Il tecnico dell’Inter, Roberto Mancini, non l’ha mai nascosto: Yaya Touré è l’obiettivo principale del prossimo mercato dei nerazzurri. Una stima, quella fra l’allenatore marchigiano e il centrocampista tuttofare ivoriano, che definire reciproca è riduttivo, come testimoniano le parole proferite da Touré sul conto del Mancio. Secondo il “Daily Star“, la dirigenza milanese sarebbe disposta a fare follie per portarlo a Milano, mettendo sul piatto una cifra che, fra ingaggio e cartellino, sfiorerebbe i 62 milioni, 20 dei quali da elargire al Manchester City per l’acquisizione del cartellino.
L’arrivo di Touré, a dispetto dei 32 anni da compiere nei prossimi giorni, rappresenterebbe sicuramente un grande acquisto per l’Inter, un giocatore in grado di incidere profondamente nella crescita e rinascita del club presieduto da Thohir e di spostare gli equilibri del campionato. In una parola sola, attingendo alla terminologia calcistica spagnola, un “crack“.
Roberto Mancini sarebbe ben lieto d’accoglierlo, ma l’operazione sarebbe sostenibile per le casse del club lombardo? L’Inter è da tempo nel mirino dell’UEFA per questioni attinenti al fair-play finanziario e, complice anche il mancato ingresso in Champions, non può permettersi spese folli, se non accompagnate da adeguate cessioni. Escludendo la partenza di Icardi, smentita da società, tecnico e giocatore, la società nerazzurra potrebbe rinunciare a Handanovic, nel mirino di grandi clubs europei e col contratto in scadenza a giugno 2016. Ma la sola cessione dello sloveno pare insufficiente a finanziare quella che, economicamente parlando, sembra una vera e propria follia: portare Touré all’Inter per una cifra globalmente superiore a 60 milioni.
Per quanto sia forte Tourè, solo l’Inter può fare certe operazioni…
Non lo è più come prima