Betis-Barcellona 1-4: i blaugrana stravincono e allungano in classifica

Liga Barcellona Betis – Il Barça coglie la palla al balzo, sconfigge quattro a uno il Betis e prova a lanciarsi nella prima fuga stagionale portandosi a +3 sull’Atletico, fermato sul 1-1 al “Madrigal” di Villareal. Martino per la trasferta di Siviglia decide di lasciare inizialmente a riposo Mascherano, Iniesta e Sanchez, schierando dal primo minuto Bartra, Song e Pedro. Scelte obbligate invece per Pepe Mel, vista l’epidemia di infortuni che ha colpito il suo Betis. Tra le tante assenze spicca quella di Ruben Castro, l’uomo che ha trascinato nella passata stagione a furia di gol i sivigliani verso l’Europa League. Prima dell’inizio del match i padroni di casa esibiscono lo striscione “Animo Perquis“, messaggio di solidarietà per il difensore polacco dei bianco-verdi che nella scorsa giornata ha riportato una doppia frattura della mascella. Il Betis, spinto dai 50mila del Villamarin, non vuole farsi rinchiudere nella propria metà campo, e così pressa a tutto campo i blaugrana costringendoli molto spesso a sbagliare.

Il Barça non riesce a rendersi pericoloso, e anzi rischia in due occasioni di andare addirittura sotto. Al diciotessimo Molina si libera in area di rigore, salta anche Bartra ma calcia addosso ad un attento Valdes. Non è finita qui. Sull’onda dell’entusiasmo dopo solo due minuti il Betis si rende nuovamente pericoloso. Cross dalla destra di Vadillo che pesca la testa di Caro che colpisce a botta sicura mettendo alla prova per una seconda volta i riflessi di Valdes, che respinge in angolo. Paradossalmente, l’uscita dal campo per infortunio di Messi – sostitutito da Iniesta – fa svegliare il Barça in fase offensiva. Il primo squillo arriva al minuto 27. Uno – due sulla fascia tra Pedro e Dani Alves, con quest’ultimo che pennella in mezzo per l’accorrente Neymar, che colpisce timidamente di testa verso la porta di Sara, dimostrando come il colpo di testa non sia il suo pezzo forte. Gli ospiti guadagnano sempre più campo ed iniziano ad imporre il loro gioca. Minuto 35, Song imbuca Fabregas con una palla geniale, lo spagnolo davanti al portiere ospite decide serve Neymar, che a porta vuota non può far altro che realizzare il gol dello zero a uno.

Non passano nemmeno 60 secondi e il Barça e già sullo 0-2. Pedro parte dalla propria metà campo, si allunga la palla e con un poderoso scatto riesce a superare tutta la difesa avversaria, ritrovandosi a tu per tu con Sara, che nulla può sul piattone piazzato del numero sette ospite. Prima dell’intervallo la difesa del Betis rischia ancora d’imbarcare acqua. Solita azione manovrata del Barça, con Fabregas che lancia Neymar, che in versione assist-man serve Pedro, fermato però sul più bello da Figueras. Si chiude così la prima frazione. Mel si fa sentire negli spogliatoi e il Betis scende in campo con lo stesso spirito con cui aveva iniziato la parita. Il Barça si difende e rischia al cinquantatreesimo di subire il gol che avrebbe riaperto la parita. Cannonata dai 25 metri di Nono, che però e sfortunatissimo, il suo tiro infatti colpisce il palo. E come recita la più famosa regola non scritta del calcio “gol mangiato gol subito” alla prima vera azione del secondo tempo il Barça chiude di la partita. Iniesta perfora la difesa avversaria con un filtrante per Montoya che vede e serve Fabregas solo in mezzo all’area, zero a tre.  I restanti venticinque minuti di gioco sono quasi da partitella del giovedì. Il Barça trova lo 0-4 nuovamente con Fabregas, mentre il Betis realizza il gol della bandiera nei minuti di recupero con il rigore di Molina. Risultato forse troppo severo per i padroni di casa, che però dovranno reagire subito , visto che con soli 9 punti si trovano all’ultima posizione della Liga. Discorso completamente diverso per il Barça, che con i tre punti di questa sera guarda da sempre più in alto le proprie avversarie.

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Originario dell'Albania, studente universitario di 20 anni con tanti sogni nel cassetto. Grazie a TuttoCalcioEstero coltiva la sua passione verso il giornalismo sportivo. Oltre al calcio anche tanto basket.

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