Manchester United-Hull 3-1 – Allenatore, giocatore, leggenda: Giggs saluta Old Trafford con un successo

Manchester United v Hull City - Premier LeagueMANCHESTER UNITED-HULL 3-1 – Può una gara totalmente inutile, giocata per lunghi tratti ad un ritmo lento e compassato, restare nel cuore degli appassionati di Football? Sì, se questa gara rappresenta qualcosa di particolare. Oggi, all’Old Trafford, è andato in scena il passo d’addio del Ryan Giggs, versione calciatore, davanti ai suoi tifosi. Venti minuti pieni di voglia, grinta e classe, resi ancora più belli dall’assist per il gol di Van Persie e per quel “quasi-goal” al novantunesimo. Quel “quasi-goal”. Maledetto Jakupovic, che con uno scatto felino non gli ha consentito di chiudere nel modo migliore possibile. Ma Ryan, ne siamo certi, avrà gradito l’impegno profuso dal portiere avversario, a sua volta entrato nella storia per essere stato – con ogni probabilità – l’ultimo portiere ad aver respinto una conclusione del gallese. Ah, la partita. Quasi ce ne dimenticavamo.  Il primo tempo è stato poco gradevole, mentre nella ripresa, complice anche il gol con cui l’Hull ha accorciato le distanze, ci si è divertiti di più. Le due squadre, però, non hanno offerto una spettacolo degno di tal nome, complice anche la totale mancanza di motivazioni. Bene i giovani dello United, con Wilson autore di una doppietta e Lawrance autore di una prova più che positiva. Male, invece, Fellaini.

PRIMO TEMPO – Buona partenza del Manchester United, che costringe l’Hull sulla difensiva. Al quarto minuto, Januzaj, imbeccato da un bel filtrante di Valencia, si inserisce in area dal lato destro e viene steso da Figueroa; il belga reclama il penalty, ma il direttore di gara, fra lo stupore generale, concede solo un calcio d’angolo ai Red Devils. Buono spunto, al quindicesimo, del giovane Lawrance, che dribbla due difensori avversari sulla trequarti ma,complice la deviazione di Figueroa, non inquadra lo specchio della porta. Il ritmo della partita è lento. Il Man Utd domina senza rendersi mai realmente  pericoloso dalle parti di Jakupovic. Al ventesimo, Vidic prende il posto dell’infortunato Jones e, al passo d’addio con la maglia dei Red Devils all’Old Trafford, si schiera al centro della difesa a far coppia con Smalling.

Sette giri di lancette ed il Manchester torna nuovamente a lamentarsi: Figueroa blocca nettamente il pallone con il braccio, per Pawson, però, è tutto regolare. Il vantaggio locale, complice l’atteggiamento estremamente conservativo dei Tigers, è nell’aria e, puntuale, giunge alla mezz’ora: sponda area di Fellaini per l’inserimento centrale di Wilson, che brucia sul tempo i difensori e batte Jakupovic con una cannonata di destro. Passano, lentamente, i minuti e non accade nulla di significativo. Si va al riposo con I Red Devils in vantaggio di un gol, al termine di un primo tempo tutt’altro che spettacolare.

SECONDO TEMPO – Nell’intervallo, Steve Bruce opta per un doppio cambio: dentro Sagbo e Fryatt; fuori Long e Rosenior. La prima palla-gol del secondo tempo la creano ancora i padroni di casa con Januzaj, autore di un tiro da fuori che viene deviato in corner. Dopo dieci minuti piuttosto noiosi, il Manchester United perviene al raddoppio: Januzaj, al termine di una ficcante ripartenza sul lato destro, mette in mezzo per Fellaini, che fallisce clamorosamente a tu per tu con Jakupovic e viene salvato dalla figuraccia dal compagno di squadra Wilson, abile a ribadire in rete per la doppietta personale. L’Hull reagisce e, al primo tiro in porta, accorcia le distanze con il neo-entrato Fryattt, che batte De Gea con un bel destra da fuori area. Standing ovation per Wilson, che saluta l’Old Trafford e lascia il campo a Van Persie. Lo United controlla il match e prova, di tanto in tanto, a rendersi pericoloso. Al sessantasettesimo, Fellaini, da posizione favorevole, spara alta sopra la traversa e si becca qualche fischio dai propri tifosi, tutt’altro che soddisfatti della stagione del belga.

L’Old Trafford esplode al settantesimo. Cambio in salsa gallese: fuori il ventenne Lawrance, dentro il quarantenne Giggs. La leggenda dei Red Devils crea subito il panico dopo soli tre minuti dall’ingresso in campo, ma il tiro viene ribattuto dal muro difensivo dei Tigers. Gli ospiti cercano il pari ma trovano sulla loro strada De Gea, bravissimo a respingere la conclusione di Meyler e poi graziato da Fryatt, che non riesce a ribadire in rete. Sei giri di lancette e lo United mette in ghiaccio il match: palla rasoterra di Giggs per Van Persie, che batte Jakupovic dopo essersi visto ribattere il tiro da un difensore avversario. Ultimo assist della fantastica carriera di Giggs, momento che, sicuramente, resterà nella storia del club dell’Old Trafford. Ma la storia, al primo minuto di recupero, potrebbe essere ancora più bella e leggendaria. Punizione dai trenta metri per lo United: Giggs parte col suo magico sinistro, ma Jakupovic compie una prodezza togliendo la palla da sotto la traversa; il gallese sorride, il portiere quasi si scusa per non aver reso epico il passo d’addio del leggendario avversario. Vince lo United. Vincono i giovani dei Red Devils. Ma il trionfatore è uno solo: Ryan Giggs.

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