BRASILE-PARAGUAY 4-5 – Quattro anni dopo, la storia si ripete: il Brasile esce ai quarti di finale dalla Copa America per mano del Paraguay! Ma se in Argentina la sconfitta fu sostanzialmente ingiusta, oggi i verde-oro se ne tornano a casa meritatamente, condannati da un clamoroso fallo di mano commesso dal recidivo Thiago Silva, che replica, in toto, l’erroraccio commesso in Champions a Stamford Bridge. Stavolta, però, il difensore brasiliano non si è riscattato segnando il goal della qualificazione ed ha condannato il Brasile ad un’eliminazione che provocherà un mare di polemiche nella splendida nazione sudamericana. Non è un periodo storico favorevole per la Seleçao, a corto di talenti come mai nella propria storia. I limiti di questa squadra sono emersi, con forza, anche oggi: poche idee in mezzo al campo; attacco bulimico, poco pericoloso a causa dell’assenza di Neymar, probabilmente l’unico fuoriclasse della selezione di Dunga. In parole povere, un vero e proprio disastro.
Chi sorride, invece, è il Pelado Ramon Diaz, che sta ricostruendo il Paraguay dopo il fallimentare girone di qualificazione al Mondiale brasiliano, chiuso con un deludentissimo ultimo posto. L’Albirroja ha offerto la migliore versione di sé stessa, facendosi preferire al Brasile anche sul punteggio bloccato sullo 0-0: corta, aggressiva, particolarmente pericolosa sulla fascia destra, dove Dani Alves – poco aiutato da Willian – è andato sovente in difficoltà nel contenere le sfuriate di Benitez, la squadra paraguaiana ha confermato la propria pericolosità nelle situazioni di palla inattiva, capaci di generare almeno due nitide occasioni da goal. Ma non sono tutte rose e fiori in casa biancorossa, che non brilla certo di inventiva in mezzo al campo e non ha un vero goleador davanti, anche se Barrios potrebbe risultare più utile dell’evanescente Santa Cruz, al quale Diaz ha affidato, oggi, le chiavi dell’attacco. In semifinale ci sarà ancora l’incrocio con l’Argentina, già affrontata durante la fase a gironi. Quindici giorni fa finì 2-2, con la squadra di Diaz capace di recuperare il doppio svantaggio accusato nel primo tempo, che sembrava averla condannata ad una sconfitta sicura. I favori del pronostico, quindi, non arridono certo agli uomini del Pelado. Ma la voglia di stupire e di presentarsi nuovamente in finale quattro anni dopo, albergano nel cuore e nella mente dei paraguaiani. Sognare, d’altronde, non costa nulla.
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BRASILE-PARAGUAY 4-5, HIGHLIGHTS E CALCI DI RIGORE