PSG-Lille 2-1: la magia di Di Maria regala la terza Coppa di Lega consecutiva ai parigini

psg lille

In Francia vi è una sola squadra, il PSG, che ha scavato un abisso fra se e gli avversari. I parigini nella serata di ieri, hanno battuto per 2-1 il Lille nella finale di Coppa di Lega. Per Ibra e compagni si tratta del terzo successo consecutivo nella competizione.

Un altro trofeo, l’ennesimo in campo nazionale sotto la gestione Blanc, ma che non basta a cacciare la delusione per l’eliminazione dalla Champions League, anche quest’anno ai quarti di finale, nel derby degli sceicchi contro il Manchester City. Per i parigini anche quest’anno è mancato il salto di qualità, se in Francia il dominio è assoluto, in campo europeo la storia recente non ha portato soddisfazioni, da Ancelotti a Blanc, il PSG non è mai andato oltre i quarti di finale.

Archiviato da tempo il discorso Ligue 1, il PSG si è concentrato sulle due finali di coppa, la prima, la Coppa di Lega, vinta per 2-1 ieri sera contro il Lille, grazie alle prodezze di Angel Di Maria.
Blanc rinuncia inizialmente a Cavani, schierando Lucas e Di Maria alle spalle di Ibrahimovic, una stella che non sa brillare nel corso della serata, che si rende protagonista di un gol clamorosamente sbagliato nel corso del primo tempo. Lo svedese aggancia un pallone al limite dell’area, e a portiere battuto, cerca di piazzare un pallonetto che manca clamorosamente lo specchio della porta. E’ Pastore a sbloccare la situazione, con un destro dal limite dell’area sugli sviluppi di un calcio d’angolo che attraversa le gambe degli avversari e trafigge Enyema.
Disputa subito riaperta nella ripresa, grazie alla punizione di Sibidè, complice la barriera che si apre sulla conclusione, permettendo alla sfera di infilarsi sotto l’incrocio dei pali alla destra di Sirigu. Ristabilita la parità il Lille prende coraggio e Rabiot si fa espellere al 71′, il PSG sembra vacillare di fronte l’entusiasmo degli avversari, ma al 74′ l’invenzione di Di Maria. Sul rinvio di Sirigu, Soumaoro sbaglia l’intervento di testa favorendo l’argentino che da trenta metri di esterno sinistro supera Enyeama, uscito alla disperata per rimediare all’errore del compagno.

Il PSG trionfa così 2-1, mettendo in bacheca il secondo trofeo stagionale, ora gli uomini di Blanc possono replicare il “triplete nazionale” dello scorso anno, se vinceranno la Coupe de France contro il Marsiglia, un impresa mai riuscita a nessuno. Non si può far altro che tessere le lodi di un PSG invincibile fra i confini nazionali, ma questa forza così incontenibile ha un riscontro negativo sul calcio francese. La Ligue 1 nei prossimi anni -vista la disparità di budget, e la propensione delle concorrenti di cedere all’estero i migliori talenti- non sarà più una competizione, bensì un monologo come quello di quest’anno, scontato sin dalle battute iniziali, quasi inutile da commentare. Per il PSG la crescita in tale contesto è limitata, in quanto il confronto con grandi compagini si restringe alla sola Champions. Dunque un duplice problema che diverrà assillante nei prossimi due anni, per cui, la soluzione più appetibile, sia per il PSG, che per la stessa Ligue 1, potrebbe essere veramente la Superlega, o meglio, un salary cup interno.