SAFF Suzuki Cup, Bhutan-Afghanistan 0-3: una doppietta di Amani manda al tappeto il Bhutan

Saighani
Fonte foto: ghanasoccernet.com

Nella seconda (ed ultima) partita in programma nella terza giornata della SAFF Suzuki Cup, l’Afghanistan mette in mostra ancora la sua grande forza e risolve la pratica Bhutan con un comodo 3-0.

La partita, come da copione, parte sotto il segno dell’Afghanistan, che prende subito in mano le redini del match e costringe il Bhutan a giocare una partita prettamente difensiva; un dato simbolico di questa netta predominanza afghana è il 79% di possesso palla fatto registrare dalla squadra di mister Petar Segrt nel corso dei primi minuti del match. L’ovvia conseguenza non può che essere la rete del vantaggio dei “Lions of Khorasan”, i quali riescono a sbloccare la gara al 13esimo minuto di gioco con un delicato tocco d’esterno di Khaibar Amani sugli sviluppi di un cross (da segnalare però anche la complicità del portiere avversario Gurung, il quale non si esibisce in un intervento proprio perfetto). Nemmeno il gol subito serve a svegliare la nazionale del Bhutan, infatti l’Afghanistan continua a dominare la gara e pochi minuti dopo va vicino al raddoppio ancora con Amani, il quale salta più alto di tutti sugli sviluppi di un calcio d’angolo ma alza troppo la mira sul suo colpo di testa. Ma questo è solo l’antipasto per ciò che succede al 41esimo minuto di gioco, quando gli Afghani capitalizzano nuovamente la grande mole di gioco prodotta (il Bhutan nella prima frazione vanta zero tiri verso la porta avversaria) con la rete del raddoppio. Stavolta la firma è quella di Masih Saighani, che, sugli sviluppi di un calcio di punizione, prende il tempo a tutti ed infila il pallone in fondo al sacco con un imperioso stacco aereo dal limite dell’area piccola.

Bhutan Afghanistan 0-3
Azione di gioco. Fonte foto: Goal.com

Nella ripresa continua il monologo della squadra afghana, che al 51esimo minuto di gioco trova già il colpo del definitivo KO con la rete del 3-0: la firma è ancora quella di Khaibar Amani, il quale fa calare il sipario su un match mai stato in discussione con la sua doppietta personale. Da qui in poi la partita diventa una vera e propria passerella per i “Lions of Khorasan”, i quali cominciano ad imbastire un grosso possesso palla ed imprigionano i giocatori del Bhutan all’interno della propria ragnatela di passaggi. Dall’altra parte il Bhutan non fa nulla per interrompere o mettere solo in discussione l’egemonia della squadra avversaria, anzi l’unica grande occasione della partita arriva su un grossolano errore degli afghani con un difensore che perde clamorosamente palla a pochi passi dall’area di rigore, ma Azizi mantiene la calma e blocca tutto sul nascere con un’uscita tempestiva. La partita va avanti così sino al triplice fischio finale, quando il direttore di gara interrompe il dominio afghano e manda negli spogliatoi le due squadre.

Un’altra grandissima vittoria per i campioni in carica dell’Afghanistan, che mettono in scena un altro monologo e ipoteca il passaggio alle semifinali con un turno d’anticipo. Tutto il contrario, invece, per il Bhutan, che con la seconda sconfitta consecutiva è costretta a salutare la competizione; adesso rimane solo il match contro il Bangladesh, dove le due squadre si giocheranno per l’onore di non terminare in bianco a quota zero punti.

Bhutan-Afghanistan 0-3 (13′, 51′ Amani, 43′ Saighani)

BHUTAN: H.Gurung, C.Dorji, Dorjee, M.Gurung, Nidup (86′ Subba), J.T.Dorji (73′ Dawa), K.Gurung, T.Dorji, C.Gyeltshen, L.Dorji, Basnet. A disp: Dendup, Kuenga Gyeltshen, Biswa, T.Wangdi, D.Gyeltshen, Kinzang Gyletshen, K.Wangdi. All: Pema Dorji.

AFGHANISTAN: Azizi, Amin (46′ Iqbalzadeh), Hashemi, Saighani (59′ Hamauni), Hadid, Alikhil, Popalzay, N.Amiri, Taher, Amani, Shayesteh (69′ Hakimi). A disp: Fardin, Abdullah, Dastgir, Zazai, Hatifie, Z.Amiri. All: Petar Segrt.

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Appassionato di ogni genere di sport (calcio e basket in primis), è un grande esperto del "calcio minore". Che sia la Copa Libertadores o la terza divisione danese poco importa, in qualunque campo rotola un pallone e ci sono 22 uomini c'è sempre una storia da raccontare.

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