Villarreal-Liverpool, atto primo al Madrigal

Villarreal-Liverpool, atto primo al Madrigal

Il Villarreal ha avuto tre match-point per archiviare il quarto posto in Liga, ma in una settimana è riuscito a racimolare appena un punto in tre gare di campionato: il vantaggio sul Celta Vigo si è dimezzato, passando da otto lunghezze ad appena quattro, con lo scontro diretto a sfavore. Ma c’è ancora tempo per parlare della corsa al preliminare di Champions League perché adesso è giunto il momento di tornare a giocare in Europa League, dove il Submarino amarillo ha la testa da quasi un paio di settimane. Giovedì sera si presenterà il Liverpool, che torna al Madrigal per la seconda volta dopo l’amichevole estiva del 2008 (finì con un pareggio a reti vergini), ma che ha un ottimo ruolino di marcia contro le spagnole. I Reds hanno raccolto ben sette successi su quindici trasferte su suolo iberico, e tra queste spiccano trionfi importanti e relativamente recenti come lo 0-1 al Santiago Bernabéu agli ottavi di finale della Champions League 2008/09 o l’1-2 al Camp Nou nello stesso turno della Champions’ 2006/07 (e ovviamente passò il turno in entrambe le occasioni, eliminando sia Real Madrid che Barcellona). Fra gli altri scalpi in bacheca figurano i trionfi all’Atotxa, vecchio impianto della Real Sociedad, nella Coppa delle Coppe 1975/76, al San Mamés nella lontana Coppa delle Coppe 1983/84, al Riazór nel 2004/05 contro l’ultimo SuperDepor (semifinalista nella massima competizione europea appena l’anno prima) e infine al Benito Villamarín nel 2005/06. Nel computo generale salta all’occhio come non abbia mai perso nella tana del Barça, avendo raccolto due vittorie e due pareggi in quattro visite al Camp Nou, e non sia riuscito a sbancare solamente Mestalla e Vicente Calderón, dove ha giocato un paio di gare in entrambi gli impianti.

D’altro canto il carnet del Sottomarino giallo non è altrettanto roseo contro i club inglesi. Per ovvi motivi storici il Villarreal è salito alla ribalta del calcio internazionale solamente da pochi anni, mentre il Liverpool è una delle più grandi squadre europee di sempre. I numeri dicono che il Submarino amarillo, dopo aver battuto le squadre inglesi nelle sue prime tre sfide dirette, è stato incapace di strappare una vittoria nelle successive sette. L’ultimo successo contro una formazione di Premier League risale al primo preliminare di Champions League della sua storia: il 2-1 contro l’Everton del 24 agosto 2005, quando la macchina di Manuel Pellegrini raggiunse le semifinali della competizione alla prima partecipazione assoluta. Guarda caso, eliminata proprio da un club inglese, l’Arsenal. Ma in casa il Villarreal se l’è sempre giocata, d’altronde il Madrigal a livello europeo è la grande forza di questa squadra, e di sette visite d’Oltremanica una sola squadra è riuscita a espugnare il feudo amarillo: il Manchester City con un netto 0-3 nella terribile annata 2011/12 quando il Villarreal chiuse la fase a gironi con sei sconfitte su sei, e il campionato con un’inaspettata quanto traumatica retrocessione. Per il resto ci hanno provato sia l’Arsenal di Arséne Wenger che il Manchester United di Sir Alex Ferguson, ma nonostante abbiano avuto due possibilità ciascuno, nessuno di loro è riuscito a ottenere il massimo risultato nell’Infierno amarillo, anzi in oltre trecentosessanta minuti di gioco contro queste due formazioni il Villarreal subì una sola rete (e ne fece una sola). Per curiosità, tra l’altro, ieri ricorreva il decimo anniversario del famoso rigore sbagliato di Riquelme, datato proprio 25 aprile 2006.

Ma la forza del Madrigal è rimasta pressoché intatta. Anche con l’ammiraglio Marcelino al timone la baia del Sottomarino giallo è pressoché invalicabile. In queste due stagioni europee il suo Submarino amarillo ha raccolto una sola sconfitta (l’1-3 col Siviglia futuro bi-campione dell’Europa League) a fronte di dieci vittorie interne e appena un pareggio, nel cui computo totale risultano ventotto reti a favore e appena otto contro. In particolare nella scalata di questa stagione il Villarreal ha vinto tutte e sei le gare disputate fra le mura amiche, avendo subito la miseria di una rete, quella nei minuti di recupero contro lo Sparta Praga nei quarti di finale. Insomma, passano gli anni, ma in Europa il Madrigal resta una fortezza, e buona parte del turno eliminatorio si giocherà proprio nel match d’andata. L’imperativo per il club castellonense sarà quello di non subire reti per potersi giocare due risultati su tre ad Anfield, dove il Liverpool ha dimostrato di poter fare miracoli. D’altronde i Reds sono l’unica squadra ancora imbattuta del torneo e sanno che uscendo vivi dal Madrigal (quest’anno hanno pareggiato cinque volte e vinto appena una volta nelle sei trasferte europee) potranno rinviare tutto nel proprio tempio. Inutile dire che la classifica degli scousers implicherà una motivazione in più per loro: la squadra di Jürgen Klopp vede nell’Europa League, oltre alla possibilità di alzare un trofeo, quella di poter tornare in Champions League. Sarà una sfida importantissima per entrambe le squadre, e Marcelino la sta aspettando con la massima attenzione. Vietato perdersela.