Da un po’ ti tempo il vento della Premier League soffia forte verso Anfield Road gonfiando le vele dei Reds in direzione del titolo, a opporsi il Manchester City e i Blues, che oggi avevano l’opportunità di riportarsi avanti seppur con una partita disputata in più. Niente sorpasso per gli uomini di Mourinho, Chelsea-Sunderland con tutta probabilità scrive la parola fine sulla corsa al titolo dei londinesi. E’ la tipica partita destinata a restare nella memoria, ospitare l’ultima in classifica era sulla carta impegno abbordabile ma in questa Premier League ricca di sorprese mai dire mai. Eppure il match sembrava mettersi bene, i Black Cats confermano la propria fragilità sui calci piazzati e dopo 12 minuti Samuel Eto’o traduce in rete col mancino il corner di Willian. Con un avvio simile verrebbe da pensare a un copione già scritto ma i biancorossi non vogliono saperne del ruolo di sparring partner e si aggrappano con le unghie alla Premier League. Sei minuti e Marcos Alonso obblica Schwarzer alla respinta, Wicham accorre lesto e ribadisce in rete. Il nazionale Under 21 si conferma amazzagrandi dopo il gol di pochi giorni fa contro i Citizens, la gara è accesa. I maggiori pericoli per gli ospiti, manco a dirlo, arrivano da situazioni di palla inattiva, Vito Mannone dice no a Ivanovic. Protagonista a Stamford Bridge, se i Blues non passano ancora tanto del merito del suo.
Riprende Chelsea-Sunderland, Eto’o ci riprova ma il suo tiro esce di poco a lato. Mourinho capisce che le cose si stanno mettendo male e allora inserisce Demba Ba, goleador portafortuna, dopo cinque giri d’orologio è proprio lui a rendersi pericoloso ma manca la mira. Passano i minuti, sale la temperatura a Stamford Bridge, lo Special One mischia le carte in tavola inserendo Schurrle e Torres, a dieci dal termine però succede quello che non ti aspetti. Scivolone di Azpilicueta, Altidore gli sottrae la sfera e poi si guadagna il rigore per un intervento del terzino. Vibranti proteste accomagnano l’assegnazione del penalty, dal dichetto va Borini che mette la sua firma sul sorpasso. Chelsea-Sunderland 1-2 sembra incredibile ma è tutto vero, l’imbattibilità interna lunga 77 match sotto la guida di Mourinho finisce così. Nel modo più doloroso. Tre punti che cambiano tutto anche in chiave salvezza, il Sunderland è vivo e vegeto, non sottovalutiamo poi l’aspetto psicologico dopo una vittoria del genere. La corsa per la permanenza in Premier è appassionante almeno quanto quella per il titolo, domani a proposito giocheranno le due squadre più accreditate per la vittoria finale. Se Reds e Citizens dovessero vincere per il Chelsea non ci sarebbe più nulla da fare.