Argentina, Primera Division: San Lorenzo e Rosario Central a braccetto aspettando il Boca

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ARGENTINA – Come una coppia a braccetto che aspetta il terzo incomodo. San Lorenzo e Rosario Central vincono ancora i rispettivi incontri nella notte e volano in testa alla classifica della Primera Division argentina, insieme a 21 punti. Aspettando il grande, ingombrante terzo incomodo che di nome fa Boca Juniors. Si, perché sembra davvero una schiacciasassi la squadra del “Vasco” Arruabarrena, che vuole proseguire il proprio percorso di vittorie e di goleade in campionato e nella Copa. San Lorenzo e Rosario Central si stanno comportando benissimo ma sentono molto la presenza e non possono fare a meno di soffrire l’ombra lunghissima degli “xeneizes”. Vincere ogni partita aspettando nel passo falso del Boca, questo ciò che stanno facendo “Ciclon” e “Canallas”. Così il Central, nel “Gigante de Arroyito” si è liberato in un incontro da cuori forti, solo con un al ’94 di Donatti, del San Martin di San Juan, con il punteggio finale di due a uno mentre il San Lorenzo l’ha spuntata, nel match di cartello di questa nona giornata, sui “Diavoli rossi” dell’Independiente, con un solo gol, targato Villalba. Dietro risale il Racing di Diego Milito, che non ha timbrato perché tenuto a riposo per la Libertadores, così come altri titolari, nel due a zero all’Huracan, che ha affrontato la sfida allo stesso modo con molte riserve, pensando alla copa. Goleada invece del Gimnasia y Esgrima, nel “Parque” di La Plata, con un poker rifilato all’Aldosivi, che era anche passato in vantaggio. Il tabellone del sabato sera si era aperto con l’anticipo tra Godoy Cruz e Velez Sarsfield terminato col punteggio di due a due in una sfida che vede sempre il “Fortin” di Russo, troppo acerbo e contratto, proseguire questo campionato di transizione con continui alti e bassi mentre “El Tomba” mendozino di Oldrà il solito campionato di sofferenza e lotta per la salvezza.

San Lorenzo ancora in volo. Independiente ancora al palo. Prosegue come leader del campionato, Boca permettendo, il “Ciclon”, che la spunta con un gol di Villalba al ’43 su un Independiente ancora a corrente alternata e sfortunato tra episodi contrari ed infortuni (frattura del perone per il “Torito” Rodriguez) in questo inizio di campionato. Inizio positivo per il San Lorenzo con un tiro di Mas al quale però ha risposto l’Independiente che piano piano ha preso il pallino del gioco ed ha iniziato a costruire palle gol ed occasioni, soprattutto con il talento di Mancuello. Proprio dai suoi piedi sono nate almeno tre o quattro occasioni, oltre a quella di Riano. Ma la reazione del “Ciclon” sul finire del tempo è stata davvero importante, con un’azione veloce e letale, iniziata da un anticipo a centrocampo di Mercier, una sponda di Matos, l’inserimento e la gran botta di Villalba di destro da dentro l’area che fulmina “El Ruso” Rodriguez. Nel secondo tempo, più velocità e inserimenti per il “Rojo” con gli ingressi di Pizzini e Benitez ma, oltre ad una mano di Buffarini su tiro di Mancuello, la difesa di casa non si è fatta sorprendere, dimostrando grande esperienza e solidità, caratteristica di tutta la squadra di Bauza, mentre l’Independiente come al solito, bene dalla trequarti in su, dovrà recitare il “mea culpa”, rimanendo a tredici punti, in nona posizione provvisoria.

Minuto 94, ultima azione di gioco, colpo di testa di Donatti e gol che vale la vetta della classifica, per la gioia da “ultras” del “Chacho” Coudet. Momenti indimenticabili per il Rosario Central, in una partita al cardiopalma, nel “Gigante de Arroyito” contro un ostico e mai domo San Martin. La meritava questa vittoria il Central, che aveva giocato con più ordine e idee, mettendo palle in profondità e cercando le fasce. “Santo” che invece mancava più di precisione negli ultimi passaggi, seppur dimostrando una trama discreta e un gioco consolidato. Occasioni che non sono mancate da ambo le parti. Al ’41 il bomber Marco Ruben ruba palla al limite dell’area avversaria, mette un filtrante al bacio per il talentino Franco Cervi, che con un mancino dolcissimo supera Ardente. Il pareggio del San Martin fredda lo stadio del Central al ’78, con un grande colpo di testa di Facundo Pumpido che la mette al sette di potenza e precisione. Ma proprio un altro “cabezazo”, di Alejandro Donatti, che spunta nel cuore dell’area e salta più in alto di tutti mettendo la palla nell’angolo lungo, e va a regalare la gioia insperata e la vittoria fondamentale al Central, facendo esplodere Coudet e tutto il “Gigante”. San Martin che prosegue nel proprio onesto cammino, a dieci punti, a metà classifica.

Pensando alla sfida decisiva di Libertadores, Racing e Huracan si sono affrontate senza molti titolari ma regalando ugualmente una bella sfida, vinta con due gol a zero dai padroni di casa, che però hanno segnato al ’74 e al ’80, sfruttando al meglio la superiorità numerica che aveva penalizzato il “Globo” già al ’44, quando Sotelo si faceva espellere per due gialli in otto minuti. Il difensore Sanchez con un gran colpo di testa sul primo palo, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, e solo sei minuti più tardi, con un altro buon talento de  “La Academia”, Carlos “Discoteca” Nunez, autore di uno slalom e di un gol fantastici.

Troglio resta. Quattro gol del Gimnasia all’Aldosivi regalano ossigeno puro all’allenatore del “Lobo” sul punto di dimettersi in caso di sconfitta. Gimnasia che non segnava quattro gol da tantissimo tempo e che ha disputato una partita di rimonta, visto il gol precoce e inaspettato del vecchio bomber “Pepe” Sand al ’20. Primo tempo di marca Aldosivi ma ripresa davvero super per il GELP, con una prova di forza e una reazione da squadra di grande carattere, quello del proprio allenatore. Sand al ’20 aveva anticipato tutti in area e con tocco da destra aveva portato i suoi avanti. Al terzo della ripresa però colpo di testa nella porta sbagliata di Ortiz e autogol, su angolo di Nacho Fernandez. Al ’20 slalom al limite dell’area da sinistra di Medina, il migliore in campo, palla bassa centrale dove spunta il piede di Fernandez per il due a uno. Veemente e senza pietà la reazione del “Lobo” che ha azzannato e ha finito la preda con la doppietta di Medina, al ’69 e al ’78. Prima un mancino incrociato da dentro l’area su regalo della difesa ospite e poi l’anticipo su due difensori, con un tocco ravvicinato raccolto da un cross partito dalla parte opposta. Gimnasia che riprende fiducia e riparte per migliorare la propria posizione di classifica, che ancora parla di 9 punti e quattordicesimo posto. Aldosivi con gli stessi punti e due posizioni più in basso.

Nella gioventù del Velez spunta il vecchio bomber Mariano Pavone. Doppietta che vale solo un punto però. Godoy Cruz che non ne approfitta, sbagliando anche un calcio di rigore con Fernandez sul punteggio di zero a uno. Proprio Pavone aveva portato in vantaggio i suoi al ’29, poi il rigore sbagliato al quarto della ripresa e il pareggio dello stesso Fernandez al ’57. Ma ancora Pavone aveva portato il “Fortin” sull’uno a due al ’67. Un altro grande attaccante, l’ecuadoregno Ayovi, ha riportato tutto sul pari al ’84. Due a due che non serve a nessuna delle due squadre, con il Velez fermo a 12 punti e il Godoy Cruz a 9.

 

About Michele Stefanelli 58 Articoli
Laureato in media e giornalismo a firenze. Giornalista, corrispondente e scrittore, passione per il calcio, esperto di calcio argentino e calciomercato.

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