Pagelle Fiorentina-Siviglia: Sergio Rico abbassa la saracinesca

Gonzalo Bacca Fiorentina Siviglia

PAGELLE FIORENTINA-SIVIGLIA. Al termine di una gara nella quale i ragazzi di Montella (5,5) dominano il territorio ma falliscono sotto porta, resta l’amaro in bocca per il pesantissimo parziale ma soprattutto per l’impotenza dei padroni di casa. Il centrocampo è stato detenuto dalla Viola ma né Borja Valero (4,5) né Pizarro (5) sono riusciti a far girare il pallone come avrebbero voluto, i due registi ispanici sono spesso stati costretti a scaricare la sfera lateralmente o a tentare la giocata personale, e in entrambi i casi agli andalusi è andato bene. Dall’altra parte c’erano due molossi del cabotaggio di M’Bia (6,5) e Krychowiak (6), il cui lavoro sporco è molto più importante di quanto non dica l’occhio. Hanno ceduto il possesso palla alla Fiorentina ma hanno anche coperto i due centrali dietro di loro, riducendo al minimo le imbucate centrali per un Iličič (4) in una delle sue peggiori serate di sempre: non ha azzeccato quasi nulla, rigore compreso, sparato alle stelle.

L’uomo che avrebbe potuto far saltare gli schemi, tatticamente parlando, sarebbe dovuto essere Mati Fernández (4,5) che, coperto dai due compagni di reparto, avrebbe potuto godere della libertà concessa ad un trequartista d’inserimento. Ma la gara del cileno è durata si e no un quarto d’ora, salvo poi sprofondare sotto il peso delle responsabilità, fardello che non ha mai sopportato. Al suo posto Montella ha poi inserito Badelj (6,5), meritevole di aver dato a Iličič il pallone più limpido dei novanta minuti di gara, mossa che non poteva bastare a ribaltare le sorti di un incontro già morto prima della mezzora. Di certo anche Pasqual (6,5) ha offerto un buon secondo tempo con continui traversone interessanti dalla sinistra, altro cambio azzeccato da Montella, che lo ha inserito al posto di un pessimo Basanta (4). Il sudamericano ha sofferto moltissimo sia in copertura che in impostazione, regalando anche la palla del raddoppio a Carriço (6,5), e con la sua uscita Savić (5), le cui responsabilità sul primo gol sembrano abbondanti, si è spostato al fianco di Gonzalo Rodríguez (6,5), dirottando Marcos Alonso (5,5) da sinistra a destra, senza che se ne accorgessero in molti.

PAGELLE FIORENTINA-SIVIGLIA. La difesa viola è parsa tutt’altro che blindata. Soprattutto perché il Siviglia si è affacciato con scarsa frequenza ma con costante pericolosità. Entrambe le reti nascono da due calci piazzati di Éver Banega (7) che sfrutta al massimo la palla inattiva, prima mandando in rete Bacca (7) e poi sventagliando a Coke (7,5) un pallone al millimetro. Il terzino spagnolo è stato tra i migliori in campo, proteggendo in maniera impeccabile e incutendo timore a ogni discesa sulla fascia, un po’ come Aleix Vidal (7), questa sera esterno di centrocampo, e spina perenne nel fianco viola. Fuori forma è parso invece Vitolo (5,5), meno incisivo del solito, a cui è subentrato nel finale Reyes (n.g.), quando in campo avevano già fatto l’ingresso Iborra (6,5) e Gameiro (6,5), due che difficilmente si riesce a considerare panchinari e che rischiavano di arrotondare il risultato anche al Franchi.

Tra i migliori in campo bisogna menzionare Sergio Rico (7,5), cui molti giornalisti gli si riferiscono chiamandolo terzo portiere, ma che continua a sfoderare prestazioni degne di un felino. Anche stasera si è reso protagonista di una serie di interventi rilevanti, mettendo in mostra riflessi niente male, su tutte la parata iniziale a Gonzalo e quella finale a Iličič. La sua performance ha fatto passare in secondo piano la gara dei suoi difensori Trémoulinas (6) e Kolodziejczak (6,5), che soprattutto grazie a meccanismi difensivi ben oliati hanno saputo neutralizzare i due esterni della Fiorentina Joaquín (4,5), irriconoscibile dopo la buona prova dell’andata, e Salah (6), l’unico in grado di saltare l’uomo ma mai di fare veramente la differenza. Poco da dire su Neto, incolpevole sui gol, a differenza di una settimana fa, ma inoperante nel resto della partita.

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Mi chiamo Mihai Vidroiu, ma per tutti sono semplicemente Michele, sono cresciuto a Roma, sponda giallorossa. Ho inoltre una passione smodata per il Villarreal, di cui credo di poter definirmi il maggior esperto in Italia, e più in generale per il calcio, oltre ad altri mille interessi.

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