Liverpool-Arsenal 3-3: un’opera ricca di colpi di scena al gran teatro di Anfield Road

Liverpool Arsenal Allen

A Liverpool va in scena la gara che mette di fronte due delle tre squadre più titolate d’Inghilterra, davanti agli uomini di Klopp c’è infatti l’Arsenal.
Non potrebbe esserci palcoscenico migliore di Anfield per una trama che si annuncia scoppiettante, nonostante il cast sia ridotto notevolmente dagli infortuni: out Skrtel, Lovren, Coutinho, Origi e Sturridge per i Reds, Wilshere, Coquelin, Welbeck, Cazorla e Sanchez per i Gunners.
L’ouverture la offre la Kop, come al solito, intonando l’intramontabile “You’ll never walk alone“, quindi il sipario si apre per il primo atto.
Sulle rive della Mersey, dopo un paio di secoli, ancora fanno fatica a comprendere il ritmo di un “crescendo rossiniano”. Sì, perché il maestro pesarese tendeva ad enfatizzare le sue arie nel finale, partendo da un avvio più calmo e misurato.

Spiegatelo ai 22 in campo. Dopo 25 minuti siamo già 2-2 ed è successo di tutto!
Firmino legittima l’ingaggio da tenore regalando un gol di rapina ed una meraviglia da fuori area, dall’altra parte è Ramsey l’antagonista dell’eroe casalingo, coadiuvato dal fido Giroud, in assenza del poco ispirato Özil, giù di tono stasera.
Il direttore dell’orchestra Reds, il wagneriano Klopp, continua a sbracciare chiedendo il pressing alto, ma l’impressione è che i suoi tentino in ogni modo di rispettare le consegne in avanti, ed il più delle volte ci riescono, ma poi facciano fatica in difesa, perdendo spesso lucidità. Emblematici gli episodi che portano all’1-1 prima (difesa infilata centralmente da Ramsey su filtrante di Campbell) e al 2-2 poi (anticipo di Giroud sul primo palo e palla sotto le gambe di Mignolet).

I fiati dei Reds cominciano a cedere dopo la mezz’ora, gli ottoni dei Gunners non se la passano meglio, quindi atleticamente le squadre continuano a versare in condizioni simili e le occasioni si alternano da una parte e dall’altra in un calando non troppo repentino che prelude al sipario di metà gara.
Con gli attori negli spogliatoi, il pubblico freme già per il secondo atto: è difficile soffocare l’entusiasmo generato da una partita giocata a tutta birra e le attese non tengono quasi mai conto delle reali capacità fisiche dei giocatori. Gioco forza, lo spettacolo riparte a ritmi forsennati così come si era concluso.

I padroni di casa cercano di spingere gli ospiti nella propria area di rigore attuando come al solito la loro tattica aggressiva in fase di non possesso e ripartendo velocemente per colpire dritti al petto.
Sbadati, dimenticano però ancora una volta Giroud nella propria area di rigore ed al 55′ il palcoscenico è di nuovo tutto suo: 3-2 con stop e girata veloce sul secondo palo.
Klopp guida un coro verdiano che si muove all’unisono, almeno nella metà campo offensiva, e non lesina a toccare le note più alte, seppure la gioia del pari venga quasi sempre spenta in gola all’ultimo momento da un errore sotto porta o da un salvataggio sulla linea. Sembra mancare cattiveria ed allora ecco in campo le voci basse e graffianti di Benteke, Allen e Caulker, mentre Wenger cambia le ali per ridare vitalità al suo gioco senza perdere compattezza.

Se possibile, la tensione aumenta ancora di più quando il grande atto finale sta per compiersi. Dai palchetti, pardon, dalle tribune è evidente il sentimento d’impotenza di fronte ad una grande prestazione non ripagata dal punteggio.
Eppure, al 90′, proprio quando la Carmen da 3 punti sembrava ormai in mano al toreador Giroud, Allen pugnala al cuore la vittoria dei Gunners siglando il pari che vale un punto per parte.
Bellissima opera, fragorosi applausi, inchino finale degli attori sfiniti.
Il sipario si chiude con Wenger che esce da Anfield senza vincere, ma anche senza perdere (e non è poco), rinfrancato dal risultato del City in casa con l’Everton, mentre il Liverpool dimostra di assimilare sempre di più gli schemi di Klopp ed ora si proietta ai prossimi match con la consapevolezza che questa squadra, soprattutto se dovesse recuperare qualcuno dall’infermeria o dal mercato, può certamente dire la sua per i piazzamenti europei.

Liverpool-Arsenal 3-3 (10′ Firmino, 14′ Ramsey, 19′ Firmino, 25′ Giroud, 55′ Giroud, 90′ Allen)

About Luca Petrelli 157 Articoli
Cresciuto a pane e telecronache delle proprie partite con le figurine Panini sul campo di Subbuteo, sviluppa una passione viscerale per il calcio, che si trasforma presto in autentica dipendenza. Da sempre dalla parte degli underdog, non scambierebbe mai 1000 vittorie da cowboy con un unico grande successo indiano sul Little Bighorn. Tra una partita e l'altra, trova il tempo per laurearsi in economia, Tuttocalcioestero gli offre l'occasione per trarre finalmente qualcosa di buono dalla sua "malattia" per il pallone, strizzando l'occhio al sogno nel cassetto del giornalismo di professione.

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