riportando la squadra sui binari giusti quantomeno fino a Natale. Il tonfo di Tamaraceite in Copa del Rey (squadra di Tercera Division), era poi stato sostituito da un’ottimo filotto di vittorie a Gennaio, altro mese di acquisti importanti: Francis Guerrero e Wilfried Kaptoum, che giocavano con continuità nel Betis, sono arrivati nel mercato invernale, e l’uruguayano Darwin Nuñez ha continuato a segnare senza tregua. Il classe 1999 non solo ha fisico (1,88m), ma anche progressione ed un killer-instinct non facile da trovare.

La Teoría de Darwin Núñez: él anota, Almería gana y Peñarol ...
L’uruguaiano Darwin Núñez, giunto in estate dal Peñarol, è il capocannoniere della squadra con 12 gol.

Il periodo nero, fatto anche di qualche scontro importante, ha rimesso sulla graticola l’ex Real Madrid: ben sei partite senza vincere, con sconfitte pesanti con Huesca (3-2, il 15 Febbraio, ndr) e Cadice (2-1, il 29 Febbraio, ndr). Se i risultati non erano così pesanti dal punto di vista del tabellino, è il gioco l’aspetto più preoccupante: all’Alcoraz di Huesca l’Almería ha sofferto la velocità nel giocare verticale e sulle fasce, mentre nel derby andaluso i gialloblù ebbero maggiore malizia in un momento cruciale della stagione. L’ultimo risultato utile prima della pausa per la pandemia di COVID-19 è stato un netto 4-0 contro il Deportivo La Coruña, soffrendo comunque il possesso degli ospiti ma risolvendo la questione grazie alle individualità, un lit motiv delle ultime uscite. Se Guti saprà armonizzare i gol di Nuñez, le folate offensive del diez Villalba o di José Corpas, l’esperienza dell’attaccante Juan Muñoz e del metronomo César de la Hoz con la quantità e qualità di Valentin Vada, ritrovando il talento del gioiellino Arvin Appiah, non saranno i cinque punti dal Saragozza secondo, o i sei dal Cadice capolista, a far paura ad un progetto ben solido.

 

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