Premier League: Koeman fa faticare gli Spurs, Mazzarri inizia con un pari. Guidolin vince a Burnley

Premier League Tottenham

Quanto ci sei mancata, cara Premier League, torneo che si conferma non banale già dalla giornata inaugurale. Il primo match ha visto i campioni in carica del Leicester cadere sul campo dell’Hull, ma pure gli Spurs hanno avuto bei problemi. Iniziamo proprio dal match di Goodison Park.

Il Tottenham lo scorso anno ha a lungo accarezzato il sogno di tornare sul trono del calcio inglese, alla fine però la storia ha sorriso a Ranieri e ai suoi. Storico il titolo conquistato dal Leicester, del quale si è parlato per buona parte dell’estate, da non sottovalutare però anche il rendimento degli Spurs, che da tempo non erano così convincenti. Pochettino ha a disposizione una squadra di valore, il suo blocco però non è riuscito ad aiutare la nazionale inglese. L’anno buono forse era proprio quello che ci siamo lasciati alle spalle, questa stagione si preannuncia davvero tosta.

Si parte forte, dalla trasferta sul campo di un Everton che riparte sotto la guida di Koeman. Il tecnico olandese ha ben lavorato sulla panchina del Southampton e già dalla prima si è capito che intende portare la propria filosofia pure a Goodison Park. I Toffees, piuttosto deprimenti lo scorso anno, al pronti-e-via si sono presentati tirati a lucido, con un gioco ragionato e ficcante, che ha trovato nella difesa avversaria un ventre molle nel quale affondare i colpi. Ed è proprio questo un aspetto da sottolineare: gli Spurs dalla cintura in su fanno cose notevoli, la qualità abbonda, la fase divensiva però sembra talvolta affidata al caso.

Inizio shock per il Tottenham, dopo cinque minuti il fallo di Wanyama causa una punizione pericolosa, che Barkley tramuta in gol. C’è da lavorare per Lloris, la cui gara dura purtroppo solo 34 minuti a causa di problemi fisici, al suo posto Vorm. Premier League 2016/2017 che non poteva iniziare peggio per i londinesi, Pochettino cambia qualcosa e butta in campo Janssen, posizionando Dele Alli (che oggi ha inaugurato con la maglia con su scritto solo Dele) tra le linee.

Il pareggio arriva con Lamela, di testa, ed è un pareggio meritato e sottolineato da una prestazione gagliarda nell’ultima mezz’ora, con Stekelemburg chiamato in causa più volte. Il Tottenham ci prova in tutti i modi, il portiere olandese però è sensazionale. Si riparte da qui, con il nuovo assetto tattico, due punte in campo e maggiore verticalità. Forse non basterà per vincere la Premier League, ma questa è solo la prima giornata. Vanno bene gli esperimenti.

L’avventura in Premier League di Walter Mazzarri inizia con un pareggio da non buttare, sebbene la dinamica del match possa lasciare un po’ di amaro in bocca al tecnico toscano. Il suo Watford la sblocca con il destro Capoue, l’illusione però dura solo un tempo, nella ripresa arrivano il pari di Redmond e l’espulsione di Watson a regalare un punto ai Saints. Vittoria in trasferta per il West Brom, l’incornata di Rondon al minuto 74 vale tre punti salvezza sul campo del Crystal Palace.

Guidolin riparte come meglio non si poteva, vince e lo fa in trasferta, decide Leroy Fer: tre punti per lo Swansea. Il Middlesbrough torna in Premier League e lo fa godendosi il nuovo acquisto Negredo, che di testa porta i rossi in vantaggio. Pareggia Shaqiri su punizione, Boro e Potters si dividono la tosta in palio.

Premier League, prima giornata

Burnley-Swansea 0-1 (82′ Fer)

Crystal Palace-West Bromwich 0-1 (74′ Rondon)

Everton-Tottenham 1-1 (5′ Barkley, 59′ Lamela)

Middlesbrough-Stoke City 1-1 (11′ Negredo, 67′ Shaqiri)

Southampton-Watford 1-1 (9′ Capoue, 58′ Redmond)

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Nato ad Arezzo nei meravigliosi anni '80, si innamora prestissimo del calcio e non avendo piedi fini decide di scriverlo. Ha lavorato nella redazione del Guerin Sportivo e per tre anni cura la rubrica "Dalla A alla Z". Numerose collaborazioni nel corso degli anni con testate tra le quali tuttomercatoweb.com, ilsussidiario.net e il mensile Calcio 2000. Nel 2012 insieme ad Alfonso Alfano crea tuttocalcioestero.it. E ne è molto orgoglioso.

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