Heerenveen-Utrecht 2-2. Ayoub la star, Reza in gol

Abe Lenstra Stadion

Seconda giornata di Eredivisie, ma per Jurgen Streppel il risultato non cambia rispetto alla scorsa settimana: il suo Heerenveen ottiene un punto anche davanti ai propri tifosi, contro un Utrecht per nulla intimidito. A differenza del pareggio contro l’AZ, cambia – naturalmente – il fattore campo e , lievemente, la sequenza dei goal.

La squadra di casa si presenta con la stessa formazione che ha inaugurato questa 60^ Eredivisie ad Alkmaar: il 4-3-3 si affida soprattutto al capitano Schaars per ispirare il tridente Slagveer-Ghoochannejhad-Zeneli. Dall’altra parte, Erik ten Hag può contare su una squadra giovane (una media di 25 anni di età) nella quale spiccano la velocità di Haller e il playmaking di Ayoub.

Inizia bene il Heerenven, andando in vantaggio dopo una decina di minuti con Luciano Slagveer: l’ala ventiduenne riceve un cross al centro e tocca per Ghoochannejhad, ma il pressing della difesa causa un rimpallo che viene ribattuto in rete dallo stesso Slagveer. Pochi minuti dopo è Zeneli a far venire i brividi a Ruiter, con un tiro che finisce fuori di appena un soffio. Gli ospiti provano a reagire al 20′ con Conboy, la cui conclusione è alta e completamente imprecisa. Poco dopo Yassin Ayoub (classe 1994) ruba palla a centrocampo cercando Haller, ma la retroguardia avversaria è brava ad anticipare in corner. Intorno alla mezzora il regista olandese-marocchino conquista un meritato rigore dopo aver dribblato Schaars e Namli, venendo messo giù da St. Juste (che viene ammonito); dagli 11 metri Haller tira di piatto destro un rasoterra che non lascia scampo. I tifosi frisoni non hanno neanche il tempo di digerire l’1-1, che ci pensa Ramselaar a somministrare il boccone amaro: botta da fuori area che sorprende Mulder e buona parte degli spettatori dell’Abe Lenstra Stadion. Non si perde d’animo Zeneli, impegnando Ruiter con un forte colpo di interno destro. Si va al riposo sul punteggio di 1-2.

Nella ripresa si sente sempre più forte la voce di Streppel, e anche i suoi uomini iniziano ad alzare i toni, ma nei confronti del direttore di gara, lamentandosi dei falli (così come qualcuno dal pubblico, che è stato immortalato dalle telecamere mentre esibiva un maxi-cartellino giallo). Al 55′ Zeneli appoggia di testa per Ghoochannejhad solo davanti al portiere, ma la posizione dell’attaccante iraniano è nettamente in offside. Dopo un’ora di gioco l’Utrecht attacca e fa paura: Haller arriva davanti alla porta dopo una bella triangolazione con Rubin, causando il doppio intervento di Mulder (prima con le mani e, poi, allungando i piedi). Successivamente rischia grosso Bijker, autore di una gomitata proprio su Haller che rimane a terra, ma per l’arbitro non è fallo.
Streppel mette dentro Veerman al posto di Van Amersfoort: come nella gara contro l’AZ, si passa al 4-2-4 sul punteggio di 1-2. Il baricentro di gioco viene ribaltato, e al 69′ è calcio d’angolo per il Heerenveen: sulla battuta del corner St. Juste disturba Ruiter che manda la palla sulla traversa e, sulla respinta del legno, Reza Ghoochannejhad ribadisce in rete in maniera rocambolesca. La squadra di casa si fa ancora pericolosa con Veerman, che prima cerca il jolly con un tiro da fuori area, poi sfiora il goal di testa quando mancano cinque minuti alla fine. L’Utrecht mostra stanchezza quando Haller, pescato dal solito Ayoub, calcia malamente fuori senza neanche guardare in porta: probabilmente mister ten Hag avrebbe potuto anticipare le sostituzioni.
Nel finale, standing ovation per Ghoochannejhad quando cede il posto al numero 10 Simon Thern, rientrato da un infortunio alla caviglia.

 

SC Heerenveen (4-3-3)
1 Mulder; 2 Marzo, 16 St. Juste, 4 Van Aken, 5 Bijker; 19 Van Amersfoort (65′ #20 Veerman), 6 Schaars, 18 Namli; 7 Slagveer (83′ #8 Thorsby), 9 Ghoochannejhad (86′ #10 Thern), 13 Zeneli
All. Jurgen Streppel

FC Utrecht (4-3-1-2)
1 Ruiter; 20 Troupée, 3 Leeuwin, 8 Janssen, 5 Conboy; 23 Ramselaar, 7 Strieder, 25 Amrabat; 6 Ayoub (91′ #11 Ludwig); 18 Rubin (72′ #24 Joosten), 22 Haller
All. Erik ten Hag

Reti: 12′ Slagveer (Hee), 32′ su rig. Haller (Utr), 34′ Ramselaar (Utr), 69′ Ghoochannejhad (Hee)

Ammoniti: 33′ St. Juste (Hee), 59′ Amrabat (Utr)

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Saman Javadi was born in Italy. He always loved Iran and Italy, from history to cuisine, and speaks both languages.

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