Cina, il Beijing Guoan compie 23+41 anni: il calcio ai tempi di Mao Zedong

Il Beijing Goan, meglio noto come Imperial Guards, è una delle squadre più amate dal popolo cinese. Oggi, 29 dicembre, la squadra di Pechino compie 23 anni nell’era del calcio professionistico, un’età estremamente giovane per una società calcistica, ma certamente non nel panorama asiatico. La squadra appartiene al CITIC Group, la banca di Shenzhen di proprietà statale, ed è finanziata anche dal Ministro dello Sport.
La storia recente del Beijing Guoan è stata avara di successi, nell’era professionistica, iniziata ufficialmente nel 1995, è arrivato un solo titolo nazionale, conquistato nel 2009. Più prolifico invece il cammino nelle coppe nazionali (FA  Cup), dove sono giunti tre trionfi, ma l’ultimo risale al 2003. Nelle ultime stagioni, sotto la guida di Manzano il Beijing Guoan è andato vicino al titolo, per poi crollare drasticamente nel finale, tanto che nel 2016 non parteciperà all’AFC Champions League, competizione nella quale le Imperial Guards, negli ultimi anni non hanno mai ben figurato, arrivando al massimo agli ottavi di finale.

In realtà la compagine di Pechino non compie 23 anni, bensì 64. Si è tentata un’operazione di ringiovanimento che non corrisponde esattamente alla realtà. Il calcio cinese infatti si divide in tre fasi; la prima riguarda il periodo pre-comunista, dove non esisteva un vero e proprio campionato, infatti le competizioni calcistiche si svolgevano all’interno dei Giochi Nazionali. Dal 1949, anno in cui Mao conquistò Nanchino e vinse la guerra civile contro i nazionalisti del Kuomitang, nacque una federazione calcistica, e qualche anno più tardi il primo vero campionato, al quale si affiancheranno sporadicamente i tornei dei Lavoratori e delle Forze Armate, oltre ai Giochi Nazionali, quest’ultimi a cadenza quinquennale. Negli anni ’90 vi è la prima vera riforma economica del calcio cinese: con l’avvento del professionismo le squadre vengono acquistate dai gruppi aziendali che ne cambiano radicalmente la denominazione. Il Beijing Guoan rimarrà tale dal 1992, ma la squadra di pechino esisteva esattamente dal 1951.

Proprio quell’anno si svolse il primo campionato della Repubblica Popolare, al quale parteciparono otto squadre. Non esistevano ancora delle rappresentative cittadine, bensì regionali, fra cui il North East China, il South China e il North China. Quest’ultimo è la prima vera squadra del Governo, che raccoglieva elementi di Pechino e Tianjin. Dopo quattro anni senza successi, il Partito decise di separare le due realtà, una mossa vincente che permise alla nuova società, ovvero il Central Sport Institute, di vincere il campionato nel 1955. L’anno successivo invece, sul gradino più alto del podio si piazzò la rappresentativa giovanile di Pechino, mentre nel 1956 e nel 1957, tornò a trionfare la prima squadra. Nel 1960 il club di Pechino radunò i giocatori della nazionale; la Cina disputò la sua ultima partita l’11 ottobre del 1960, con la vittoria di un torneo amichevole in Vietnam del Nord, per poi tornare in campo solamente negli anni ’70. Nasceva il Beijing Sport Institute, la “Squadra Nazionale”, status che però non gli permise di gareggiare per il titolo, nonostante i primi posti nelle edizioni del ’60 e del ’63. Chi doveva concorrere per il primo posto a Pechino era la squadra giovanile (Beijing Youth B), che mise in bacheca il secondo titolo nel 1963.

Dalla fondazione del campionato nel 1951, le leghe si ampliarono notevolmente, con l’introduzione di una seconda divisione che nel 1963 raccoglieva 83 squadre. Il calcio era in rapida espansione, anche se chiuso in se stesso. Nel 1966 la brusca interruzione che causò sei anni di stop: Mao lanciò la “Rivoluzione Culturale” onde ripristinare l’utopia marxista, liberarsi del proprio passato e combattere le forze riformiste capeggiate da quello che sarebbe poi stato il suo successore: Deng Xiaoping.
I campionati riprenderanno nel 1972, con la squadra di Pechino che perse il proprio status di “Squadra Nazionale”, per divenire una rappresentativa cittadina come lo erano le altre compagini.

 

 

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Sono nato a Urbino il 2 maggio 1991. Nel luglio 2015 ho conseguito la laurea in Chimica e tecnologie farmaceutiche. Mi occupo di giornalismo sportivo con un'attenzione particolare al lato economico e allo sviluppo del calcio in Cina, che approfondisco nel mio Blog Calcio Cina. Nel febbraio 2016 ho pubblicato il mio primo libro: IL SOGNO CINESE, STORIA ED ECONOMIA DEL CALCIO IN CINA, il primo volume, perlomeno in Europa a trattare questo argomento. Scrivo anche di saggistica (sovversiva) per kultural.eu

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