Manchester City-Dinamo Kiev 0-0: Citizens per la prima volta ai quarti Champions

Dynamo Kiev's coach Serguey Rebrov (L) and Manchester City's Chilean manager Manuel Pellegrini watches their players from the touchline during a UEFA Champions League last 16, second leg football match between Manchester City and Dynamo Kiev at the Etihad Stadium in Manchester, north west England, on March 15, 2016. The match ended in a draw. / AFP / OLI SCARFF (Photo credit should read OLI SCARFF/AFP/Getty Images)

Meglio tardi che mai. Nella stagione d’addio, Pellegrini agguanta i quarti di Champions League col suo Manchester City. Per il tecnico è la quarta volta, mentre per i Citizens è la prima.
Certamente ha influito un sorteggio molto più favorevole rispetto alle stagioni precedenti, ma va ricordato che quest’anno il City ha vinto il girone e, dunque, si è guadagnato la maggiore chance di un’urna favorevole a Nyon.
La storia dell’ottavo di finale contro la Dinamo Kiev si è scritta all’ultimo minuto della gara di andata, quando Yaya Touré ha trovato il gol del 3-1 in trasferta sancendo di fatto la qualificazione dei suoi.
Questa sera non c’era altro da fare che mantenere il punteggio invariato.
Il ritmo della partita stasera non si è mai alzato e questo ha favorito gli uomini di Pellegrini nel loro intento.
Gli dei del calcio sembravano voler giocare un brutto scherzo alla squadra inglese, quando dopo 5 minuti capitan Kompany si è accasciato al suolo per un problema muscolare chiedendo il cambio e quando, un quarto d’ora dopo, anche Otamendi ha ripetuto la stessa scena dopo uno scontro di gioco.
Così Pellegrini si è ritrovato con la difesa da ridisegnare attorno ai sostituti Mangala e Demichelis, ma la Dinamo non ne ha saputo minimamente approfittare, dato che non si è quasi mai resa pericolosa nei primi 45 minuti.
Nella ripresa ai Citizens è bastato alzare un attimo il ritmo intorno al quarto d’ora per intimorire quanto bastava gli ucraini e ridurre la loro aggressività: una punizione alta di Yaya Touré, un diagonale di poco a lato di Aguero e un palo di Jesus Navas hanno messo le cose in chiaro riguardo alle forze in campo.
Il canto del cigno per la squadra di Rebrov è rappresentato dalle due conclusioni nel finale di Sydorchuk e Jakovenko, ma Hart si è superato, riuscendo a mantenere la porta inviolata.
Il City ce l’ha fatta, ma l’impressione è che questa squadra avrebbe trovato maggiori difficoltà con qualsiasi altro avversario tra le qualificate agli ottavi.
Gli inglesi sono stati oltremodo favoriti dalla pausa invernale del campionato ucraino, cosa che enormemente influenzato la condizione fisica della Dinamo, soprattutto nella gara di andata.
Ora Pellegrini spera in un nuovo colpo di fortuna al sorteggio, perché contro certi avversari la semifinale non sembra un obiettivo irraggiungibile. La testa, però, sin da stanotte va al campionato ed al derby di Manchester, partita decisiva in ottica quarto posto e, dunque, Champions dell’anno prossimo.

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Cresciuto a pane e telecronache delle proprie partite con le figurine Panini sul campo di Subbuteo, sviluppa una passione viscerale per il calcio, che si trasforma presto in autentica dipendenza. Da sempre dalla parte degli underdog, non scambierebbe mai 1000 vittorie da cowboy con un unico grande successo indiano sul Little Bighorn. Tra una partita e l'altra, trova il tempo per laurearsi in economia, Tuttocalcioestero gli offre l'occasione per trarre finalmente qualcosa di buono dalla sua "malattia" per il pallone, strizzando l'occhio al sogno nel cassetto del giornalismo di professione.

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