Copa Sudamericana: i Colombiani dello Junior de Barranquilla partono in quinta, vittorie anche per Olimpia Asuncion e Sporting Defensor

Junior de Barranquilla
Fonte foto: Diarioadn.co/

Continua la fase ad eliminazione diretta della Copa Sudamericana (equivalente della nostra Europa League), che stanotte ha visto i Colombiani dello Junior cominciare la propria avventura con una manita, mentre anche Olimpia Asuncion e Sporting Defensor partono con il piede giusto.

Ipotecano già la qualificazione i Colombiani dello Junior de Barranquilla (terzo club più antico dell’intera Colombia), che fanno loro il primo round contro i Peruviani del Melgar (il più antico club a livello nazionale) con un sontuoso 5-0 che non ammette repliche. Il match si chiude già nel corso del primo tempo, precisamente tra il 22esimo e il 35esimo minuto di gioco, quando “Los Tiburones” risolvono già la pratica mettendo a segno ben quattro reti: ad aprire le danze ci pensa il 19enne Jarlan Barrera (visto nell’ultimo mondiale U20 con la maglia della nazionale colombiana), il quale viene ben servito da Felix Noguera (arrivato quest’anno dal Deportes Tolima) e piazza il pallone all’incrocio con una pennellata degna del miglior Del Piero, mentre la rete del raddoppio porta la firma di Juan David Perez (anche lui appena arrivato dall’Independiente Medellin, secondo club più antico della Colombia), il quale riceve un passaggio al bacio da Vladimir Hernandez (ai “Curramberos” dal 2008) e batte il portiere avversario Daniel Ferreyra (33enne argentino ex River Plate) con un diagonale chirurgico. I due gol non saziano i padroni di casa, che continuano a mantenere premuto il piede sull’acceleratore e trovano la via della rete ancora due volte: il gol del tris è del centravanti paraguaiano Roberto Ovelar (ex capocannoniere dei peruviani del Juan Aurich), il quale si fa trovare prontissimo su un cross del solito Felix Noguera ed infila il pallone nel sette con un sontuoso “cabezazo”, mentre quello del poker porta la firma del duo Perez-Hernandez, che ripropone la stessa identica azione del secondo gol ma a ruoli invertiti. Nella ripresa a far calare il sipario sul match è Michael Ortega (visto in Europa con le maglie di Bayer Leverkusen e Bochum) all’88esimo minuto di gioco, quando “El 10” raccoglie un passaggio arretrato di uno scatenato Vladimir Hernandez e scaglia il pallone nel sette con un tiro potente e preciso sotto la traversa.

Defensor Sporting
Esultanza dei giocatori del Defensor Sporting. Fonte foto: referl.uy

Successo importante anche per gli uruguaiani dello Sporting Defensor (terzo club più vincente della storia dell’Uruguay), che vincono il primo round contro i Boliviani del Bolivar (miglior risultato nella Copa Sudamericana è la finale persa nel 2004 contro il Boca Juniors di Tevez e Palermo) con il punteggio di 3-0 e si avvicinano notevolmente alla qualificazione al turno successivo. Il match si sblocca al 25esimo minuto di gioco grazie ad un guizzo di Martin Rabunal (canterano dello Sporting e vincitore del campionato uruguayo sub-19 nel 2012). Tutto parte da un calcio di rigore assegnato dal direttore di gara per un presunto fallo di Gerardo Yecerotte (centrocampista argentino all’Academia dal 2012) ai danni di Nicolas Olivera (ex Valencia e Siviglia); dal dischetto si presenta lo stesso numero 11 che però si vede respingere la conclusione dal portiere avversario Romel Quinonez (visto con la maglia della Bolivia nell’ultima Copa America); fortunatamente per lui sulla ribattuta si fa trovare pronto Rabunal, il quale ribadisce il pallone. Ma è nella ripresa che i padroni di casa dell’Academia finalizzano la grande mole di gioco prodotta con altre due reti grazie alle quali fissano il punteggio sul definitivo 3-0: la rete del raddoppio porta la firma di Nicolas Olivera, che si rifa dopo il rigore sbagliato depositando in rete una sua precedente conclusione ribattuta da un miracoloso Quinonez, mentre quella del definitivo tris è di Brian Lozano (medaglia d’oro agli ultimi giochi panamericani con l’Uruguay e MVP del match), che mette il pallone in fondo al sacco in estirada finalizzando al meglio un ottimo cross di Felipe Rodriguez (arrivato con la formula del prestito dal Tanque Sisley, club della ciudad di Florida). Vincono anche i paraguaiani dell’Olimpia Asuncion (vincitore per ben tre volte della Copa Libertadores), che hanno la meglio sui cileni dell’Huachipato (vincitore del campionato cileno del 1974 e del Clausura del 2012) con il punteggio di 2-0. Accade tutto nel corso della ripresa, precisamente a cavallo tra il 51esimo e il 66esimo minuto di gioco, dove “El Decano” mette a segno i due decisivi gol: ad aprire le danze ci pensa Jose Ariel Nunez (visto in europa con le maglie degli spagnoli dell’Osasuna e i danesi del Brondby), che finalizza al meglio un’azione di rimessa da manuale (solo tre passaggi!) con un comodo tap-in da due passi su assistenza di Ivan Torres (arrivato dal Cerro Porteno, altro grande club del calcio paraguaiano), mentre quella del raddoppio porta la firma del centrocampista uruguaiano Alejandro Silva (passato dall’Argentina con la maglia del Lanus), che iscrive il suo nome nel tabellino dei marcatori con una cavalcata maestosa sulla fascia conclusasi con un missile dall’interno dell’area di rigore, il quale non lascia scampo al portiere avversario Felipe Nunez (36enne cileno arrivato dal Palestino, club cileno di origine araba).

Infine terminano con un pareggio a reti inviolate i match Santiago Wanderers (Cile)-Libertad (Paraguay) e LDU Loja (Ecuador)-Santa Fe (Colombia).

Santiago Wanderers (Cile)-Libertad (Par) 0-0

LDU Loja (Ecu)-Santa Fe (Col) 0-0

Defensor (Uru)-Bolivar (Bol) 3-0 (Rabunal, Olivera, Lozano)

Olimpia Asuncion (Par)-Huachipato (Cile) 2-0 (Nunez, Silva)

Junior de Barranquilla (Col)-Melgar (Perù) 5-0 (Barrera, Perez, Ovelar, Hernandez, Ortega)

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Appassionato di ogni genere di sport (calcio e basket in primis), è un grande esperto del "calcio minore". Che sia la Copa Libertadores o la terza divisione danese poco importa, in qualunque campo rotola un pallone e ci sono 22 uomini c'è sempre una storia da raccontare.

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