Festa rinviata per il Fenerbahce che pareggia col Besiktas, che resta secondo a -12 a quattro partite dalla fine. Basterà quindi un punticino ai gialloblù nei prossimi match per laurearsi campione della Super Lig, quasi sicuramente nel prossimo turno casalingo contro il neopromosso Rizespor quasi salvo.
Derby maschio a dir poco quello andato in scena allo Stadio Ataturk: molti gli interventi duri (il più tartassato è Emre che solo nel primo tempo subisce un’entrata di Jones e una “zuccata”, seppur involontaria, di Kavlak) e molto nervosismo tra le due compagini ma anche negli stessi undici (curioso il brusco litigio tra Emenike e Caner poi chiarito poco dopo ma comunque sintomatico del momento-clou) che spezzano il ritmo già non elevato del match che resta comunque avvincente. I due gol arrivano proprio nel primo tempo: al gol al 24° minuto Moussa Sow riceve sulla fascia sinistra un preciso filtrante di Kuyt, si accentra e infila Kivrak sul primo palo facendo pensare già alla celebrazione del titolo; allo scadere il pareggio bianconero firmato dal terzino brasiliano Ramon che ribadisce in rete con un diagonale mancino (ci aveva provato qualche minuto dalla stessa posizione sfiorando il gol) dopo un palo colpito da Kavlak.
Nella ripresa (Emre contuso viene sostituito da Potuk) il Fenerbahce viene un po’ sorpreso dal ritorno del Besiktas che, paradossalmente, gioca anche meglio quando rimane in dieci (secondo giallo a Ramon) sfiorando il gol del vantaggio col neoentrato Pektemek (fondamentale l’uscita di Volkan) e legittimando sia pareggio che secondo posto in classifica, anche se l’ultima occasione è di Emenike (bravo qui in uscita Kivrak) e se i bianconeri rimangano in nove negli ultimi minuti a causa del secondo giallo rimediato dal terzino mancino Koybasi. Il Fenerbahce conferma l’andamento discontinuo in trasferta (due vittorie e un pari nelle precedenti sette uscite), il Besiktas qualche rimpianto per non poter lottare fino alla fine per il titolo.
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