CSKA-Zenit 0-1 – Il massimo con il minimo: lo Zenit va in fuga

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CSKA-ZENIT 0-1 – Il sabato di Russian Premier League era dedicato – concepibilmente – soltanto a due squadre: CSKA Mosca e Zenit San Pietroburgo. Secondi i primi, primi i secondi (perdonatemi il terrificante gioco di parole), si affrontavano nella capitale della Madre Russia: i soldati per accorciare ulteriormente in graduatoria, i piteriani per azzardare una nuova fuga.

Novità sin dal primo minuto: lo Zenit, pensando anche alla delicatissima sfida infrasettimanale di Champions contro il Bayer, cambia qualcosa tra i titolari: Ryazantsev – quasi mai considerato da Villas Boas – parte da titolare (panchina per Shatov), mentre in attacco Kerzhakov viene preferito a Rondon. Undici classico per i moscoviti, con Musa prima punta e Doumbia nuovamente in panchina.

Pronti – via, lo Zenit passa dopo appena sette minuti di gioco: sugli sviluppi di un calcio d’angolo si accende una mischia che lo spagnolo Javi Garcia conclude insaccando il terzo goal stagionale (tutti e tre pressochè uguali). Il CSKA prova a reagire, in maniera tuttavia piuttosto prevedibile, risentendo assai della scelta (abbastanza assurda) di Slutskiy di trattenere Seydou Doumbia in panchina. La partita non decolla, si gioca su ritmi mediocri, con molti errori in fase di impostazione sia da una parte sia dall’altra.

Poco, per la verità, è cambiato anche nella ripresa, con i rossoblu che hanno avuto poche e confuse idee, non riuscendo a sfruttare il tanto campo concesso dagli avversari, colpevolmente abbassatisi tanto dal punto di vista tattico, quando da quello dell’intensità. Zenit che avrebbe comunque avuto la possibilità di raddoppiare, ma vedendosi negare un rigore apparso netto a Kerzhakov, apparso piuttosto pimpante e che – chissà – potrebbe così strappare una maglia da titolare nella sfida europea.

Pur senza brillare, quindi, lo Zenit porta a casa tre punti importantissimi in chiave successo, e salendo così a quota 32. Resta fermo a 25 il CSKA, che recrimina per qualche scelta del proprio tecnico sbagliata e per uno stile di gioco ormai conosciuto da chiunque.

TABELLINO:

Reti: Javi Garcia 7′

Ammoniti: P.Wernbloom 23′, A.Witsel 44′, D.Criscito 57′,A.Kerzhakov 72′, G.Schennikov 86′
Espulsi: /

CSKA Mosca (4-2-3-1): Akinfeev; Mario Fernandez, V.Berezutskiy, Ignashevich, Schennikov (dal 90′ Tosic); Wernbloom, Natcho; Dzagoev, R.Eremenko, Milanov (dal 46′ Doumbia); Musa. A disposizione: Chepchugov, Nababkin, Efremov, Cauna, Vitinho, Bazelyuk. Allenatore: Leonid Slutskiy

Zenit San Pietroburgo (4-2-3-1): Lodygin; Anyukov, Garay, Lombaerts, Criscito; Witsel, Javi Garcia; Ryazantsev (dal 74′ Shatov), Danny (dal 90′ Tymoschuk), Hulk (dal 90′ Neto); Kerzhakov. A disposizione: Malafeev, Zuev, Rodic, Mogilevets, Evseev, Solovjev, Rondon, Arshavin, Shedyaev. Allenatore: Andrè Villas Boas.

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Classe '94, piemontese di nascita, tra un esame universitario e l'altro segue il calcio alle temperature più improbabili, dalla Scandinavia alla vecchia terra degli Zar. Russofilo e (a breve) russofono, sogna di diventare direttore sportivo e di vivere a San Pietroburgo. Guai a disturbarlo quando gioca il Krasnodar: potrebbe uccidere.
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