Il giorno di San Patrizio: dal mondiale negato alle geste eroiche di Keane

“Sia la strada al tuo fianco, il vento sempre alle tue spalle, che il sole splenda caldo sul tuo viso, e la pioggia cada dolce nei campi attorno e, finché non ci incontreremo di nuovo, Iddio ti protegga nel palmo della sua mano”. Queste sono le 43 parole emanate da San Patrizio utilizzate per la benedizione del caldo popolo irlandese.

L’Irlanda, uno stato situato a nord ovest confinante con il Regno Unito. Gli irlandesi, a differenza degli stati Uk, ha deciso di non prenderne parte e di proclamarsi una repubblica indipendente e sovrana adottando l’euro anziché la classica sterlina. E’ la patria di tanti musicisti famosi come Shane MacGowan, Kay McCarthy, Barney McKenna, James Vincent McMorrow, Spike Milligan, Paddy Moloney, Johnny Moynihan, Cillian Murphy e tanti altri. Ma senza tralasciare la passione per il calcio perchè, l’Irlanda, non avrà si una grande tradizione di successi ma può sicuramente vantarsi di aver acclamato e ammirato le giocate e i gol di Robbie Keane.

Nel giorno di San Patrizio è festa nazionale, già “NAZIONALE”. Quella nazionale guidata dal 2008 al 2013 da Giovanni Trapattoni che avrà sicuramente avuto modo, nel corso dei suoi 5 anni irlandesi, di ammirare la festa di San Patrizio e tutte le tradizioni che circolano in Irlanda. Ma nel percorso di Trapattoni la macchia nera più brutta fu nel 2009, quando nel ritorno di Francia-Irlanda ci si giocava l’accesso ai mondiali.

Il Trap alla vigilia aveva giurato di dare filo da torcere alla Francia e così fu. Una grande prestazione che portò l’Irlanda in vantaggio per 1-0 grazie a Keane portandosi così in parità con il risultato dell’andata e a giocarsi il tutto per tutto ai supplementari. Sembra un sogno che però, era destinato a infrangersi. La Francia segna al 103′ minuto grazie all’assist (di mano) di Henry che fa esultare Gallas autore del gol qualificazione. Una grande beffa, forse la più grande della storia dell’Irlanda. Un sogno chiamato mondiale che venne, purtroppo, infranto dal doppio tocco di mano di Thierry Henry.

La storia irlandese è, però, conosciuta per la leggenda ex Tottenham di nome Robbie Keane. Un giocatore straordinario: 138 presenze e 65 goal all’attivo con la nazionale. La nazionale irlandese è oggi guidata da Martin O’Neil e le speranze per una qualficazione ai prossimi europei è ancora viva. Certo, il popolo è caldo e sa che un’impresa come quella sfiorata a Parigi può essere rifatta, però la concorrenza è tanta e non sarà semplice conquistare un posto all’europeo.

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Nato ad Agropoli e cresciuto a Santa Maria di Castellabate, ho una grande passione per il calcio. Non ho avuto esperienze con quotidiani noti o riviste, ma gestisco alcune pagine su Facebook. Mi piace seguire tutti i campionati, in particolare Premier League, Bundesliga, Liga, Ligue 1 e Eredivisie. Mi piace collezionare souvenir sul calcio, maglie, libri e tante altre cose.

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