Copa Libertadores: Escobar porta il “The Strongest” avanti, all’Huracan basta un pari

Pablo Daniel Escobar, "El Condor del Altiplano" che incanta la platea del The Strongest.

Comincia a delinearsi il quadro della fase a gironi della Copa Libertadores, che stanotte ha visto i primi due verdetti di questa fase ad eliminazione dirette, infatti Huracan e The Strongest sono le prime due squadre a staccare il pass.

The Strongest (Bol)-Monarcas Morelia (Mex) 2-0 (2 Escobar)

Ottima conferma per i Boliviani del The Strongest, che dopo i pareggio dell’andata hanno conquistato il pass per la fase a gironi con una vittoria per 2-0, maturata negli ultimi minuti di gara grazie alla doppietta di Escobar. Dopo la consueta fase di studio, caratterizzata solo da dei tentativi dalla distanza abbastanza velleitari da parte delle due squadre, sono proprio i padroni di casa a sfiorare per primi la rete del vantaggio con Ernesto Cristaldo, che però viene fermato sul più bello da una bella chiusura difensiva di capitan Carlos Morales, bravo ad evitare guai peggiori ai suoi. Nella ripresa, in un campo ai limiti dell’impraticabilità a causa della forte pioggia, i padroni di casa continuano a mantenere il pallino del gioco seguendo le indicazioni dello stratega Tena, bravo nel mettere la partita sul piano fisico più che tecnico, e provando ad impensierire il portiere avversario sempre con delle conclusioni dalla distanza; gli avversari, invece, non riescono a opporsi in maniera efficace, ma quando per la prima volta si affacciano nella trequarti avversaria per poco non sfiorano la beffa con il “Pitu” Mauro Cejas, la cui conclusione però si stampa sulla traversa. Aldilà di questo sussulto solitario ed episodico, è sempre il The Strongest a fare la partita, facendo girare il pallone e la testa degli avversari, che davvero non la vedono quasi mai e alla fine sono costretti a capitolare per due volte nel giro di pochi minuti: il protagonista è sempre lo stesso, ovvero “El Condor del Altiplano” Escobar, che prima batte il portiere avversario con una bella conclusione mancina a giro, e poi con un conclusione chirurgica dall’interno dell’area di rigore, dopo essersi portato a spasso tutta la difesa. Una vittoria convincente per il The Strongest, bravo a capitalizzare la mole di gioco prodotto nell’arco di tutto il match, adesso, ad attendere la formazione di Tena, ci sono Emelec (Ecuador), Internacional (Brasile) e Universidad de Chile (Cile).

Atletico Huracan esultanza
Esultanza dei giocatori argentini dopo il fischio finale.

 

Atletico Huràcan (Arg)-Alianza Lima (Perù) 0-0 [tot: 4-0]

Dopo il poker dell’andata, basta un pareggio a reti bianche agli argentini dell’Huracan per tornare nella massima competizione sudamericana dopo 41 anni di assenza. Pronti via, sono proprio i padroni di casa a sfiorare la rete del vantaggio nel corso del primo vero assalto con Eduardo Domínguez, che sugli sviluppi di un calcio piazzato ci prova con un bel colpo di testa ma la palla si infrange sul palo. Dopo questa prima occasionissima, gli argentini continua a macinare il gioco e collezionare una palla gol dopo l’altra, ma Torassa e il “Wanchope” Abila peccano di precisione e trovano l’efficace opposizione del portiere avversario Forsyth. Per assistere alla reazione peruviana bisogna attendere sino al 38esimo minuto di gioco, quando “El Caibo” Vismara regala un incredibile pallone a centrocampo e apre la strada al contropiede avversario, che vede Guevgeozian tagliare dietro i due centrali e presentarsi a tu per tu con Marco Diaz, ma il portiere in uscita riesce in un qualche modo ad evitare la rete. Nella ripresa, mosso daal’orgoglio, l’Alianza Lima cerca di trovare la rete del vantaggio e della speranza con il solito Guevgeozian (il migliore dei suoi), il cui colpo di testa però termina alto sopra la traversa. Il brivido sveglia i padroni di casa dal tepore iniziale e li porta di nuovo a recitare un monologo prettamente offensivo, dove l’unica cosa che manca è solo la rete: l’apice viene raggiunto con la doppia occasione di Abila, che prima si mangia un gol fatto da due passi e poi colpisce il palo sugli sviluppi di una punizione battuta velocemente. Prima della fine, inoltre, arriva un’ultima occasione sempre targata Huracan, sempre con il “Wanchope” Abila, che quasi trova l’eurogol in rovesciata ,a George Forsyth dice di no con un bel intervento d’istinto. Un pareggio bugiardo per quello visto in campo, con i padroni di casa che avrebbero meritato sicuramente qualcosa di più, ma che comunque ha staccato il pass per la fase a gironi, dove sarà inserito nel gruppo 3 con Cruzeiro (Brasile), Mineiros de Guayana (Venezuela) e Universitario de Sucre (Bolivia).

 

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Appassionato di ogni genere di sport (calcio e basket in primis), è un grande esperto del "calcio minore". Che sia la Copa Libertadores o la terza divisione danese poco importa, in qualunque campo rotola un pallone e ci sono 22 uomini c'è sempre una storia da raccontare.

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