Qual. Russia 2018, Asia. Si ritrovano Iraq e Tailandia; le big si contendono il primato

Le nazionali asiatiche entrano nel vivo del 3° round di qualificazione ai Mondiali di Russia 2018, giunto alla quarta giornata. Spiccano in ciascun girone i match tra le selezioni più blasonate del continente: nel Gruppo A c’è Iran-Corea del Sud; nel Gruppo B invece Australia-Giappone. Nessuna delle dodici squadre che vedremo in campo è a pieni punti: si qualificheranno direttamente le prime due classificate, le terze disputeranno gli spareggi per guadagnere un posto in Russia.

Gruppo A

Al Bunyodkor stadium l’Uzbekistan è in cerca di riscatto, dopo aver perso in casa contro l’Iran, ma privo degli squalificati Geynrich e Ismailov: mister Samvel Babayan ha dichiarato che la sua squadra proverà a «giocare con 10 uomini sia in attacco sia in difesa» per contrastare la velocità dei cinesi. La Cina è ad un passo dall’eliminazione (un solo punto in tre gare), e brama la vittoria: perdere in patria con i siriani non è stata solo una questione sportiva, ma è diventata anche di ordine pubblico, causando manifestazioni in piazza contro la federcalcio e il CT Gao Hongbo.

Non sono mancate polemiche in Iran per aver programmato il match contro la Corea del Sud nel giorno dell’Ashura, ricorrenza molto importante per i musulmani sciiti (anniversario dell’uccisione di Hossein, nipote di Maometto): la federcalcio iraniana ha tentato di spostare la data in accordo con i sudcoreani, ma FIFA e AFC non hanno accettato; per questo motivo ai giocatori e ai tifosi è stato richiesto di non esultare in caso di vittoria. Sarà in ogni caso una battaglia tra due giganti d’Asia: ci sono parecchi conti aperti, tra cui l’ultima sconfitta a Ulsan dei Guerrieri Taegeuk il 18 giugno 2013 (goal di Reza Ghoochannejhad). Uli Stielike ha già dichiarato che i suoi «non si faranno intimire dallo Stadio Azadi e dai suoi 100.000 tifosi»; il tecnico tedesco punta tutto su Son Heung-min per mettere in difficoltà la difesa iraniana. Carlos Queiroz avrà di nuovo a disposizione Ashkan Dejagah, guarito dall’infortunio patito contro il Qatar.

Sogna una nuova impresa la Siria di mister Ayman Al Hakeem, reduce da una storica vittoria in terra cinese: a Doha potrebbero fare la differenza le parate del portiere Ibrahim Alma e il rientro di Zaher Al Medani. Non può permettersi passi falsi il Qatar, ultimo in classifica a zero punti: l’arrivo di Jorge Fossati sulla panchina ha migliorato il gioco, tanto che nella scorsa partita contro la Corea del Sud i qatarioti stavano conducendo per 1-2 all’intervallo; le certezze rimangono il capitano Al Haydos e l’attaccante Sebastian Soria (di provenienza uruguagia, poi naturalizzato).

Gruppo B

Tutta l’Asia – e non solo – sarà sintonizzata sulla super-sfida tra Australia e Giappone alle ore 20,00 a Melbourne (alle 11,00 ora italiana): le due nazionali vincitrici delle ultime Coppe d’Asia sanno che i 3 punti significherebbero la leadership del girone, Arabia Saudita permettendo (come hanno appurato i canguri fermati 2-2 a Jeddah). Non è ancora chiaro se Postecoglou farà partire titolare il veterano Tim Cahill. Da parte giapponese saranno assenti l’interista Yuto Nagatomo per infortunio, e Hiroki Sakai per squalifica.

Nuovo faccia a faccia tra Iraq e Tailandia, l’ultima volta era stata il 24 marzo scorso nel 2° round di qualificazione, quando i Leoni della Mesopotamia hanno pareggiato 2-2 al 95′: anche stavolta si gioca in Iran allo Stadio PAS di Tehran per motivi di sicurezza. Rientra dalla squalifica il centrocampista tailandese Deeprom Prakit, espulso nella partita contro il Giappone; gli iracheni possono vantarsi di avere a disposizione la rosa al completo. Entrambe le squadre sono a zero punti, e chi perderà la sfida difficilmente sarà ancora in corsa per Russia 2018.

Chiude la 4^ giornata di qualificazione la gara tutta in arabo tra sauditi ed emiratini. L’Arabia Saudita intende proseguire la serie positiva di risultati ottenuti finora: vittorie contro Tailandia e Iraq, pareggio con l’Australia; l’allenatore dei sauditi Bert van Marwijk confida di «ottenere un vantaggio dal fatto di giocare in casa e avere tanti fan a incitare i giocatori». Gli Emirati Arabi Uniti devono fare i conti con l’infortunio del difensore Mohamed Fawzi, ma possono sperare nelle giocate del fantasista Omar Abdulrahman: nato a Riyadh da genitori yemeniti, ha acquisito la cittadinanza emiratina a patto che fosse concessa all’intera famiglia, dopo che i sauditi avevano offerto la naturalizzazione soltanto a lui; forse potrebbe essere un’arma in più per il CT Mahdi Ali.

 

CALENDARIO QUARTA GIORNATA – 3° ROUND: 11 Ott 2016

Gruppo A
Uzbekistan – Cina RP
Iran – Corea del Sud
Qatar – Siria

Gruppo B
Australia – Giappone
Iraq – Tailandia
Arabia Saudita – Emirati Arabi Uniti

About Saman Javadi 95 Articoli
Saman Javadi was born in Italy. He always loved Iran and Italy, from history to cuisine, and speaks both languages.

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