Manchester United-Newcastle 0-0, Krul paratutto all’Old Trafford

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Dopo tre vittorie consecutive, considerata quella col Club Brugge nei preliminari di Champions League, si ferma la marcia del Manchester United. I red devils vengono bloccati sullo 0-0 all’Old Trafford dal Newcastle nella terza giornata di Premier League. Gara dai due volti: una specie di tiro a segno nei primi e negli ultimi 20 minuti, Man U a tratti scintillante. In mezzo, però, ritmi bassi e squadra sfilacciata, con qualche meccanismo difensivo ancora da sistemare. Nonostante sia Blind che, soprattutto, Smalling stiano trovando una continuità di rendimento che fino a qualche mese fa era utopia. Insomma, a dirla tutta gli uomini di Van Gaal si bloccano proprio nella gara giocata meglio. Così così i magpies, da valutare ancora la mano di McClaren: una traversa di Mitrovic, due-tre contropiedi (uno pericolosissimo proprio a tempo scaduto, tre contro uno) sprecati in malo modo, ma tanta sofferenza. Un campionato da metà classifica ad oggi è da sottoscrivere.

La cosa che comunque salta più agli occhi in questo inizio di stagione dello United è la fisionomia che sta cercando di dare Van Gaal: sono soltanto 13, fino ad oggi, i titolari alternati nelle prime quattro uscite ufficiali, praticamente il contrario dello scorso anno quando ruotavano vertiginosamente uomini e moduli. Il risultato è una difesa di ferro almeno nei numeri (0 gol subiti in Premier in tre partite), ancora qualche difficoltà nella finalizzazione. Oggi è arrivata però la pioggia di occasioni che era mancata nelle prime uscite dell’anno: serve di certo un altro centravanti, ma oggi i segnali sono stati positivi anche dal Chicharito Hernandez che ha cambiato volto alla partita nel finale.

Il pomeriggio si annunciava trionfale: almeno quindici minuti iniziali di grande United, con Januzaj e Depay scatenati. Il belga, di origine kosovara, offre un paio di palloni d’oro, uno lancia Rooney sul filo del fuorigioco. Wazza realizza a tu per tu con Krul, il guardalinee alza però la bandierina: sembrerebbe non esserci l’off-side, una decisione che si rivelerà determinante. Il Manchester United, comunque, crea tantissimo: Mata, ad esempio, quasi beffa Krul sul primo palo ma l’olandese è bravissimo nella respinta bassa. Darmian, che si prende gli applausi dell’Old Trafford praticamente ad ogni pallone toccato, è più propositivo rispetto alle scorse partite, anche Shaw sul lato opposto combina alla grande con Memphis.

Il Newcastle, però, pian piano riesce ad abbassare i ritmi e ad uscire indenne dalla bufera. Anzi, a dirla tutta i magpies giocano fino al 45′ alla grande, creando diversi pericoli dalle parti di Romero. Il più evidente arriva al 24′: cross perfetto di Mbemba, difesa di casa piazzata male tanto che al centro, su Mitrovic, c’è Darmian. L’ex terzino del Torino non può nulla sullo stacco del serbo che colpisce una traversa clamorosa. Il pericolo scampato spaventa i red devils che in pratica non riescono più a creare pericoli (complici anche un paio di egoismi di troppo di Depay, prima partita un filo “steccata” dal talento olandese) e anzi soffrono la vivacità di Ayoze e Obertan, oltre al dinamismo di Colback. Pareggio giusto all’intervallo.

Succede poco nella ripresa, almeno fino al  70′. La girandola di cambi (esce anche l’acciaccato Schweinsteiger, alla prima da titolare, così come è da segnalare l’esordio di Thauvin coi magpies) produce una sostituzione che cambia il volto del match: Hernandez per Januzaj dona al Manchester United profondità e presenza in area di rigore. Si conteranno almeno cinque nitide palle gol fino al termine, senza contare una marea di mezze occasioni gettate al vento. In ordine: Mata alto da buona posizione, Rooney al volo al centro dell’area (respinge Taylor col corpo), Valencia a due passi dall’area piccola e a colpo sicuro (ancora respinta col corpo, stavolta di Coloccini), il palo di Smalling su azione d’angolo, e una conclusione dal limite di Carrick al 92′ che sfiora il palo alla destra di Krul. Ma, soprattutto, il miracolo del portiere olandese che di piede dice di no al Chicharito, vincendo alla grande l’uno contro uno. Insomma, un assedio, spezzato nel finale dal contropiede di cui sopra gestito malissimo dal neo-entrato Cissé. Sarebbe stata una beffa per questo Manchester United che riesce quantomeno a dare continuità di risultati in quest’inizio di stagione.

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Sono Alfonso Alfano, 32 anni, della provincia di Salerno ma da anni vivo in Spagna, a Madrid. Appassionato di sport (calcio, tennis, basket e motori in particolare), di tecnologia, divoratore di libri, adoro scrivere e cimentarmi in nuove avventure. Conto su svariate e importanti esperienze sul Web.

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