Barcellona-Athletic Bilbao 1-1: la Supercoppa va ai baschi

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Negare la Supercoppa, al Barcellona, al Camp Nou è già una consacrazione. Che sia stato o no catenaccio, sta di fatto che l’Athletic Bilbao si aggiudica la sua seconda Supercoppa di Spagna, dopo quella conquistata nel 1984. Un trionfo storico, se così si può dire, avvenuto proprio sotto l’egida del potere blaugrana. I catalani infatti, sognatori di natura, avevano creduto alla rimonta, nonostante lo 0-4 dell’andata. Così non è andata.

Nel firmamento si è andata a iscrivere l’orda basca, conscia di aver compiuto un’impresa da raccontare un giorno. Dalla sua,  la falange blaugrana, già remissiva negli ultimi quindici minuti del secondo tempo, sorseggia del buon vino perché è pur vero che la sexta è sfumata, ma è altrettando vero che in questi mesi a Barcellona si è pasteggiato a dovere.

BARCELLONA (4-3-3): Bravo; Dani Alves, Piqué, Mascherano, Mathieu; Rakitic, Busquets, Iniesta; Messi, Suarez, Pedro. All. Luis Enrique

ATHLETIC BILBAO (4-2-3-1): Iraizoz; De Marcos, Etxeita, Laporte, Balenziaga; Exetebarria, Gurpegi, Eraso; Bóveda, Susaeta, Aduriz. All. Valverde

Sotto la guida di Lionel Messi, il Barcellona si getta subito in avanti. Nel primo minuto di gioco la pulce innesca lo scatto di Suarez, ma l’uraguagio viene pescato in fuorigioco. I catalani in una corsa contro il tempo, provano a sfondare il muro basco a più riprese, ma senza successo. Al ‘6 minuto Pedro si divora un gol fatto: lanciato da Messi, entra in contatto con Iraizoz, ma l’estremo difensore del Bilbao lo ipnotizza, e così l’attaccante spara alto. Al ’24 Suarez scambia con Iniesta in area, Etxeita è bravo a spegnere l’urlo di giubilo del pistolero. Minuto 41: Punizione per il Barcellona e lo va a battere sua maestà Messi. Il profumo esotico della Supercoppa europea riaffiora, ma è solo parvenza. L’argentino tira alto e così fallisce il solito podio di gloria. Il Bilbao dalla sua, reagisce con Eraso che salta Macherano, ma la sfera impatta sull’esterno della rete. Al ’43 gol di Messi, come da copione, un triangolo vincente. Cross misurato con il conta gocce da Rakitic, stop di petto di Suarez , sponda per Messi che la addomestica, prima di buttarla in rete di piatto sinistro.

Si riparte nella seconda frazione di gioco senza cambi effettuati nelle due formazioni. Il Barcellona riceve il responso della serata. Al ’57 infatti, espulso Piquè, i blaugrana rimangono in 10. La sfortuna si svela. Una difesa ‘catenaccio’ protegge i baschi in un’autentica cortina di ferro. I catalani in questa rotta di Roncisvalle entrano in uno stato di coscienza, Pedro rincorre l’assoluto, il Bilbao si compatta con Elustondo in difesa al posto di Etxeita al 67′, e Messi è già passato al digestivo. Luis Enrique prova a ridare una forma al centrocampo con Ramirez che subentra al posto di Rakitic al ’68 . Allo stesso minuto, arriva la resa. Luis è salito sul ponte, sventola bandiera bianca: Pedro esce tra gli applausi ed entra El Haddadi classe 95. In effetti come poteva Aduriz, marcatore del pareggio basco, dargli torto. Al minuto 74 l’attaccante del Bilbao supera Bravo, il portiere non trattiene, il destino ha voluto così. Questa la firma che il gol che chiude la gara senza morti o feriti. L’espulsione di Sola nel finale non scalfisce la festa Bilbao. Per una volta, non ha vinto il Barça.

About Elisa Lo Piccolo 4 Articoli
21 anni. Laureanda in storia e filosofia all'Università di Palermo, città in cui è nata e vive attualmente. Una passione per il giornalismo sportivo e politico, coltivato grazie alla collaboratrice per diverse testate online. Ama leggere e viaggiare oltre che giocare a calcio e in più raccontarlo, un sogno che si porta dietro fin da bambina. Segue quasi tutti i campionati, con particolare predilezione per la Premier League ( anche la Championship ) , Liga, Brasileirão e Primera Division Argentina.

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