Guardiola dà l’annuncio su Rodri, ecco quando potrebbe tornare il Pallone d’Oro

Rodri
La speranza si riaccende. Pep Guardiola non nasconde il suo entusiasmo per i progressi di Rodri, out da settembre per la rottura del legamento crociato anteriore. L’allenatore del Manchester City, inizialmente rassegnato a chiudere la stagione senza il centrocampista spagnolo, ora lascia trapelare un cauto ottimismo. “Forse tornerà prima della fine della Premier League“, ha dichiarato dopo la vittoria per 3-1 contro il Plymouth Argyle in FA Cup.
Passo decisivo sulla tabella di marcia
Una frase che, pur pronunciata con la solita prudenza, alimenta le speranze dei tifosi. Perché Rodri non è un giocatore qualsiasi. Pilastro del centrocampo, vincitore dell’ultimo Pallone d’Oro, il suo rientro potrebbe essere il dettaglio decisivo nella corsa al titolo. E il segnale più incoraggiante è arrivato proprio nelle ultime ore: Rodri ha ripreso a lavorare con il pallone, un passaggio chiave nel processo di recupero.
“Oggi ha toccato il pallone”, ha rivelato Guardiola. “Era in spogliatoio, più sicuro, più felice. Non me lo aspettavo, ma forse tornerà prima di quanto immaginassi”. Un’affermazione che lascia intravedere un possibile rientro nelle ultime giornate di Premier League. Ma c’è un ostacolo che il City non può permettersi di sottovalutare: la gestione del recupero.
Guardiola, infatti, non vuole correre rischi. “Passo dopo passo. Non prenderemo decisioni affrettate per anticipare il suo ritorno e poi dover fare marcia indietro”. Il messaggio è chiaro: la prudenza è d’obbligo, soprattutto per un infortunio così delicato.
Ma la tentazione di riabbracciare il proprio leader in campo è forte. Il Manchester City, impegnato su più fronti, sa quanto Rodri sia un elemento imprescindibile. Il suo rientro potrebbe significare molto più di un semplice recupero: potrebbe essere il tassello mancante nella volata finale della stagione. Ma il rischio di un rientro affrettato è dietro l’angolo.
E allora, quale sarà la scelta del Manchester City? La cautela suggerisce di aspettare, ma la Premier League non aspetta nessuno. E Guardiola lo sa bene…