Legia Varsavia, il momento (no) dell’euroavversaria del Napoli

www.facebook.com/LegiaWarszawa

Dopo il roboante 5-0 nel primo turno del girone D di Europa League, il Napoli nel secondo in programma giovedì affronterà il Legia Varsavia. Nome che incute se non timore almeno rispetto, ma in che momento i partenopei affronteranno i polacchi?

Il Legia, reduce da una stagione amara che ha visto sfumare il titolo di Ekstraklasa finito agli arcirivali del Lech Poznan battuti poi nella finale della coppa nazionale, era atteso da un pronto riscatto e dalla vendetta sul Lech. Nulla di tutto ciò: i campioni in carica sono in crisi nera (addirittura in ultima posizione pur essendo anche loro impegnati in Europa League) ma i “Legionari” finora non ne hanno approfittato e ad oggi sono solo terzi con già 8 punti di distanza dalla sorprendente capolista Piast Gliwice.

La ragione di questo andamento al di sotto delle aspettative ha un nome e un cognome: Henning Berg. Il tecnico norvegese non è mai entrato nei cuori dei tifosi del Legia sia per la poca esperienza (alla prima vera esperienza in panchina fuori patria), i risultati fin qui non straordinari per le mire del club capitolino (un campionato vinto in corsa subentrando a metà stagione a mister Urban e, come scritto sopra, una coppa nazionale ma anche un titolo perso nella scorsa stagione e due Supercoppe nazionali perse) e un carattere piuttosto introverso che mal si concilia con la calda tifoseria dei “Legionari”.

I risultati delle ultime settimane (una vittoria negli ultimi 7 turni, non riuscendo in casa con le due neopromosse Zaglebie e Nieciecza e perdendo contro il modesto Korona Kielce) hanno quasi sancito il divorzio dal tecnico 46enne (ex terzino del Manchester United) sebbene il club lo sostenga ancora ufficialmente. In Polonia si da per scontato l’esonero di Berg magari già subito dopo il match contro il Napoli, tanto che sta già girando da giorni il nome del suo sostituto, e cioè il russo Stanislav Cherchesov ex portiere della nazionale sovietica e allenatore di Dinamo Mosca e Terek Grozny, molto considerato in patria. In alternativa la tifoseria riaccoglierebbe a braccia aperte l’ex Urban. Il club bianconero vuole dare però un’ultima opportunità a Berg, anche perchè il norvegese all’inizio del 2015 ha firmato un nuovo contratto valido fino al giugno 2018; in caso di esonero avrebbe quini diritto ad un indennizzo economico. La squadra giocherà per salvare la panchina del tecnico?

La certezza è che si schiererà col solito 4-2-3-1: in porta lo slovacco Kuciak (tra i migliori portieri dell’Ekstraklasa); in difesa punti fermi il terzino sinistro Brzyski (buon crossatore, finora sempre in campo) e il centrale (e capitano) Rzezniczak che verrà appaiato Pazdan (arrivato in estate e fermato dagli infortuni) o dal più esperto Lewczuk mentre sulla destra giostrerà Broz o il più giovane e meno continuo Bereszynski (un anno fa interessava alla Roma). In mediana ci doveva essere il giovane regista Furman (buon tiro dalla distanza, si occupa dei calci piazzati) ma è squalificato quindi largo all’incontrista Jodlowiec e all’esperto bosniaco Vranjes (acquistato in extremis e schierato più che altro da centrale, con risultati scadenti); unica alternativa il 19enne Makowski già lanciato titolare per necessità. In attacco il più alto tasso qualitativo della rosa: il posto del trequartista centrale è della “stella” Duda (vicino all’Inter in estate, lo slovacco nonostante queste voci destabilizzanti rimane talento cristallino) mentre sugli esterni, visto il lungo infortunio dell’altro giovane rampante Zyro, ci saranno a destra il brasiliano Guilherme (sempre presente in campo, tutto mancino, tecnica notevole, buona corsa ma spesso fumoso) e Kucharczyk (nato e cresciuto a Varsavia, non più giovanissimo ma ancora discontinuo nelle prestazioni) che potrebbe essere rimpiazzato dal macedone Trickovski, neoacquisto finora però mai titolare. In attacco titolarissimo l’unica nota lieta di questo inizio di stagione, il bomber Nemanja Nicolics (10 gol in 10 partite di campionato) a cui potrebbe affiancarsi, a seconda dello sviluppo del match, un altro acquisto estivo come lo “spilungone” svizzero Prijovic o due vecchie punte come Piech e Saganowski.

Nella conferenza della vigilia la difesa di Berg davanti alle domande sul suo futuro: “Ho sentito diverse speculazioni dei media. Non sono ingenuo o stupido, ovviamente so che tipo di risultati abbiamo ottenuto di recente, ma non ho ricevuto alcun segnale dal club in merito ad un possibile esonero. Ora sto pensando solo alla partita contro il Napoli. Se la società vorrà cambiare, lo farà”. Poche in realtà le dichiarazioni sull’avversaria europea: il tecnico ha detto che “Dovrebbe essere una festa per noi perché giocheremo contro una squadra leader in Europa, che ha raggiunto la semifinale della scorsa edizione di Europa League, e partecipato alla Champions League. Giocare contro i grandi club è un’opportunità per noi per sviluppare e acquisire esperienza in campo internazionale. Faremo di tutto per sconfiggere il Napoli”. Più spavaldo il giovane mediano Makowski: “Il Napoli è uno dei top team europei ma non si può esagerare, non è il Real Madrid o Barcellona. Ha vinto contro la Juventus e Lazio, ma hanno avuto anche qualche stop come nel match contro la Sampdoria. Dobbiamo giocare al 110 per cento impegno”.

 

About Edoardo Buganza 337 Articoli
(Ar)redattore per Tce dal marzo 2014, seguo in particolare i campionati dell'Est europeo come Polonia, Turchia e Grecia. Genovese, esterofilo, aspirante osservatore, sospirante milanista.
Contact: Google+

2 Commenti su Legia Varsavia, il momento (no) dell’euroavversaria del Napoli

  1. Nulla di strano ma per il Legia di oggi il Napoli è un ostacolo altissimo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.