Xavi Hernandez, il miglior centrocampista della storia del Barcellona e probabilmente dell’intera storia del calcio spagnolo, chiuderà la propria straordinaria carriera in Qatar, terra che nei prossimi anni sarà sempre più al centro dell’attenzione degli appassionati di calcio per via dell’organizzazione del Mondiale 2022. Il giocatore catalano, però, prima di salutare il Barcellona, dove debuttò in prima squadra diciassette anni fa, vuole ottenere uno storico triplete, impresa già ottenuta nel primo anno della gestione Guardiola.
Con la qualificazione alla finale di Berlino ormai alle porte, che dovrebbe essere certificata domani nel teatro dell’Allianz Arena di Monaco di Baviera, conquistare Liga (+4 sul Real Madrid a due giornate dal termine), Copa del Rey (finale tesissima contro l’Athletic Bilbao) e – per l’appunto – Champions League, non sembra utopistico. E Xavi, vuole sollevare al cielo il maggior numero di trofei possibili nell’ultima stagione in terra catalana, con il sogno di ricevere nelle proprie mani, per la prima volta da capitano della squadra, la coppa delle grandi orecchie nella cornice dell’Olympiastadion di Berlino.
Il contratto da calciatore durerà tre anni, ma Xavi pare abbia dato la propria disponibilità per svolgere il ruolo di “ambasciatore” di Qatar 2022, con lo scopo di promuovere l’immagine del paese asiatico nel mondo. Il calciatore del Barcellona si trasferirà in quella che, per due anni, è stata la residenza di Raul, ex bandiera del Real Madrid, attualmente impegnato nella NASL statunitense con i New York Cosmos.
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