Liga, subito big match tra Villarreal e Siviglia

La visita del Siviglia al Madrigal è sempre un pericolo, specialmente negli ultimi anni. La vittoria della scorsa stagione ha interrotto una brutta striscia di risultati in cui il Submarino amarillo ha patito più del dovuto gli andalusi. Nei primi due anni di massima serie con Marcelino sulla panchina grogueta il Villarreal rimediò un pareggio e cinque sconfitte contro i nervionenses, di cui quattro tutte nel 2014/15 (due in Liga e due agli ottavi di Europa League). Poi il successo dell’anno scorso ha interrotto questa striscia negativa, facendo riassaporare i tre punti contro gli andalusi a quattro anni e mezzo di distanza dall’ultima volta, targata 5 febbraio 2012. Considerando solo le gare al Madrigal la vittoria mancava da sei anni e mezzo (il 3-0 del 28 marzo 2010) durante i quali il Sottomarino giallo non è andato oltre due pareggi e tre sconfitte. Insomma il Siviglia ha avuto spesso vita facile nel feudo amarillo, basti pensare che la prima visita nella Plana Baixa, in un incontro di Copa del Rey nel 1980 si chiuse con un netto 2-5.
Ma stavolta, per la prima volta dopo tre anni, non ci saranno più Marcelino García Toral e Unai Emery a fronteggiarsi, bensì Fran Escribá e Jorge Sampaoli. «Mi aspetto il Siviglia visto nella Supercoppa: molto coraggioso e aperto, meno fisico e con più qualità» ha affermato il tecnico valenziano riferendosi al nuovo corso del club avversario, che nella prima giornata di campionato ha vinto 6-4 contro l’Espanyol «praticano un calcio molto offensivo: è una squadra che gioca per affondare e hanno la qualità per farlo bene. Noi dovremo essere una squadra molto chiusa, che non lascia spazi». Sulla valutazione dell’incontro è stato altrettanto chiaro. «Il Siviglia è un avversario diretto che si è rafforzato molto bene: è una partita molto importante e ovviamente della massima difficoltà». Infine una buona notizia dall’infermeria. «Abbiamo gli stessi problemi, era difficile recuperare qualcuno prima della sosta, però potremo contare su Chéryshev e Sansone». Se sull’italiano non c’erano dubbi, visto che è stato indisponibile solo per i preliminari europei per motivi burocratici, la buona notizia è il recupero anticipato dell’esterno russo, per il quale era previsto un rientro tra fine settembre e inizio ottobre. Ad ogni modo il centrocampista non è ancora al meglio e presumibilmente avrà solo pochi minuti nelle gambe.
Per quanto riguarda i dubbi di formazione l’undici di partenza dovrebbe essere già delineato. Jaume Costa ha fatto sapere in conferenza-stampa di aver superato i guai muscolari e dovrebbe riprendere il suo posto sulla fascia sinistra occupato da José Ángel martedì scorso. Perciò Asenjo tra i pali, Mario Gaspar sull’altra fascia e la coppia difensiva formata da Musacchio e Víctor Ruiz. A centrocampo dovrebbero essere confermati Trigueros e Bruno Soriano in mediana, anche se c’è la possibilità che entri N’Diaye (al Louis II è subentrato a gara in corso), mentre sulle ali restano Castillejo e Roberto Soriano. In attacco al fianco di Alexandre Pato ci sarà Nicola Sansone, con Santos Borré che tornerà a guardare la partita da bordocampo. Mentre la squadra allenata da Sampaoli dovrebbe replicare la formazione di settimana scorsa. Un 4-1-4-1 nel quale N’Zonzi regge il centrocampo, e i quattro moschettieri Pablo Sarabia, Franco Vázquez, Kiyotake e Ben Yedder agiscono alle spalle dell’ex-amarillo Luciano Vietto (autore di una doppietta all’esordio). Una squadra programmata ad attaccare già a partire dal modulo, a cui si aggiunge un terzino di spinta come Vitolo, che di professione fa l’attaccante esterno.