Russia – Zenit e CSKA ancora a punteggio pieno.

Un goal di Danny nel finale di gara, un comodo tap in dopo una corta respinta di Yurchenko. E’ questo ciò che permette allo Zenit San Pietroburgo di espugnare il campo dell’Ufa, al termine di una partita in cui troppe volte gli attaccanti biancazzurri avevano sbattuto contro il portiere dei baschiri, confermatosi in forma strepitosa.

Zenit che resta così a punteggio pieno (12 punti in 4 gare), alla pari con il CSKA Mosca, che poche ore prima si era sbarazzato in un tempo dell’Amkar Perm. Un calcio di rigore dell’israeliano Natcho e una rete del serbo Tosic chiudevano facilmente la pratica, contro un avversario solitamente rognoso, ma liquidato con facilità.

Ad inseguire le due capoliste c’è la Lokomotiv di Cherevchenko: qualità sicuramente minore, ma i ferrovieri stanno dimostrando quadratura e un ordine tattico molto interessante. In questo week-end i rossoverdi hanno vinto 3-1 a Ekaterinburg. Dopo il vantaggio di Samedov (punizione su cui Arapov ha non poche colpe) e il raddoppio di Niasse, l’Ural abbozza una reazione che sboccia in un paio di occasioni sciupate, ma anche nel goal di Erokhin (che piace allo Sporting Lisbona), che riapre la gara. A sigillarla, per gli ospiti, ci pensa Maicon, con un colpo di testa nei minuti di recupero.

Vince anche la Dinamo, 3-2 all’Anzhi Arena. Lo fa immeritatamente, dopo aver recuperato un doppio svantaggio, rischiato per gran parte della gara, ed alla fine ottenuto il massimo bottino. Anzhi che passa in vantaggio dopo nemmeno cinque minuti: Boli fa tutto meravigliosamente bene sulla fascia mancina, cross a rimorchio per Maksimov che insacca. La Dinamo abbozza una reazione, ma senza Kokorin (fa Ionov la prima punta) non crea nulla. Ma al quarto d’ora trova il pareggio, con un bel colpo di testa in tuffo di Kozlov su punizione di Valbuena (impalpabile il francese comunque). L’Anzhi però gioca meglio. Due minuti dopo un lancio lungo scavalca un distrattissimo Morozov e viene arpionato da Moutairi: diagonale che si stampa sul palo. Poco dopo la mezzora, invece, Zhirkov intercetta un passaggio in area di rigore, poi si addormenta, si fa prendere palla da Boli e lo abbatte. Rigore forse un po’ generoso, ma ci può stare. Dal dischetto va Boli che con un cucchiaio dolcissimo batte Gabulov. Nel recupero, il nuovo pareggio della Dinamo. Su una punizione, uscita imbarazzante di Pomazan, con Hubocan che di testa trova una palombella che si insacca beffarda. Il goal-partita arriva nella ripresa, con un calcio di rigore inesistente, trasformato da Valbuena. L’Anzhi resta a zero punti dopo quattro gare, nelle quali verosimilmente non avrebbe mai meritato il KO. Anche questa settimana i daghestani avrebbero meritato almeno in un punto. Rigore a parte, infatti, i ragazzi di Semin non solo non hanno concesso nulla agli avversari, ma in precedenza avevano anche sfiorato il vantaggio con un paio di conclusioni ben neutralizzate da Gabulov.

Vittorie anche per Spartak (2-0 a Samara, con doppietta di Promes – splendido il primo goal) e Rostov (3-0 ad un Rubin ancora ultimo in classifica, con la doppietta dell’ex Bukharov ed il goal di Kanga), mentre nell’anticipo del venerdì era finita 0-0 tra Terek e Mordovia. A chiudere, segnaliamo l’1-1 nel derby tra Krasnodar e Kuban, con Smolov che nel finale ha risposto  a Lorenzo Melgarejo.

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Classe '94, piemontese di nascita, tra un esame universitario e l'altro segue il calcio alle temperature più improbabili, dalla Scandinavia alla vecchia terra degli Zar. Russofilo e (a breve) russofono, sogna di diventare direttore sportivo e di vivere a San Pietroburgo. Guai a disturbarlo quando gioca il Krasnodar: potrebbe uccidere.
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