FootLab – L’altra faccia di Rotterdam: lo Sparta

La tradizione calcistica olandese si fonda, inevitabilmente, sulle spalle del triangolo Amsterdam, Rotterdam ed Eindhoven. Sono queste le capitali dei Paesi Bassi, soprattutto dal punto di vista calcistico. Nella fattispecie Rotterdam, e non Amsterdam, ha rappresentato, sin dalla nascita della federazione calcistica olandese, il nucleo fondante della tradizione di questo sport. Il fatto non ci dovrebbe stupire: il Feijenoord (o Feyenoord, è equivalente) ha sempre rappresentato uno dei club di spicco della massima competizione olandese, l’Eredivisie. La realtà dei fatti, però, ci porta ad evidenziare che il primo club di un certo livello e blasone è stato lo Sparta Rotterdam. La vera “prima” squadra di Rotterdam.

Lo Sparta Rotterdam è stato fondato in un giorno particolare: il primo aprile del 1888, nella domenica di Pasqua. Il nome della squadra è “Rotterdamsche Cricket & Football Club Sparta”, inizialmente prese piede, come molti club calcistici, alla stregua di squadra di cricket e calcio. Lo Sparta prese così il via dall’iniziativa di otto studenti, appartenenti ai quartieri centrali di Rotterdam: Stadsdriehoek, Cool, Rubroek e Crooswijk. La nomenclatura “Sparta” non ci deve meravigliare: alla fine dell’Ottocento ed inizi Novecento, la cultura ed il retaggio letterario dell’Antica Grecia affascinava in maniera impattante ed incisiva gli studenti olandesi. Nella fattispecie coloro che prevenivano da studi umanistici di un certo livello e profondità. Non a caso ritroviamo molte nomenclature che hanno più di un eco dall’Antica Grecia all’interno dei campionati olandesi: Heracles, Ajax, Hermes sono gli esempi più lampanti.

Sparta Rotterdam, 1907

Lo Sparta fu un club pionieristico ed innovativo sotto diversi punti di vista: l’impianto dello Sparta Rotterdam fu costruito nel 1916 e rappresenta un gioiello architettonico, in quanto è un vero e proprio castello. Infatti lo stadio prende nome “Sparta Stadion Het Kasteel” (Stadio dello Sparta, il castello). Uno degli impianti calcistici più particolari al mondo probabilmente, edificato nei quartieri residenziali di Rotterdam, nel quartiere di Spangen. Lo Sparta, inoltre, è stato un club impattante dal punto di vista del calcio femminile nei Paesi Bassi, poiché tentò di formulare la prima selezione femminile olandese. La federazione, però, decise di rinunciare e declinare questo tipo di proposta. Un’avanguardia assoluta, considerando che si parla della fine dell’Ottocento. La squadra di Rotterdam è stata la prima compagine olandese ha giocare su suolo straniero: nel 1893 contro gli inglesi del Harwich&Parkeston FC, facendosi conoscere ed apprezzare all’estero. Nel 1894, lo Sparta, volle introdurre la tradizionale rete fra i pali delle porte, per risparmiare tempo in seguito ai palloni scagliati verso un’”arcaica porta”.

Lo Sparta Rotterdam è stato uno dei club di riferimento della selezione olandese nei primi anni del Novecento, oltre ad essere uno dei club più vincenti negli anni d’esordio del campionato olandese, ovviamente con formule diversificate rispetto a quelle che possiamo apprezzare nella nostra contemporaneità. Lo Sparta, attualmente, è ritornato in Eredivisie, ma non gode i fasti di un tempo ed il fascino che questa squadra sprigionava nella fine dell’Ottocento e primo Novecento si è spento con i numerosi dissesti finanziari e diverse retrocessioni. Il calcio olandese, però, riabbraccia con amore una “grande decaduta” della propria tradizione e non vede l’ora di vederla competere contro i rivali del Feijenoord.

Una rivalità particolare, di lignaggio potremmo dire, ma l’elemento della “nobità” è meno esotico rispetto a particolarità che la tradizionale sfida fra Feijenoord e Sparta ha riservato nel corso di questi anni ed anni di calcio olandese. Una rivalità che nel corso degli anni è andato scemando, a causa della crisi dello Sparta e che è sentita più dai supporters di quest’ultima compagine, rispetto ai fans del Feyenoord. Uno Sparta, che in più occasioni, ha rischiato di cadere fra le grinfie del Feyenoord, come i cugini dell’Excelsior, e dire addio alla propria identità di club.

Lo Sparta Rotterdam, come abbiamo visto, è sempre stata una compagine legata all’élite e l’alta borghesia. La stessa nascita ed origine ci suggerisce il retroterra “agiato” e “benestante” dei primi uomini dello Sparta Rotterdam, esponenti delle componenti della città sicuramente più economicamente prestanti e facoltose. A differenza del Feyenoord che nasce come squadra del porto e dei sobborghi di Rotterdam. È evidente una marcatura di stile fra Sparta e Feijenoord: il borghese contro il proletario, il ricco contro il povero, Davide contro Golia. Il calcio ha sempre riservato rivalità accese, provenienti da un sostrato di realtà sociali variegate ed in contrasto.

Uno dei derby più particolari che hanno coinvolto le due compagini sono una serie di amichevoli, incredibilmente. Giocata fra il 1931-1939 (tranne nel 1937, per motivi sconosciuti), il “Bloedtransfusiewedstrijd” (partita della trasfusione di sangue) è un derby di beneficenza, i conseguenti ricavi erano destinati alla Croce Rossa. Un’occasione particolare e suggestiva che veniva tradizionalmente ospitata dal “Castello” che abbiamo poc’anzi conosciuto. Sugli spalti si poteva, inoltre, intravedere la regina Wilhelmina, o altri esponenti della casata reale dei Paesi Bassi, a testimoniare l’importanza ed il rilievo sociale di questo match. Non stento a credere che lo Sparta fosse fra le grazie di sua maestà, a differenza dei marinai del Feyenoord, ma questa è una mia idea.

Uno scatto della “Bloedtransfusiewedstrijd”. Il Feijenoord è la selezione in primo piano, in secondo piano troviamo lo Sparta

Il derby di Rotterdam più significativo del calcio olandese però è un altro. Corre il 15 novembre del 1970, Eddy Treijtel, estremo difensore del Feyenoord, va al calcio di rinvio e colpisce un gabbiano. Il pennuto viene ucciso dall’impatto della sfera e giace a terra esanime; Hans Eijkenbroek, capitano dello Sparta, prende il gabbiano per le ali e lo getta in tribuna. Una decina di anni fa la famiglia di uno dei custodi del “Castello” ha donato il gabbiano, regolarmente imbalsamato, allo Sparta, generando una controversia con il Feyenoord. Infatti sono questi ultimi ad affermare di possedere il “gabbiano originale”. Una faccenda piuttosto ilare che intrattiene i tifosi di Sparta e Feijenoord nei pub di Rotterdam.

De meeuw (il gabbiano)

Al di là di facili ironie e storie bizzarre, lo Sparta rappresenta tutt’oggi una realtà di un calcio alla “vecchia maniera” che riesce a sopravvivere, a stento, in una modernità soverchiante. La rivalità con il Feijenoord è di indole potremmo dire, i tifosi dello Sparta e lo stile di questa compagine è sempre stato sobrio e compassato, meno debordante dei propri dirimpettai. Un retaggio di buoni costumi, in sintesi. Un’impronta che non ha abbandonato la società e sarà formidabile assistere a Sparta-Feyenoord. La speranza è che lo Sparta, che gode di molta simpatia in tutta l’Olanda, possa mantenersi a lungo in Eredivisie. In quanto è una società che ha dato vita e creato talenti come Kevin Strootman, Memphis Depay o Georginio Wijnaldum: scheletro dell’attuale nazionale olandese. Inoltre un prestigio riacquisito potrebbe generare un appeal decisivo per farsi restituire il gabbiano impagliato.

About Edoardo Battaglion 224 Articoli
Sono nato nella provincia di Treviso nel 1993, ma ho origini olandesi. Sono laureato in Filologia Moderna e Medievale, inoltre attualmente risiedo in Polonia. Sin da bambino il calcio ha esercitato un’enorme influenza sulla mia vita ed è una vivida passione che occupa le mie giornate. Il mio cuore batte per la nazionale olandese ed il NAC Breda. Mi divertono molto i gatti parlanti, la cosmogonia e le birre artigianali.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.