Chelsea-Swansea 2-2: Monk rovina la prima dei Blues

Chelsea Swansea Premier League

I Blues di Mourinho campioni in carica ripartono da Stamford Bridge nella gara inaugurale affrontano lo Swansea di Garry Monk per propiziare la stagione 2015/2016. Lo Special One suda subito freddo perché Courtois si ferma durante il riscaldamento toccandosi in maniera vistosa il ginocchio destro prima di essere prontamente preso in cura dal medico sociale Eva Carneiro. Superato lo spavento iniziale il portoghese schiera la formazione tipo invariata che ha disputato un campionato memorabile lo scorso anno affermandosi come sinonimo di qualità e solidità. Perciò i due nuovi innesti arrivati dal mercato estivo Begovic e Falcao si accomodano in panchina in attesa dei rispettivi esordi con la nuova maglia. Monk invece punta subito sul Ayew titolare in fascia arrivato anche lui in questa finestra di mercato come svincolato dopo il mancato rinnovo con il Marsiglia.

Il Chelsea parte forte, determinato a lasciarsi alle spalle la brutta gara disputata contro l’Arsenal nello Shield: Hazard, Willian e soprattutto Oscar fanno il diavolo a quattro nella metà campo degli ospiti e costringono dopo appena 60 secondi Montero a mettere la palla in corner. Lo Swansea è attento tra le linee e cerca di non sprecare mai nessun pallone, iniziando a costruire la manovra sin dalla difesa secondo il volere del tecnico Monk. I gallesi non stanno a guardare e si riendono prima pericolosi con Gomis che di testa sul corner mette di poco fuori e dopo con Shelvey che si inventa un passaggio illuminante sempre per Gomis che a tu per tu con Courtois rimane ipnotizzato e vede la propria conclusione sporcata da un recupero last minute da parte di JT. Il pallone diretto verso la porta viene spazzato via senza problemi da un attento Cahill.

I padroni di casa ribaltano il fronte con una percussione da parte di Willian che duetta con Ivanovic che tenta la conclusione da fuori spedendo però il pallone lontano dalla porta difesa da Fabianski. Gli ospiti bussano nuovamente al quarto d’ora di gioco con il coreano Ki che impegna Courtois con un potente tiro centrale che non crea eccessivi problemi all’estremo difensore belga. Dopo aver perso la bussola per un paio di minuti gli uomini di Stamford Bridge prendono in mano il pallino del gioco e al 23’ passano in vantaggio con Oscar che sfrutta un calcio di punizione il quale beffa Fabianski con un tiro diretto in porta a tradimento nonostante le mancate deviazioni in mischia di alcuni compagni di squadra.

Il vantaggio per Mou e soci però dura davvero poco perché Montero sulla fascia è indemoniato e semina il panico ogni volta che affonda alzando il ritmo. L’ala dello Swansea brucia due giocatori del Chelsea e mette nel mezzo per Gomis che a botta sicura si vede negare la gioia del goal da un miracolo di Courtois. Ayew però è lesto a prendere la respinta provare a segnare a porta vuota trovando però un difensore sulla porta ma il ghanese si ritrova la palla tra i piedi e questa volta al secondo tentativo insacca fissando il risultato sull’1-1.

Partita aperta e frizzantissima a questo punto che vede le due squadre sfidarsi a viso aperto senza esclusioni di colpi. Così dopo appena 120 secondi si accende Willian sulla fascia e grazie ad un cross velenoso con la complice la deviazione decisiva di Federico Fernandez il Chelsea si porta nuovamente avanti sfruttando l’autogoal generatosi da questa situazione. Lo Swansea non si scoraggia e Sigurdsson servito dall’instancabile motorino Montero impegna nuovamente Courtois con una fucilata da fuoriarea. Nell’eccessivo agonismo di gioco si fa male Ki per gli ospiti e viene prontamente sostituito da Jack Cork dopo 40 minuti di gioco. L’arbitro Oliver concede 3 minuti di recupero prima di fischiare la fine del primo tempo e mandare le due squadre negli spogliatoi sul risultato di 2-1.

Nella seconda frazione di gioco scendono campo gli stessi 22 uomini di prima, ma sono gli ospiti a fare la gara e dimostrano di essere rientrati con il giusto piglio e le giuste motivazioni. In pochi minuti prima Sigurdsson da fuori e poi nuovamente Gomis su corner provano ad impensierire Courtois mettendo in difficoltà il reparto arretrato Blues. Sono segnali importanti quelli mandati dai cigni di Monk ed infatti al 52esimo arriva l’episodio che cambia il match: Willian distratto dopo un recupero rende inutile la trappola del fuorigioco attuata dalla difesa del Chelsea e così Shelvey con uno scavetto lancia Gomis che viene steso sul limite dell’area.

Per il direttore di gara Oliver non ci sono dubbi e concede il rigore mostrando anche il cartellino rosso all’estremo difensore dei padroni di casa (scelta forse eccessivamente severa perché sia Terry che Cahill avevano già recuperato sul giocatore avversario). Esce subito Oscar che fino ad ora si era rivelato uno dei migliori ed entra Asmir Begovic costretto a debuttare in una situazione tutt’altro che piacevole. Lo stesso Gomis si presenta sul dischetto e realizza il rigore spiazzando il portiere con un piatto rasoterra che si insacca sulla sinistra. Momento di difficoltà per i padroni di casa dunque che si ritrovano a dover vincere con un uomo in meno contro uno Swansea che a questo punto aspira al bottino pieno dalla trasferta al Bridge.

 

Montero è un coltello caldo nel burro e riesce a fare praticamente quello che vuole nella metà campo avversaria. Gli uomini di Monk guadagnano un paio di corner consecutivi mentre Shelvey riscalda i guantoni di Begovic con un tiro insidioso. I minuti passano ma il ritmo di gioco si è necessariamente abbassato con le due squadre decisamente stanche e lunghe. Montero fattore dominante del match fino ad ora esce in barella in preda ai crampi. Ed intorno all’80esimo anche Gomis sotto gli applausi degli ospiti lascia il campo per Eder fresco di trasferimento dai portoghesi del Braga. Mou si gioca il tutto per tutto gettando in mischia Falcao e togliendo Willian. Nei minuti finali si accende il genio di Eden Hazard che si getta all’assalto della fortezza gallese di Monk aiutato da Diego Costa e da Falcao ma i risultati prodotti si dimostrano vani e non portano a nulla di concreto. C’è tempo per una chiamata dubbia non fischiata da Oliver per una spinta di Williams ai danni di Diego Costa, ma il direttore di gioco lascia correre invitando i giocatori a proseguire. Dopo 5 minuti di recupero che sembrano durare una eternità arriva il triplice fischio finale per la gioia degli ospiti ed il rammarico dei padroni di casa. Per la quarta volta nella storia della Premier League la detentrice del titolo non è riuscita a vincere la propria gara di esordio e i guai per Mourinho non finiscono qua perché avendo preso il rosso diretto Courtois salterà 3 match come da regolamento. Inutile aggiungere che già alla prossima giornata ci sarà il primo big match della stagione all’Etihad contro il Manchester City di Pellegrini.

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Studente universitario in quel di Siena, classe 1992 follemente innamorato della Premier League e del calcio inglese, amo anche il basket ma seguo solo quello NBA come tifoso ultradecennale dei Los Angeles Lakers, appassionato anche di Football Americano tifo i Cincinnati Bengals. Oltre a scrivere adoro la musica elettronica, il rock 'n' roll, i computer, i videogiochi, l'arte e la letteratura. Aspirante tuttologo, sono un personaggio analogico in un mondo digitale.

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