Road to FIFA Club World Cup, alla scoperta dell’Auckland City

Auckland City
Fonte foto: pagina facebook Auckland City

Oggi ha inizio il nostro percorso di avvicinamento alla Coppa del Mondo per club, che inizierà il 10 Dicembre con il match tra i neozelandesi dell’Auckland City (arrivati terzi nel corso dell’ultima edizione) e la vincente del campionato giapponese (la quale sarà determinata settimana prossima). Oggi andremo a conoscere più da vicino proprio la selezione neozelandese, chiamata a bissare il grande upset dello scorso anno.

STORIA- Nonostante abbia solo 10 anni di vita, il club neozelandese vanta già sei presenze in questo torneo. L’esordio assoluto risale al 2006, quando venne sconfitta per 2-0 dagli egiziani dell’Al Ahly (goal di Flavio e Aboutreika). Dopo questo primo assaggio arriva un triennio di apparizioni, tra il 2011 e il 2013, che però non è da ricordare per i tifosi Neozelandesi. Infatti in tutte e tre le occasioni l’avventura finisce immediatamente al primo turno: nei primi due anni l’Auckland deve cedere il passo a due club della J-League (massima serie giapponese), rispettivamente Kashiwa Reysol (2-0 con reti di Tanaka e Kudo) e Sanfrecce Hiroshima (1-0 con rete decisiva di Aoyama), mentre il terzo anno sono i marocchini del Raja Casablanca ad eliminare “The Navy Blues”, che si arrendono solo nel recupero alla rete di Hafidi.

Nel 2009, invece, “La Famiglia” comincia ad ingranare la marcia del calcio globale e arriva a conquistare un ottimo quinto posto: prima sconfigge i padroni di casa dell’Al Ahli per 2-0 con le reti Dickinson e Coombes, salvo poi essere sconfitta dall’Atlante nel turno successivo (con i Messicani che si impongono grazie alle reti di Arreola, Bermudez e Silva). Nonostante ciò i campioni in carica dell’Oceania riservano il colpo migliore per la finale per il quinto posto, dove hanno la meglio dei campioni Africani del Mazembe con il gol al quarto minuto di recupero di Van Steeden, che completa la rimonta iniziata da Hayne ad un quarto d’ora dal termine.

Mondiale per club
Esultanza dei giocatori dopo il gol decisivo di Irving nella sfida contro l’ES Setif. Fonte foto: FIFA.com

Infine arriviamo alla sesta ed ultima apparizione che risale esattamente ad un anno fa, quando i “Navy Blues” sorpresero tutti con un incredibile terzo posto. L’ascesa della selezione neozelandese cominciò dal primo turno eliminatorio, dove i ragazzi di mister Ramon Tribulietx riescono ad eliminare i padroni di casa del Moghreb Tétouan solo grazie alla lotteria dei rigori (clicca qui per rivivere le emozioni del match). Ai quarti i ragazzi terribili di Auckland si trovano davanti i campioni africani dell’ES Setif, i quali sono costretti ad alzare bandiera davanti al guizzo decisivo di Irving (qui per il riassunto della gara). In semifinale, però, il sogno dei neozelandesi si interrompe sul più bello davanti agli argentini del San Lorenzo, i quali riescono a superare l’ostacolo Auckland solo dopo i tempi supplementari (clicca qui), dove a decidere il match è Matos. Poco male visto che i neozelandesi si prendono la rivincita nella finalina per il 3-4 posto contro i messicani del Cruz Azul, i quali devono cedere il gradino più basso del podio agli avversari dopo un’amara lotteria dei calci di rigore (clicca qui per rivivere le emozioni del match).

[2006] Auckland City-Al Ahly 0-2 (Flavio, Aboutreika)

[2009] Auckland City-Al Ahli 2-0 (Dickinson, Coombes)

Auckland City-Atlante 0-3 (Arreola, Bermudez, Silva)

Auckland City-Mazembe 3-2 (2 Hayne, Van Steeden; Kasongo, Kasusula)

[2011] Auckland City-Kashima Reysol 0-2 (Tanaka, Kudo)

[2012] Auckland City-Sanfrecce Hiroshima 0-1 (Aoyama)

[2013] Auckland City-Raja Casablanca 1-2 (Krishna; Iajour, Hafidi)

[2014] Auckland City-Moghreb Tétouan 0-0 [4-3 dcr]

ES Setif-Auckland City 0-1 (Irving)

San Lorenzo-Auckland City 2-1 [dts] (Barrientos, Matos; Berlanga)

Auckland City-Cruz Azul 1-1 [4-2 dcr] (De Vries; Rojas)

PRESENTE- Quest’anno i “Navy Blues” si sono confermati sul trono d’Oceania per la quinta volta consecutiva superando la concorrenza dei connazionali del Team Wellington e confermandosi come prima potenza del calcio oceanico. Nella fase a gironi si assiste ad un’Auckland City versione schiacciasassi, infatti “La Famiglia” non solo fa tre su tre ma conclude il girone con uno score di 9 gol fatti e zero subiti. Nell’esordio a cadere è Suva (campione delle Fiji in carica), che viene liquidata con il punteggio di 3-0 e grazie alle reti di Browne (su rigore), Burfoot e McGeorge. il tre è un numero ricorrente anche nelle due restanti uscite dei campioni in carica, che, sempre con un netto 3-0, risolvono le pratiche Western United (doppietta di White e rete di Souto) e Amicale (finalista nell’edizione del 2014 e annientata da una strepitosa tripletta di Moreira).

Auckland City
Esultanza dei giocatori dell’Auckland City. Fonte foto: pagina facebook Auckland City

In semifinale i Neozelandesi si trovano davanti il Gaitcha (campioni in carica della New Caledonia e migliore seconda della fase a gironi), che fa sudare le proverbiali sette camicie ai campioni in carica ma si deve arrendere al guizzo di Dordevic a 18 minuti dal termine. L’impressione di fatica, però, si protrae anche nel derby contro il Team Wellington (altra schiacciasassi del torneo e reduce dalla grande impresa contro il Ba), che blocca i “Navy Blues” nel corso di tutti i 120 minuti conclusosi sul parziale di 1-1) e li costringe ad arrivare alla lotteria dei rigori; dal dischetto, comunque, “La Famiglia” si dimostra molto più fredda e, complice l’errore decisivo di Hogg al quinto rigore, si mette in bacheca l’ennesimo titolo continentale (clicca qui per rivivere le emozioni del match)

Auckland City-Suva 3-0 (Browne, Burfoot, McGeorge)

Auckland City-Western United 3-0 (2 White, Souto)

Amicale-Auckland City 0-3 (3 Moreira)

Classifica: Auckland City 9, Amicale 6, Suva 3, Western United 0.

Gaitcha-Auckland City 0-1 (Dordevic)

Auckland City-Team Wellington 1-1 [4-3 d.c.r.] (Moreira; Hogg)

Tribulietx
Ramon Tribulietx, comandante della truppa neozelandese. Fonte foto: couriermail.com.au

ROSA- Il team allenato dallo spagnolo Tribulietx (prodotto della cantera del Barcellona) è rimasto pressoché invariato dopo lo storico terzo posto conquistato lo scorso anno. La zoccolo duro è affidato al duo spagnolo Angel Berlanga (già andato a segno nello scorso Mondiale per Club)-Mikel Alvaro (arrivato qualche mese fa ma già entrato a pieno regime nell’undici titolare), mentre in difesa c’è sempre l’onnipresente capitano Ivan Vicelich, vincitore dell’Adidas Bronze Ball nell’ultima edizione marocchina. Davanti, oltre alle ormai consolidate certezze Ryan De Vries (convocato anche in nazionale dopo l’exploit del Mondiale) e Emiliano Tade (folletto argentino frizzante ed esplosivo), potrebbe essere l’anno buono per il portoghese Joao Moreira, il quale è stato uno dei grandi protagonisti della vittoria continentale. Infine, a supporto del collaudato sistema neozelandese, non vanno sottovalutate eventuali sorprese provenienti dalle “rising star” come Clayton Lewis, il quale ha già fatto vedere diverse ottime cose nel corso di questo inizio stagione.

GIOCATORI CHIAVE-

Ivan Vicelich: Il più esperto della compagine di mister Tribulietx, è famoso in Nuova Zelanda per i suoi risultati con la selezione nazionale, della quale è il recordman di presenze (88 in totale) e con la quale ha vinto anche la Coppa d’Oceania nel 2008. Giocatore particolarmente duttile, può giocare sia come difensore centrale che come centrocampista, posizione dove viene impiegato come diga davanti alla difesa; inoltre bisogna riservagli un occhio di riguardo anche sui calci piazzati, dove è uno dei punti di riferimento della squadra neozelandese. Purtroppo, a causa di un infortunio, durante questa tournée giapponese sarà costretto solo a ricoprire il ruolo di assistente al fianco di coach Tribulietx e non potrà essere in grado di “difendere” il premio Bronze Ball conquistato lo scorso anno. Anche se non calcherà i prati giapponesi era dovuto dedicargli una piccola parentesi tra i giocatori chiave, in quanto proprio il capitano dei “Navy Blues” è stato uno dei maggiori artefici del quinquennio d’oro continentale di Auckland.

Ryan De Vries: è senza dubbio uno dei giocatori simbolo del sistema offensivo di questa squadra (come ben si è potuto vedere nel corso della manifestazione FIFA di Dicembre), alla luce anche della sua discreta versatilità visto che può essere utilizzato come ala (indistintamente a destra o sinistra) o come trequartista. Ed è proprio in quest’ultimo ruolo che il giocatore neozelandese si esprimere al meglio: infatti nel corso degli ultimi anni sembra aver trovato il suo mondo nella fase di assistenza ai compagni del reparto offensivo, complice anche la grande libertà che gli viene concessa dall’allenatore della” Famiglia”, lo spagnolo Tribulietx, il quale non gli pone limiti quando è nella trequarti avversaria, dove può svariare a suo piacimento, partendo sempre dalla sua posizione di ala sinistra. Il suo lavoro in fase offensiva è a 360 gradi, infatti De Vries entra subito in azione andando a prendersi la palla nelle retrovie per dare il là all’azione della sua squadra; la palla, però, non sta per molto tempo lontana dai suoi piedi: infatti, se non arriva su quelli del compagno di squadra Tade, quando si è al limite dell’area è sua la responsabilità di trovare la soluzione, sia essa una stoccata verso la porta, una giocata illuminate per un compagno o un’azione solitaria alla ricerca del gol (clicca qui per leggere la sua scheda completa).

https://www.youtube.com/watch?v=TBXn11RV2Kc

Emiliano Tade: Una delle principali bocche di fuoco della selezione neozelandese, è il tipico folletto argentino che ha deciso di portare il suo talento al di fuori dei confini argentini. Ala particolarmente difficile da contenere, fa della velocità e del dribbling le sue armi principali. Particolarmente bravo negli inserimenti, è uno che ama partire molto defilato, per poi tagliare alle spalle del diretto avversario, presentandosi a tu per tu con il portiere. Nel corso di questi anni, ha imparato anche a giocare molto come punta centrale, dove fa fruttare la sua dinamicità e la sua tecnica per avere la meglio dei difensori centrali. Occhio soprattutto ai suoi movimenti tra le linee, che combinati con quelli del compagno De Vries mandano in tilt qualsiasi meccanismo difensivo, anche quelli più rodati, come ampiamente dimostrato nel corso dell’ultima campagna del Mondiale per Club.

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Appassionato di ogni genere di sport (calcio e basket in primis), è un grande esperto del "calcio minore". Che sia la Copa Libertadores o la terza divisione danese poco importa, in qualunque campo rotola un pallone e ci sono 22 uomini c'è sempre una storia da raccontare.

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