Agonico trionfo del Ghana che supera 1-0 l’Algeria con gol all’ultimo minuto di Gyan. Primo tempo noiosissimo. Ripresa solo un poco più vivace. Il tocco imprevisto alla storia arriva per merito dell’attaccante che gioca negli Emirati Arabi allo scadere.
Il gol che non ti aspetti arriva a un minuto dalla fine. Quasi all’ultimo respiro. Lo segna Asamoah Gyan e la storia del gruppo C è completamente ridisegnata. La sospirata conquista che regala al Ghana 3 punti e inguaia l’Algeria è però un episodio che arriva in fondo a un match veramente bruttissimo, noioso, quasi senza veri spunti, nella cornice di una Coppa d’Africa che per il momento vive più di fiammate che della mostra di buon gioco collettivo o individuale. Alzi la mano chi, appassionato di calcio internazionale e in particolare africano, non si era segnato questa data dopo il sorteggio del passato 3 dicembre a Malabo.
Seppur con due differenti tecnici al comando, Ghana e Algeria possono dire di essere state le due nazionali che assieme all’Argentina hanno complicato in maniera più consistente la marcia della Germania verso il suo quarto titolo mondiale: inevitabile a poco più di sei mesi dalla kermesse brasiliana, non fantasticare su questo match memori come si era della prestazione delle Black Stars nella prima fase a Fortaleza (dove con un 2-2 imposero ai tedeschi l’unico pareggio nel loro cammino) e di quella delle Fennecs a Porto Alegre negli ottavi, dove sfiorarono il colpaccio nel finale e obbligarono la nazionale di Loew al supplementare(dove vinse 2-1). Ma il Nuevo Estadio di Malabo non né il Castelao né il Beira Mar, e a parte l’assenza da una parte e dall’altra di 10 dei 22 che iniziarono quelle due avvincenti partite, è stato proprio l’atteggiamento rinunciatario, soprattutto degli algerini, a produrre il grigiore visto nella capitale ecuatoguineana. Nel primo tempo non ci sono episodi degni di nota.
Il primo scossone lo da proprio Gyan a inizio ripresa, al 51’, quando riceve un traversone dalla destra di Afful e trova la deviazione sottomisura verso il secondo palo. M’Boli battuto, ma la palla esce sfiorando soltanto il palo. Va vicina al gol anche l’Algeria al 65’ quando Brahimi dopo una percussione centrale trova aperto Bentaleb sul vertice sinistro,:il giocatore del Tottenham fa partire una rasoiata a incrociare sul palo opposto, ma anche questa volta la palla va fuori di un soffio. Il match sembra scivolare via senza sussulti. Il Ghana ha più necessità di vincere, preme un po’ di più, ma senza apparentemente l’ordine necessario per scardinare la difesa nordafricana, con un Gyan eccessivamente statico. Dal canto loro le Volpi del Deserto sembrano accontentarsi del pareggio, che le lascerebbe con la possibilità di giocarsi il primo posto all’ultima giornata col Senegal. Poi ecco il fatidico ultimo giro di lancette, al minuto 93, dopo i tre di recupero concessi.
Lungo lancio di Ayew dalle retrovie a scavalcare il centrocampo.Sembra quel classico campanile destinato a terminare tra le braccia del portiere rivale, accompagnato dalla protezione dell’ultimo uomo. Evidentemente anche Medjani, l’ultimo difensore algerino, pensa sia così. Ma non ha fatto i conti con lui, Asamoah Gyan. L’attaccante dell’Al Ain degli Emirati Arabi sbuca con uno scatto ‘dalle dune del deserto’, anticipa sulla corsa il centrale algerino e senza guardare la porta incrocia col destro verso il palo più lontano. E’ l’1-0 che scrive la storia della partita, il gol numero 46 per il capitano ghanese in nazionale. Un risultato che riscrive anche la storia del girone C di Coppa d’Africa che sarà mozzafiato all’ultima giornata, dove sia il Ghana di Avraham Grant che l’Algeria di Christian Gourcuff saranno obbligate a vincere per passare ai quarti di finale
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Algerie 0 – 1 Ghana di footalgeriencom
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