Legia-Metalist 2-1, Duda qualifica i polacchi ed elimina gli ucraini (Europa League – Girone L)

Match più equilibrati rispetto a quelli visti a campi invertiti due settimane fa, entrambi equilibrati e combattuti fino al termine. Il Legia piega il Metalist ma solo nel finale con un altro sigillo di Duda che qualifica già i polacchi ed elimina già gli ucraini; pareggio 1-1 tra Lokeren e Trabzonspor che si giocheranno l’altro posto per gli ottavi di finale negli ultimi due turni.

Classifica Gruppo L: Legia 12 Trabzonspor 7 Lokeren 4 Metalist 0

Waris del Trabzonspor (www.facebook.com/Trabzonspor)
Waris del Trabzonspor (www.facebook.com/Trabzonspor)

Lokeren-Trabzonspor 1-1 (5′ Patosi; 47′ Waris) Rispetto alla vittoria di due settimane fa Halilodzic presenta in Belgio un undici più accorto con Cardozo in panchina (sostituito dal mediano Atik) e Yatabarè unica punta sulla sinistra; viceversa i belgi potenziano l’attacco, fuori quindi Vanaken e Abdurahimi, dentro il sudafricano Potasi e il brasiliano Dutra. Scelta che paga, perchè i belgi passano al primo affondo: il caparbio Leye si libera sulla fascia destra e infila la difesa turca con un filtrante per Dutra che dal fondo mette a centro area dove Potasi insacca facilmente. I turchi cercando di reagire (Constant ci prova col suo sinistro) e al quarto d’ora pareggiano con un gran destro al volo di Yatabarè ma a cui viene fischiato il fuorigioco. Da qui in poi i ventidue si innervosiscono non poco, l’arbitro Rocchi si erge a protagonista e per non farsi sfuggire il match semina cartellini gialli ed espelle pure l’inquieto Halilodzic dalla panchina turca alla mezz’ora. Turchi che collezionano punizioni dalle quali però non esce nulla, sono invece i belgi ad avere la palla del raddoppio ma proprio Patosi sbaglia clamorosamente un tocco facile al centro dell’area. Il pareggio turco arriva in pieno recupero: Yatabarè riceve palla in area e da posizione defilatissima spara un potente destro che costringe Barry ad una deviazione d’istinto che regala un gol a porta vuota al ghanese Waris. Nella ripresa i turchi partono forte, i belgi aspettano la ripartenza giusta ma perdono per infortunio il capitano Overmeire; dopo il solito “spettacolo” dei tifosi turchi al minuto 61 (lancio di fumogeni a ricordare il 1461 caduta dell’Impero di Trebisonda per mano dei turchi ottomani) proprio i bordeaux-blu sfiorano il gol vittoria con Yatabarè lanciato a rete ma che calcia debole favorendo la parata di Barry. Nel finale i turchi provano il tutto per tutto inserendo altre due punte (prima Sefa Yilmaz poi Cardozo) ma finisce in parità, il risultato più giusto.

Kobin del Metalist (www.facebook.com/MetalistFC)
Kobin del Metalist (www.facebook.com/MetalistFC)

Legia-Metalist 2-1 (29′ Saganowski, 84′ Duda; 22′ Kobin) Ucraini rivoluzionati rispetto alla partita giocata in Ucraina, ben sei gli elementi diversi tra cui il portiere serbo Disljenkovic e il leader brasiliano Cleiton Xavier; solo due cambi invece per mister Berg che sostituisce Kosecki con Zyro e il portoghese Sà con Saganowski. I polacchi come prevedibile fanno da subito la partita e sono loro le prime conclusioni (Kucharczyk e Jodlowiec) ma l’occasione più ghiotta ce l’ha il brasiliano Jajà che si libera di un paio di difensori al limite dell’area e, solo davanti a Kuciak, conclude fuori. Passato lo spavento i padroni di casa riprendono a dominare e impegnare Disljenkovic, arriva quindi improvviso il gol del Metalist, e che gol: dagli sviluppi di un corner Torsiglieri spalle alla porta tocca di tacco senza pretese, tocco che si trasforma in un assist per l’ala Kobin (in prestito dallo Shakthar e al primo gol stagionale) che si coordina perfettamente per una rovesciata che non lascia scampo a Kuciak. Reazione rabbiosa dei polacchi, ci provano Zyro e il solito Kucharczyk su punizione ma è Saganowski a pareggiare alla mezz’ora con un colpo di testa da corner di Kucharczyk (male Disljenkovic, indeciso in uscita e che di fatto devia la palla nella propria porta). Sulle ali dell’entusiasmo i polacchi continuano a spingere e sfiorano il raddoppio col 19enne slovacco Duda (che prova una “magia” come il gol della settimana scorsa in Ucraina ma cicca la conclusione dopo un bello slalom dei suoi). I polacchi proseguono il forcing anche nella ripresa ma Disljenkovic respinge in successione i tentativi polacchi, in primis quello di Saganowski (colpo di testa su cross di Duda); i minuti passano e il fortino ucraino tiene, Berg sostituisce uno stanco Saganowski col portoghese Sà e quando i Legionari parevano non averne più, lasciando spazio anzi agli ucraini (pericolose conclusioni del neoentrato Edmar e di Kobin), ecco ancora Duda che riceve palla da Sà e si infila nell’area ucraina battendo Disljenkovic con un tocco preciso e chiudendo di fatto il match. Polacchi qualificati (manca un punto per passare come primi del girone), ucraini mestamente già fuori dall’Europa.

[foto Legia da www.facebook.com/LegiaWarszawa]

About Edoardo Buganza 337 Articoli
(Ar)redattore per Tce dal marzo 2014, seguo in particolare i campionati dell'Est europeo come Polonia, Turchia e Grecia. Genovese, esterofilo, aspirante osservatore, sospirante milanista.
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