Europa League, Gruppo D: AZ batte Zenit e lo segue nei sedicesimi. Inutile vittoria del Maccabi

A parte lo Zenit qualificato già da un pezzo, nel Gruppo D la sesta e ultima giornata di UEFA Europa League ha assegnato il secondo posto valido per i Sedicesimi di finale: alla vigilia la classifica vedeva l’AZ Alkmaar con 5 punti, seguito da Maccabi Tel Aviv e Dundalk, entrambe a 4. Gli olandesi sono riusciti nell’impresa di diventare l’unica avversaria del gruppo capace di superare il club allenato da Mircea Lucescu, vanificando la vittoria degli israeliani.

 

AZ Alkmaar – Zenit San Pietroburgo 3-2
Van den Brom sapeva che per essere certo del passaggio del turno doveva solo vincere, e ci è riuscito non senza qualche brivido. Dopo il tiro iniziale di Muhren terminato alto, al 6′ è arrivato il vantaggio olandese: Ben Rienstra ruba la palla nella metà campo russa da Giuliano, avanza di una decina di metri e, dopo aver portato la palla sul sinistro, calcia battendo Lodygin. La prima reazione dello Zenit avveniva alla mezzora con un tiro di Giuliano, deviato da Rochet verso il palo, ma l’arbitro aveva interrotto l’azione per fuorigioco di Djordjevic. L’approccio aggressivo dei padroni di casa ha portato i suoi frutti prima della pausa, quando al 43′ Haps, dopo aver ricevuto da Rienstra, sposta la sfera sul destro e segna il secondo goal con la complicità dell’interno palo destro. Il legno opposto invece respingerà un minuto dopo il tentativo di Bel Hassani negando il 3-0.
Nel secondo tempo Lucescu ha mandato in campo Kokorin al posto di Djordjevic, ma a farsi pericolosa è stata subito la compagine di Alkmaar: deviazione in angolo di Lodygin sul sinistro di Tankovic, bravo a correre più veloce di tre avversari. Capovolgimento di fronte al 57′, con Giuliano a raccogliere il passaggio filtrante di Anyukov, per realizzare la prima rete russa. A far venire nuovamente i brividi a Rochet è Dzyuba, che ha avuto tutto il tempo di girarsi in area perdendo la palla a favore del portiere dell’AZ. Ma proprio quando il pareggio russo sembrava fosse nell’aria, al 67′ partivano le urla e gli applausi per l’eurogoal (è il caso di dirlo) di Muamer Tankovic: parabola dai 25 metri che si è infilata a destra sotto l’incrocio del pali. A questo punto Van den Brom ha effettuato tutte e tre le sostituzioni, inserendo Alireza Jahanbakhsh, Dabney dos Santos e Jonis van Overeem, al posto di Bel Hassani, Yankovic e Seuntjens: mossa che poteva costare caro, visto che al 76′ Johansson rimaneva ferito alla testa dopo uno scontro con Zhirkov; nel caso in cui avesse continuato a sanguinare, per regolamento avrebbe dovuto abbandonare il campo. A dieci minuti dal termine la gara sembra riaprirsi per l’autorete di Wuytens nel tentativo di deviare in corner un cross di Kokorin, ed è 3-2. La gara si è chiusa dopo la combinazione tra dos Santos e Jahanbakhsh: il tiro dell’iraniano trovava la provvidenziale deviazione in angolo di Yusupov.

 

Maccabi Tel Aviv – Dundalk 2-1
Squadre che partivano a pari punti, ad una lunghezza dall’AZ: la vincente avrebbe avuto la possibilità di passare il turno, in caso di mancata vittoria degli olandesi. Ad attaccare per primi sono gli israeliani, con un tiro di Haris Medunjanin, e il loro agonismo si è fatto sentire quando Golasa dopo dieci minuti riceveva un cartellino giallo per un intervento pesante su Horgan. Il vantaggio del Maccabi arriva al 20′ su rigore: fallo del portiere irlandese Rodgers e dal dischetto non ha sbagliato Tal Ben Chaim (in realtà si chiama Ben Haim, ma il suo cognome compare modificato sulle liste UEFA per evitare confusioni con il suo omonimo compagno di squadra). Il Dundalk non si è scoraggiato, e ha trovato il pari quando il cross di Chris Shields trovava il tocco di Daryl Horgan deviato in rete da Eli Dasa. Ma giusto prima di tornare negli spogliatoi, i supporters dello stadio Netanya si sono alzati in piedi festosi per il goal di Dor Miha.
Nella ripresa mister Kenny ha modificato la difesa inserendo Barrett al posto di Gartland, ma il Maccabi non ha interrotto gli attacchi, informato del goal dello Zenit contro l’AZ: al 66′ prima Bel Chaim e poi Golasa impegnavano l’estremo difensore irlandese. Ma, quando si è diffusa la notizia della terza rete olandese ad Alkmaar, il ritmo della gara è sceso finché il fischio finale non ha terminato per le due squadre sia la partita che l’avventura in Europa League: va sottolineato che Maccabi Tel Aviv e Dundalk hanno reso il girone meno scontato di quanto potesse sembrare al momento del sorteggio, come dimostrato dai loro risultati.

Europa League, Gruppo D – Sesta giornata
AZ Alkmaar – Zenit San Pietroburgo 3-2 [6′ Rienstra (A); 43′ Haps (A); 57′ Giuliano (Z); 67′ Tankovic (A); 79′ aut. Wuytens (Z)]
Maccabi Tel Aviv – Dundalk 2-1 [20′ rig. Ben Chaim (M); 27′ aut. Dasa (D); 38′ Miha (M)]

Classifica: Zenit San Pietroburgo 15 punti; AZ Alkmaar 8; Maccabi Tel Aviv 7; Dundalk 4.

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Saman Javadi was born in Italy. He always loved Iran and Italy, from history to cuisine, and speaks both languages.

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