Grecia, un mese di Super League: coabitazione Paok-Olympiakos in vetta, a Creta furia Gattuso

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CLASSIFICA: 10 punti Olympiakos, Paok; 9 Veria; 7 Kerkyra, Ael Kalloni, Panathinaikos, Atromitos; 6 Panionios, Asteras, Ofi; 5 Xanthi, Giannina, Panthrakikos; 3 Ergotelis, Platanias; 2 Panetolikos, Levadiakos; 0 Niki Volos

Solo quattro turni giocati in Super League e già si delinea un duello al vertice, il solito, tra Olympiakos e Paok. Entrambi in vetta hanno collezionato 3 vittorie e un pari iniziando al meglio anche a livello internazionale (goleada del Paok sui bielorussi della Dinamo Minsk in Europa League, il club del Pireo vince addirittura contro la finalista della scorsa Champions League, l’Atletico Madrid). Il “gap” della scorsa stagione a favore dei biancorossi (concretizzatosi nei 17 punti di distacco in campionato) è ancora presente ma non è più così evidente.

L’Olympiakos è la solita gioiosa macchina da guerra, ben oliata da mister Michel (sempre più corteggiato dai top club europei, si parla addirittura di un interessamento del Real Madrid) che pare aver azzeccato tutti gli acquisti estivi. In difesa i due nuovi terzini, il franco-congolese Masuaku e il norvegese Elabdellaoui, si sono subito ben ambientati e non stanno facendo rimpiangere Holebas, in mediana l’ex Palermo Kasami ha già segnato tre reti e il il serbo Milivojevic (in prestito dall’Anderlecht) sta rimpiazzando bene Samaris (finito al Benfica per 10 milioni), là davanti intorno al leader tecnico Dominguez bene anche lo svedese Durmaz e l’olandese Afellay (anche se li si aspetta a prove più probanti) e fondamentale (dopo il soprendente addio di Saviola) il ritorno, seppur in prestito dal Fulham, di Mitroglou punta di peso ed esperienza, anche se stanno trovando spazio i giovani e ambiziosi Diamantakos e Benitez. Nette le tre vittorie interne (tre gol fatti in ognuna) e non preoccupa il pari ad Agrinio, rimangono dubbi sulla tenuta a lungo termine della coppia centrale difensiva: si è passati da Manolas (alla Roma) e Papadopoulos (al Trabzonspor) allo spagnolo Botia (ex canterano mai testato ad alti livelli) affiancato da Abidal (35enne e i risaputi problemi fisici) o dal 24enne Avlonitis (reduce da due buone stagioni ma al Panionios).

Procede bene la ricostruzione del Paok da parte di mister Anastasiadis: dopo il deludente pari all’esordio in casa contro il Kalloni i bianconeri hanno infilato tre vittorie con otto gol fatti e nessuno subito. Funziona al meglio il 4-2-3-1 messo in campo: difesa solida e affiatata (consolidata la coppia centrale Miguel Vitor-Tzavellas, buon iniezione di esperienza sulla sinistra il rumeno Rat), altrettanto affidabile la coppia di mediana Tziolis-Kace (bel mix tra l’esperto ex Siena e il 21enne albanese) e prolifico poker offensivo basato sull’inossidabile coppia Athanasiadis-Salpingidis, sull’ottimo neoacquisto Mak (23enne slovacco, già tre reti, tutto tecnica e velocità erede in bianconero del connazionale Stoch) e sull’argentino Facundo Ferreyra, ancora indecifrabile (gol e espulsione all’esordio, un altro gol al Niki ma rendimento altalenante).

Avvio al rallenty invece per il Panathinaikos, già a quattro punti di distanza dalla vetta. Il Trifoglio, dopo l’ottima scorsa stagione, ha avuto un pessimo abbrivio in campionato con un solo punto nelle prime due trasferte (non proibitive, contro Levadiakos e Kalloni) e conquistando due vittorie dopo due faticose rimonte (più facile sul campo del Platanias, incredibile quella in casa contro il Panionios passato in vantaggio a cinque minuti dal termine e battuto con due gol in pieno recupero firmati Ajagun e Petric) nemmeno fuori dai propri confini ha avuto soddisfazioni avendo perso il preliminare Champions’ contro lo Standard così come all’esordio del girone di Europa League in casa contro la Dinamo Mosca. Le cause sono molteplici: in primis l’infortunio della stella Berg (lo svedese, 15 gol la scorsa stagione, si è rotto la clavicola proprio a Levadeia e tornerà non prima di novembre) che “spunta” un attacco ora leggerino col vecchio Petric (un’incognita visti i recenti brutti infortuni) e i giovani classe ’92 Klonaridis e Karelis molto promettenti ma ancora con poco cinismo verso le porte avversarie; c’è poi un centrocampo non ancora ben delineato con buoni piedi (la bandiera Zeca, il croato Pranijc, il nigeriano Ajagun), il solo Mendes Da Silva come incontrista e tanti giovani ancora “maturandi” (dall’ex Juve Bouy al ’94 Donis); anche la difesa non esalta con il colosso croato Schildenfeld (imponente quanto lento) coadiuvato ora dal 23enne Koutroumbis ora dallo stesso Mendes arretrato ma per ora senza successo.

Fatto il punto sulle tre grandi, diverse le sorprese in questo avvio di torneo: stupiscono in positivo l’avvio del Veria (bene la nuova gestione dello spagnolo Granero per ora sempre vincente tranne nella proibitiva trasferta al Pireo, in evidenza il franco-comoese Ben Nabouhane e l’ex Napoli e Cittadella Dumitru, due reti per lui), del Kalloni (solida difesa imperniata sull’ex Reggina Adejo e un attacco di qualità col brasiliano Leozinho, il senegalese Camara e l’ala Kaltsas) e del neopromosso Kerkyra (mister Grigoriou sta gestendo al meglio i tanti stranieri arrivati in estate). Deludono invece le “false” partenze dell’Asteras (distratti dall’impegno in Europa League i gialloblù perdono sui campi del Panionios e del Giannina e vincono solo in casa e di misura su Kalloni e Levadiakos; molto bene in attacco i neoacquisti argentini Rolle e Mazza ma scricchiola la difesa e non convincono appieno le scelte del giovane mister Vergetis), del Panthrakikos (una sola vittoria e sempre aggrappati ai gol, finora già tre, del solo brasiliano Igor), dell’Ergotelis (esonerato alla seconda sconfitta lo spagnolo Ferrando, ingaggiato in tutta fretta il più esperto Dermitzakis, che già allenò in Creta dal 2000 al 2003; la larga vittoria dell’ultimo turno sul campo del Niki conta poco ma la rosa resta di discreta qualità vedi il prestito dall’Olympiakos di Valchodimos, il franco-comorese Youssouf e l’ex Samp Gentsoglou) ma soprattutto del Panetolikos (incredibilmente ancora senza vittorie e con un solo gol all’attivo, finora perse le scommesse degli ex Braga Kappel e Moreno e del brasiliano Alves ancora a secco).

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Dumitru (Veria) foto tratta www.pliroforiodotis.gr

Nella norma le prestazioni dell’Atromitos (l’esperta difesa funziona, un solo gol subito, come previsto meno l’attacco orfano del bomber Papadopoulos) e dell’Ofi Creta di Gattuso. Quest’ultimo conquista due vittorie casalinghe di misura e due sconfitte (deludente quella casalinga contro il Veria, scontata quella in trasferta contro l’Olympiakos), bottino tutto sommato sufficiente considerando il prevedibile periodo di ambientamento; preso di mira dai giornali locali per un rendimento inferiore alle attese in confronto all’ingaggio dell’ex allenatore del Palermo, “Ringhio” ha reagito con uno sfogo in conferenza stampa diventata già un “cult” sul web a causa dell’idioma (un misto di italiano, inglese maccheronico e greco improvvisato) usato dall’ex bandiera del Milan. Questa in sintesi la difesa di Gattuso: “Conosco le difficoltà, so tutto. Ma io sono un condottiero di questa barca e non la abbandono, sarò l’ultimo a lasciarla. Questa è la mia squadra, voglio allenare perchè è la mia passione. A volte si vince, a volte si perde ma a 37 anni sarebbe troppo facile mollare e andare via. Quello che scrivono i giornali sono tutte cazzate, shit, malakia. Non siamo nè il Real nè il Barcellona, siamo l’Ofi. Voglio rispetto per me e per i miei giocatori, per Creta. Voglio che i miei giocatori giochino con le palle e col cuore. Lavoro 12 ore al giorno, ma sento sempre critiche; se la stampa vuole parlare con me la mia porta è aperta 24 ore al giorno. Abbiamo messo fuori rosa due giocatori [il trequartista Fragoulakis e il portiere Daskalakis, NdR] per motivi disciplinari, non hanno rispettato le regole. Non ho la laurea per fare l’insegnante ma ho il patentino per allenare e fino a quando io sono qui, le decisioni le prendo io.

http://youtu.be/mIHSC6j7UFs

TOP11 DEL MESE (4-2-3-1) Glykos (Paok); Elabdellaoui (Olympiakos), Fyntanidis (Atromitos), Miguel Vitor (Paok), Masuaku (Olympiakos); Kasami (Olympiakos), Boumale (Panionios); Mak (Paok), Dominguez (Olympiakos), Rolle (Asteras); Athanasiadis (Paok)

GOL DEL MESE – Gran gol dell’ala 25enne del Kalloni Kaltsas, al primo gol in Super League. A fine primo tempo sblocca il match contro l’Ergotelis con un destro potente e precisa che partendo dalla fascia sinistra disegna un “arcobaleno” che si insacca sul secondo palo uccellando il portiere ospite, il ceco Cerny.


2η αγ.: Καλλονή-Εργοτέλης 2-0 (GOALS) di greeksuperleague

[foto Olympiakos tratta da twitter.com]

About Edoardo Buganza 337 Articoli
(Ar)redattore per Tce dal marzo 2014, seguo in particolare i campionati dell'Est europeo come Polonia, Turchia e Grecia. Genovese, esterofilo, aspirante osservatore, sospirante milanista.
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