MARSIGLIA . La vicenda accaduta al termine di Marsiglia–Lorient (3-5), con protagonista l’arbitro Said Enjimi è quantomeno singolare. Il direttore di gara, infatti, è stato sospeso per aver richiesto ai dirigenti del Marsiglia diverse maglie da gioco dei padroni di casa.
Non contento dell’omaggio (maglia, gagliardetto, ecc.) che ogni squadra ospitante fa ai direttori di gara ad ogni partita, Enjimi avrebbe chiesto ulteriori sei maglie del Marsiglia, autografate da tutti i giocatori per poi devolverle ad un ente benefico. L’arbitro sarebbe stato disposto anche a pagare le divise da gioco, ma al termine della sfida l’atteso omaggio non è arrivato e Enjimi è andato su tutte le furie, al punto che per calmarlo è dovuto intervenire addirittura il presidente dell’OM, Vincent Labrune.
La vicenda sembrava potersi chiudere negli spogliatoi del Velodrome, tuttavia nell’impianto da gioco era presente l’osservatore degli arbitri Claude Tellène che ha redatto un rapporto sull’accaduto. Non appena informata dei fatti, la Direzione Tecnica dell’Arbitraggio ha sospeso Enjimi e lo ha convocato per un’udienza il 20 maggio.
Il caso ha fatto piuttosto scalpore in Francia dove Enjimi è un arbitro molto esperto. Tuttavia, il direttore di gara di origine marocchina era già finito sotto i riflettori nel 2007 quando, a Montecarlo, concesse un dubbio rigore a Ribéry, allora militante nel Marsiglia, che dopo la gara regalò la sua maglia al quarto uomo di quella partita.
Decisamente, le maglie del Marsiglia non portano molta fortuna a Enjimi!