
Alla veneranda età, si fa per dire, di 31 anni compiuti per altro lo scorso 7 luglio, Alberto Aquilani ha deciso di andare in America per capitalizzare un po’ più rapidamente il suo talento. La Fiorentina ha deciso di non rinnovargli più il contratto perché non rientra nel progetto del neoallenaotre Paulo Sousa e lui, svincolato, si è mosso per un cambiamento radicale: oltre ad essere una scelta di vita gradita alla famiglia, rappresenta una ghiotta occasione per il suo rilancio. Lui stesso ha chiesto al suo agente di trattare con il Montreal Impact, stessa squadra di Marco Donadel.
Aquilani sarebbe il quinto italiano a giocare per la squadra canadese dopo Di Vaio, Corradi e Nesta. Non è un caso che tali giocatori italiani siano approdati nel club canadese: la società del Motreal fu fondata nel 1992 dall’imprenditore Joey Saputo, proprietario anche del Bologna. Il padre di questi, emigrato da Palermo nel Québec, è il fondatore di una delle maggiori indusrtrie nel campo dei latticini nel nord America.
Il centrocampista reduce da tre anni in maglia viola con qualche basso di troppo, ha vissuto i suoi anni migliori a Roma. In nazionale ha fatto tutta la trafila, dall’U-15 alla nazionale maggiore. Andare dall’altra parte del mondo vuol dire rinunciarci, ma evidentemente in quelle sue 38 presenze e 5 reti con la maglia azzurra, i suoi migliori momenti sono già scorsi.