Il sogno cinese, IV puntata: Il fondo Europe Sports Group di Eduardo Uram

Il sogno cinese, IV puntata: Il fondo Europe Sports Group di Eduardo Uram

Dopo la vittoria del quarto scudetto Lippi si dimette dalla carica di allenatore del Guangzhou in favore di Cannavaro reinventandosi come direttore tecnico. Nel mese di Dicembre l’ex ct della nazionale si reca a Rio De Janeiro in compagnia di Eduardo Uram, uno degli agenti più influenti del calcio brasiliano. I giocatori sotto osservazione sono suoi assistiti in campo con la maglia del Fluminense: Cicero, Jean e Henrique. Sarebbe meglio dire però che questi non sono dei semplici assistiti, dato che percentuali del loro cartellino sono proprietà del fondo di Edurdo Uram, la Europe Sports Group. Nessuno di loro arriverà in Cina e quella visita brasiliana fu l’ultimo incarico di Lippi prima di interrompere definitivamente i rapporti con il Guangzhou.

Lippi in visita all'allenamento della Fluminense
Lippi in visita all’allenamento della Fluminense

Molti dei sudamericani che giocano in Cina (circa cinquanta) sono gestiti dal fondo Europe Sports Group di Eduardo Uram e Israel Rolim Do Carmo, due enigmatiche figure di cui non si è parlato molto in Italia, anzi, quasi nulla traspare sul primo (a parte un articolo su calcioturco.it), mentre il secondo è stato citato in un paio di articoli come l’agente di alcuni giocatori sudamericani in orbita Sere A. Il sogno cinese passa per le loro mani (e i loro soldi). Le informazioni più immediate sul fondo si possono ricavare da tranfermarkt, i giocatori monitorati sono settecentocinquanta, il più caro è Enzo Perez (25 milioni di euro) trasferitosi nella scorsa sessione invernale dal Benfica al Valencia. Alcuni giocatori anche se non vi militano più, nelle scorse stagioni hanno giocato nella Chinese Super League come Cleò e Muriqui. Gestiti dal fondo vi sono molti degli ultimi colpi della CSL come Goulart e Renè Junior (Guangzhou) , il boliviano Moreno (Yatai) e Batalla (Beijing Guoan) oltre a una serie di sudamericani che militano nelle leghe del medio oriente, in quelle giapponesi e coreane.

Il sito del fondo ESG è completamente vuoto, senza alcuna informazione sulle persone che lo amministrano, lo stesso lo si può dire per la pagina facebook se possibile ancora più priva di contenuti. Alcuni indirizzi ce li fornisce la pagina Linkedin dove è presente la foto del solo Carmo Israel, un tipo calvo, dall’espressione truce, a prima occhiata non sembra conveniente ritrovarsi dalla parte sbagliata. Un nuovo elemento sorge dalla pagina Linkedin, ovvero che il fondo ha sede legale in Lussemburgo, dettaglio non trascurabile che merita un approfondimento.

Israel Rolim Do Carmo
Israel Rolim Do Carmo

Molti sono i fondi di investimento che hanno sede in paradisi fiscali (la Doyen Sports a Malta, la MSI di Kia nelle Isole Vergini Britanniche), il Lussemburgo rientra fra questi in particolar modo per il tanto ambito segreto bancario. Come riportato da un articolo del Novembre 2013, della rivista Desporto, il fondo di Israel allacciò a inizio stagione una partnership con il club lussemburghese dell’Hamm Benfica elargendo innumerevoli promesse, ovvero promuovere il calcio locale a un livello professionistico e l’ingaggio di giocatori che avrebbero permesso al club di affacciarsi alla fase a gironi della Champions League. A sollevare i problemi per quanto concerne il ritardo nei pagamenti e il mancato tesseramento di giocatori per problemi relativi al rilascio del permesso di lavoro, fu l’allenatore portoghese Rui Vieira che denunciò il presidente Nico Zietanmen. I soldi non erano però stati promessi da quest’ultimo bensì da Carmo Israel. Le colpe rimbalzarono da una parte all’altra per tutta la stagione fino all’interruzione della partenrship.

Il perché di questi legami, all’apparenza  controversi, è semplice, in quanto permettono una direzione effettiva del business proprio in Lussemburgo, il che comporta una tassazione ulteriormente minore. Nel 2014 la ESG di Carmo Israel si accasò al Raxing Luxembourg, come riportato nella pagina Wikipedia del club. Al momento il calcio lussemburghese attende invano lo sviluppo promesso. Dopotutto stiamo parlando di un brooker senza scrupoli, il sito Blog do Paulinho ci racconta infatti come Carmo Israel abbandonò letteralmente Kanu, uno dei suoi assistiti trasferitosi in Ucraina, dopo che questi aveva riscontrato dei problemi cardiocircolatori che convinsero il club a scaricarlo senza garantirgli le adeguate cure, l’agente brasiliano non riprese con se il giocatore lasciandolo in balia del suo destino. Per la cronaca, ora sta bene gioca in russia nel Terek Grozny.

Le attività e gli affari del fondi Europe Sports Group è capillare e difficile da identificare, ma per capirle al meglio dobbiamo guardare alla periferia del calcio brasiliano, giù fino alla serie minori.

E’ difficile parlare del calcio brasiliano come qualcosa di magico, il paese carioca è diventato oggetto di una speculazione totale, secondo Globe Sport infatti ben l’80% degli atleti tesserati in Brasile sono sotto il controllo delle TPO. A questi tipo di gestione si può imputare la crisi del calcio brasiliano, in quanto i giocatori, costretti a cambiare bandiera di volta in volta, devono  adattarsi a un nuovo ambiente con il rischio di fallire nel proprio intento e veder svanire le proprie ambizioni. Fino ad ora abbiamo parlato delle attività legate a Israel Rolim Do Carmo in Lussemburgo, ma per andare “in fondo al fondo”  dobbiamo ricollegarci alla figura di Eduardo Uram e scendere fino alla serie C brasiliana, al Tombense Futebol Club (TFC).

Eduardo Uram
Eduardo Uram

Le entrate e le cessioni di tale club presentano una anomalia dato che si tratta di una squadra assolutamente periferica. Ogni anno, secondo transfermarkt, tornano dal prestito oltre venti giocatori di categorie superiori per poi essere girati nuovamente ad altri club, nuovamente in prestito o a titolo definitivo. Emblematico il caso di Renè Junior (26), ora in forza al Guangzhou Evergrande, dalla stagione 2008/2009 ha cambiato squadra ogni anno (transitando costantemente per il TFC), secondo il principio che un giocatore stazionario non produce soldi. Nel 2013-2014 ha giocato per il Santos, alla sua prima stagione nella massima divisione, per poi essere acquistato dal Guangzhou per 5,10 milioni di euro versati nelle casse del TFC…

 

 

StagioneVenditoreAcquirente
Gennaio 2014TombenseGuangzhou
Dicembre 2013SantosTombense
Gennaio 2013TombenseSantos
Dicembre 2012AA Ponte PreitaTombense
Maggio 2012TombenseAA Ponte Preita
Aprile 2012Mogi MirimTombense
Gennaio 2012TombenseMogi Mirim
Novembre 2011SalgueiroTombense
Giugno 2011TombenseSalgueiro
Maggio 2011DemocrataTombense
Gennaio 2011TombenseDemocrata
Giugno 2010FigueirenceTombense
Settembre 2009TombenseFigueirence
Giugno 2009Madureia EsporteTombense
Ottobre 2008TombenseMadueira Esporte

Non proprio, infatti il TFC è proprietà del fondo Europe Sports Group di Eduardo Uram, per cui i 5,10 milioni di euro finiscono nelle casse della TPO. Essere proprietari di un club ora è un requisito fondamentale per un fondo, in quanto la circolare FIFA del primo maggio “in teoria” impedisce trattative di mercato con le TPO, ma nulla impedisce a questi soggetti di essere proprietari di una squadra. Vi sono innumerevoli casi in Europa,  in Portogallo con il Leisexor e il Beira Mar, in Belgio il Kas Eupen appartiene al fondo Aspire e la Doyen ha finanziato l’acquisto del Valencia di Peter Lim.

Non si parla solo del TFC, le trattative registrate nel club riguardano un numero limitato di giocatori, dopotutto il fondo possiede quote di oltre 250 atleti. Altro caso che ha fatto molto scalpore è quello di Ricardo Goulart, talentuoso attaccante brasiliano di cui abbiamo già parlato. Il Guangzhou lo ha acquistato dal Cruzeiro dopo due stagioni da  protagonista pagandolo 15 milioni di euro, ma come sono stati ripartiti questi soldi? Ce lo svela cruzeiroonlineblogspot, il club campione del Brasile ha incassato solo 1,5 milioni di euro come premio per essere stato una vetrina importante per il giocatore, la stragrande maggioranza dei soldi come facilmente intuibile li ha incassati il fondo ESG e in parte la Kirin Soccer, azienda responsabile delle transazioni dei giocatori sudamericani verso il calcio asiatico. Un caso molto simile che ha coinvolto il Cruzeiro ha visto la cessione di Nilton verso un club ucraino, la ripartizione delle cifre è pressoché identica.

Infine non si può tralasciare un altro brooker si sta ritagliando un ruolo nel calcio cinese, ovvero Giuliano Bertolucci. La sua ascesa iniziò nel Corinthias affiancando Kia Joorabchian e la Media Sport Investment.

Giuliano Bertolucci
Giuliano Bertolucci

Il fondo allestì una squadra di alto livello acquistando giocatori per oltre 60 milioni di euro. La partnership con il club bianconero si interruppe nel 2007 per il deterioramento dei rapporti con l’ex presidente Nesi Curi e il mandato di cattura internazionale nei confronti dell’agente iraniano per il riciclo di denaro. E’ la fine di un grande Corinthias, avviene una vera e propria diaspora di giocatori che implicherà una storica retrocessione per il club. Successivamente Giuliano si crea un ricchissimo portfolio di giocatori e fa affari d’oro con il Chelsea di Abrhamovic portando a Stamford Bridge i brasiliani David Luiz, Ramires, Willian e Oscar, un giro d’affari da oltre 100 milioni.  Fonda la Euro Export Assesoria & Propaganda Ltda e grazie all’intermediazione della Kirin Soccer conduce in Cina prima Elkeson e successivamente Diego Tardelli.

Manca l’ultimo tassello, quello fondamentale, il boss alla fine del gioco. Stiamo parlando della Kirin Soccer del cinese Joseph Lee

Review:

I puntata

II puntata

III puntata